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Luca Pagano Team QLASH Academy

Il Team QLASH lancia la sua Academy, Luca Pagano: “Formeremo i pro player del domani”

Se siete appassionati di esport, state leggendo questa notizia e siete in piedi, ascoltate il nostro consiglio: sedetevi. Perché a stretto giro, la scena esport italiana non sarà più la stessa, grazie all’avvento dell’Academy del Team QLASH.

La squadra di videogiocatori competitivi creata da Luca Pagano e Eugene Katchalov sta bruciando le tappe: in pochi mesi è già diventata una realtà conosciuta e temuta nel panorama internazionale di Hearthstone. E ora il lancio dell’Academy, destinata a sconquassare il mercato nazionale – e non solo.

Andiamo con ordine, Luca. L’ultima volta che abbiamo chiacchierato qui su Assopoker l’avventura del Team QLASH stava appena iniziando. E adesso?

“E adesso abbiamo alle spalle ben tre Dreamhack: Austin, Jonkoping e Valencia, da dove siamo tornati qualche giorno fa. Con un po’ di amaro in bocca, perché come già negli Stati Uniti, siamo andati vicinissimo alla Top 16 dell’Hearthstone Grand Prix.

Riuscire a qualificarsi per la fase finale di un evento del genere vuol dire non solo poter sfidare i migliori al mondo, ma anche farsi vedere agli occhi del grande pubblico. Su Twitch, questo torneo è visto da decine di migliaia di persone in tutto il mondo”.

Che cos’è mancato per raggiungere quel traguardo, finora?

“Direi che siamo nel posto giusto per spiegarlo. Da questo punto di vista Hearthstone è come il poker: un giocatore si giudica non dalla singola mano, dal singolo torneo, ma sul lungo periodo. La varianza in un evento come un Dreamhack è pazzesca. A Valencia, ad esempio, ha vinto un perfetto sconosciuto alla prima esperienza.

Dal punto di vista dell’impegno e del livello del gioco, sono contentissimo dei miei ragazzi. A Valencia, ad esempio, abbiamo vinto 32 partite su 50. Praticamente due partite su tre. Per un gioco come Hearthstone sono numeri pazzeschi. Eppure non è bastato. Ma sono convinto che presto o tardi il Team QLASH riuscirà ad arrivare fino in fondo”.

C’è qualcuno dal quale ti aspettavi di più?

“È ancora troppo, troppo presto per dirlo. Pensa se un professional poker player, o un aspirante tale, dovesse essere giudicato dai primi tre tornei che ha disputato: sai quanti top player di livello mondiale oggi sarebbero finiti a fare tutt’altro nella vita?”

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Veniamo all’Academy. Puoi spiegarci di che cosa si tratta?

“Ho sempre detto, sin dall’inizio, che Hearthstone sarebbe stato solo il punto di partenza per il Team QLASH. In questi mesi abbiamo fatto esperienza, conosciuto tante persone nell’industria degli esport, e abbiamo potuto mettere nero su bianco diversi progetti. Tra cui appunto l’Academy.

Lo dice la parola stessa: sarà un’accademia degli esport. Da League of Legends a Overwatch, da FIFA a Clash Royale, l’Academy abbraccia tutti i principali titoli competitive. L’obiettivo non è solo quello di competere ai massimi livelli in Italia, ma anche di creare e formare i pro player di domani, tramite talent scouting, eventi ad hoc e molto altro”

Puoi dirci come sarà strutturata l’Academy?

“Abbiamo acquisito Impact Gaming, una A.S.D. italiana nata a fine 2015 e capace di ottenere buoni risultati in League of Legends. L’allargamento della famiglia, come mi piace definirlo, ci permette di strutturarci su ancora più livelli e di concretizzare il progetto dell’Academy.

Oltre a ciò di cui ho già parlato, l’Academy sfornerà guide, video tutorial, articoli di approfondimento, notizie; insomma, tutto ciò che ruota attorno ai principali esport. Vogliamo fornire ai videogiocatori tutti gli strumenti necessari per trasformare una passione in una professione.

Non fatemi aggiungere altro, che non voglio spoilerare tutto subito!”

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