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Trevisani: ‘Le mie previsioni per il 2014, dai Mondiali di Calcio alle WSOP’

E’ un volto – ma soprattutto una voce – molto amato da tutti gli appassionati di calcio, in particolar modo da quelli che ne conoscono l’amore per il poker. Riccardo Trevisani, giornalista di Sky Sports esperto di calcio italiano ed internazionale, è oggi insieme a noi per parlare di sé ma anche del 2014, anno che potrebbe rivelarsi cruciale nel poker come nel mondo del pallone.

Riccardo Trevisani

Parlandoci al telefono, vengo a sapere che proprio tramite le nostre pagine iniziò a seguire i vari eventi internazionali, quindi la prima domanda è d’obbligo:

  • Ciao Ricky e benvenuto in Assopoker. Quando e come hai iniziato ad appassionarti di texas hold’em?

Ciao e innanzitutto buon anno a te a tutti gli amcii assopokeristi. I miei inizi col texas hold’em? Me ne parlarono la prima volta nel 2008 presentandomelo come “bellissimo”. Io però ero legatissimo al classico poker all’italiana e in più sono uno che in genere ama andare controcorrente. Così, per farla breve, ho passato il 2008/2009 a insultare tutti quelli che giocavano a holdem, mentre dall’anno dopo in poi ho fatto l’esatto contrario

  • E che giocatore è, Riccardo Trevisani? Quale è il tuo Main Game?

Soprattutto MTT ma anche sit’n’go, meno il cash. Adoro i tornei, live come online, ma quest’ultima dimensione è quella che frequento di più per ovvie ragioni di tempo eccetera. Dai, facciamo i fighi a dire che il mio Main Game sono gli MTT, in realtà posso vantare un paio di risultati su N tentativi (ride).

  • Sei molto amico di diversi poker pro, ma mi incuriosisce una cosa: il fatto di essere non un semplice  vip, ma una sorta di “guru” in un ambito così popolare come il calcio televisivo, ti ha aiutato in qualche modo?

Ricky in una tipica espressione da 'player out'Mi ha aiutato? E’ stato un clamoroso vantaggio, piuttosto! Tra quelli che ti riconoscono e vengono a parlarti, a chiederti un parere su questo o quel calciatore, mi sembrava di conoscere tutti fin dal primo giorno. Certo, ci sono anche quelli che ti chiamano fuori posizione le 4bet con J9 perchè “sei della televisione” e vogliono outplayarti. Oppure quelli che ti giocano sempre contro perchè magari sei un po’ più anziano di loro, della TV e quindi per queste ragioni 3-betti solo “vero”. Anzi, per tutti costoro ho un messaggio: CONFERMO, IO 3-BETTO SOLO VERO!

  • Scherzi a parte, da un punto di vista tecnico l’essere amico di diversi pro quanto ti è servito?

L’essere molto amico di buoni giocatori come Bognanni, Islamay o Bernaudo è stata una fortuna: parlando e confrontandomi con loro, mi sono fatto smontare il cervello che avevo e me ne sono fatto montare un altro. Anche se poi sottolineo che 3betto sempre e solo vero…

  • Se potessi fare un patchwork e prendere le singole skills di giocatori che conosci o ammiri, che fanta-player comporresti?

Sicuramente prenderei la passione di Bognanni, la matematica di Erion, la continuità/voglia di Bernaudo, la grinta di Sammartino, il talento di durrrr, ma anche la run di un GalB o di un RoccoGe.
In generale, comunque, più gioco con questi ragazzi più mi rendo conto di come stiano su un altro pianeta.

  • Dal multiaccounting a calciopoli, dall’account sharing a scommessopoli eccetera: ma secondo te si imbroglia più nel poker o nel calcio?

Scherzi? Si imbroglia più nel calcio, senza ombra di dubbio! Sicuramente gli interessi economici molto più alti fanno sì che a certi livelli sia normale che la gente nutra sospetti.
Inoltre nel calcio ci sono più zone d’ombra come la discrezionalità degli arbitri, ad esempio, che nel poker sono molto limitate. E poi bisogna dire la verità: nel calcio ne sono successe tante, e non mi limito certo a considerare la realtà italiana…

  • Ecco, parliamo di calcio e in particolare di quello spagnolo, di cui sei grandissimo esperto. La famosa “Legge Beckham” fu in un certo senso una sorta di “extra rakeback” di cui per anni hanno potuto godere le squadre iberiche, ora autentiche superpotenze del calcio europeo. Pensi che con la sua abrogazione il divario con le altre – in particolare le italiane – si restringerà?

Fu un enorme vantaggio, su cui però loro sono stati bravissimi a costruire qualcosa di duraturo, e parlo soprattutto delle varie “cantere“. Da noi invece si è sbagliato tutto quello che si poteva sbagliare, e anche qui diciamoci la verità: qualche anno fa loro erano una sorta di terzo mondo rispetto a noi, ora è l’esatto contrario.

La Nazionale Italiana di Calcio: Trevisani non crede che farà molta strada, ai Mondiali

  • Ecco, allora divertiamoci a fare qualche previsione. Italia campione del mondo 2014 e un italiano che vince un braccialetto alle WSOP 2014: a quanto quoteresti questi due eventi?

Ti dico subito che non credo molto in questa Italia, quindi la darei ad una quota anche più alta di quella che si trova attualmente: facciamo 10 contro 1. Per quanto riguarda le WSOP invece sono di convinzione opposta: oltre al fatto che ci sono molti eventi a disposizione, credo che se in Italia il settore è in crisi dall’altra parte stanno emergendo sempre più quelli bravi, e in molti ormai possono giocarsela ai massimi livelli. Per questa ragione la mia quota sarebbe sensibilmente più bassa, rispetto a quella della Nazionale di Calcio.

  • Voglio vedere come se la cava il Trevisani talent scout. Dimmi un calciatore che esploderà ai Mondiali e un pokerista che esploderà alle WSOP…

Per il calcio vado sul sicuro e ti dico Romelu Lukaku (foto sopra), attaccante 20enne del Belgio e dell’Everton, rifiutato da Mourinho che però credo se ne sia già pentito. Per me è il nuovo Drogba.
Per quanto riguarda il poker invece sono molto più in difficoltà. Sarebbe facile dire Bognanni, che oltre ad essere amico è stato anche chipleader al day 3 del Main. Però voglio andare anche qui controcorrente e ti dico Enrico Mosca: quest’anno ha fatto quasi più piazzamenti che tornei, e credo sia maturo per un primo piano anche a livello WSOP.

Enrico Mosca

  • E tu? Andrai ai Mondiali in Brasile o alle WSOP vedremo anche te?

Sarò impegnato coi Mondiali, anche se non so ancora in quale forma. Quindi anche quest’anno niente Vegas, per me. E’ incredibile come non ci sia ancora mai andato, nonostante rappresenti il mio sogno da 5 anni. Dentro di me mi ripeto che forse non riuscirei a tornare indietro, ma non ho ancora capito se perchè me ne innamorerei perdutamente o perchè ci andrei rotto…
Con il calcio ho realizzato quasi tutto quello che sognavo, mi manca solo il Mondiale. Speriamo l’anno prossimo di esaudire tutti i desideri alla voce “poker”…