La Caesars Cup per la prima volta lascia il Vecchio Continente dopo il trionfo europeo del 2009 di Londra. A Cannes è un’altra storia con la vittoria per 3-1 del Team America.
Un grande Gus Hansen non basta a capitan Grospellier, entrato nel mirino delle critiche per alcune scelte iniziali non proprio felici, come l’esclusione dal quintetto base di Dario Minieri a favore di Tony G, impegnato insieme a Cody nelle fasi decisive del Main Event delle WSOPE.
Perplessità che alla vigilia aveva sollevato il rivale di sempre Phil Hellmuth, nemico dichiarato dell’australiano: “come fa il team Europe a scegliere Tony G?”. Ed il tavolo ha purtroppo dato ragione a “Poker Brat” che a Cannes ha alzato al cielo il prestigioso trofeo che mette a confronto i migliori cinque players americani con quelli del vecchio continente. Ma veniamo alla cronaca della seconda edizione.
Il capitano Hellmuth schiera le punte di diamante: Daniel Negreanu, Jason Mercier, Ben Lamb e Johnny Chan. Bertrand “Elky” Grospellier risponde con Gus Hansen, Jake Cody, Maxim Lykov e Tony G.
Le danze iniziano con il primo heads-up: Ben Lamb e Jason Mercier si alternano contro il duo europeo formato da Tony G e Jake Cody. Ed il November Nine chiude subito la pratica contro l’australiano portando in vantaggio il team America per 1-0.
Nel secondo match il tandem Hellmuth-Negreanu non brilla: nel 2009 i due amici furono strapazzati dagli europei ed anche in questo caso Gus Hansen e Max Lykov non tradiscono le attese: nello scontro decisivo il canadese spinge tutto il suo stack al centro del tavolo con k 10 ma viene chiamato da Gus con a 5 . Il board favorisce gli europei che si portano sul risultato di 1-1.
E’ solo una breve illusione perché Elky viene battuto in rimonta dal leggendario Johnny Chan. Il francese parte bene e conduce con il triplo dello stack rispetto al player di origini cinesi ma il nostro capitano è tradito dalla eccessiva fretta di chiudere il match e Chan fa valere tutta la sua esperienza ed è bravo a riequilibrare il confronto e a vincere il coinflip (44 vs. A6 con board liscio) che gli spiana la strada verso la vittoria: 2-1.
Con molti rimpianti, gli europei si affidano a Max Lykov per rientrare in partita ma Phil Hellmuth ha voglia di riscattarsi e così trascina gli americani al trionfo: parte male ma vince un flip (KJ vs. 55 con J subito sul flop) importante. Dopo pochi minuti prende il largo in una mano che si rivela chiave: sul board a 7 6 j Hellmuth betta fino a 18.000, Lykov non ci pensa due volte e va all in. Il californiano chiama mettendo nel piatto altre 55.000 chips.
Lykov: k 5
Hellmuth: k 7
Al river 4 ed il team America si porta in vantaggio a quota 155.000 rispetto alle 45.000 chips degli europei. Il player di Palo Alto riesce a chiudere il match grazie anche ad un colpo fortunato: Lykov spinge tutto il suo stack al centro del tavolo con K-9 e “Poker Brat” chiama con Q-10. Sul flop spunta subito una donna ed il Team America festeggia la prima vittoria nella Caesars Cup.
Albo d’oro:
2009 – Londra – Team Europa
2011 – Cannes – Team America