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Lo Cascio: ‘Adoro le strutture WSOP, non collassano mai’

Ferdinando Lo CascioE’ stato uno degli uomini mercato negli ultimi mesi, culminati con l’ingaggio da parte di Titanbet insieme a Michael Zanzuri. Ma ora per Ferdinando Lo Cascio è tempo di pensare alle WSOP e alla lunga trasferta che lo attende in Nevada.

Ci siamo intrattenuti con il 25enne palermitano per capire programmi, umori e sensazioni prima della partenza.

Allora, già deciso le date?
Credo proprio che si partirà il 12 giugno, e si tornerà il 15 luglio.

Parti da solo?
No, con un mio amico e un suo amico. Loro staranno li una settimana, ma ci vanno solo per divertimento, mica per giocare…Comunque stavolta prima di prenotare il ritorno ho analizzato bene il tutto. Lo scorso anno prenotai il volo di ritorno troppo presto, e questo influenzò un po’ il mio Main Event. D’altra parte erano le mie prime WSOP, fu un errore di esperienza.

Cosa ha questo Ferdinando di diverso da quello che si imbarcò per Vegas lo scorso anno?
Un pizzico d’esperienza in più, appunto, accompagnato però dalla stessa “fame” e ambizione dello scorso anno. Anche sul piano dell’autostima la situazione è molto migliore. In questo senso credo che avere uno sponsor alle spalle – e uno sponsor importante come Titan – mi aiuterà a far meglio dello scorso anno. E poi se non ricordo male nessun team pro Titan ha mai vinto un braccialetto WSOP, quindi sinceramente non mi dispiacerebbe essere il primo!

Hai già un programma di massima?
Sì, più o meno sarà questo:

  • Event 28 NLHE 15-giu 1500$
  • Event 34  NLHE Turbo 19-giu 1000$
  • Event 36 NLHE Shoot 20-giu 1500$
  • Event 40 NLHE 22-giu 1500$
  • Event 44 NLHE  24-giu 3000$
  • Event 45 Ante-Only  25-giu 1500$
  • Event 49 NLHE 27-giu 1500$
  • Event 53 NLHE 29-giu 1500$
  • Event 56 NLHE 01-lug 2500$
  • Event 58-A Big-One  1100$
  • Event 60 NLHE 05-lug 1500$
  • MainEvent NLHE 06-lug 10000$

Naturalmente è suscettibile di variazioni, ma grosso modo sarà questo.

Nel tuo programma vedo solo NLHE. Pensi in futuro di provare altre varianti?
In futuro non so, al momento ho studiato solo il NLHE e investirei seriamente solo in questa variante. In italia le varianti non sono molto apprezzate, forse sono poco pubblicizzate e/o conosciute, sta di fatto che il traffico è davvero poco e quindi il gap con i giocatori stranieri credo sia ancora maggiore rispetto al NLHE. Non mi sembra al momento una scelta +ev, mi accontento di far il pollo del tavolo a momento solo nel NLHE 🙂

Come ti trovi con le strutture wsop nei low buy-in? Ad esempio, un 1.000$ con 3.000 chips di partenza richiede quale approccio secondo te?
Personalmente mi trovo molto bene con quel tipo di strutture che mi piacciono molto. In italia credo ci sia un approccio sbagliato al gioco o una conoscenza piuttosto approssimativa: intendo dire che nei tornei le fasi importanti (quelle ovviamente dove ci si giocano i soldi) son quelle finali, e chiaramente più deep è la struttura in quelle fasi, meglio noi possiamo sfruttare la nostra edge sul tavolo. In Italia invece si tende ad essere fantadeep nelle fasi iniziali, ma nelle fasi finali il 90% dei tornei “collassa”. Ciò credo non sia un problema delle organizzazioni, ma del fish medio italiano che se paga 2.2K di iscrizione vuole avere la possibilità di gustarsi tanti flop o cmq di giocare almeno 4/5 ore…

Dove alloggerai a Vegas?
Come avrai ben capito sono uno che ama l’estrema comodità. Devo ammettere che il RIO non è il miglior Hotel di Las Vegas, ma è sicuramente il più comodo per chi deve giocare le WSOP. La possibilità di avere la camera a 2/3 minuti di distanza dai luoghi in cui si giocano i tornei è troppo importante per me…

Tre cose che metti in valigia e a cui non rinunceresti mai.
Le mie tutine: quando gioco devo esser a mio agio, cosa che solo le mie tutine riescono a darmi. Poi le mie medicine: come sai, ho lo stomaco molto debole, e in una trasferta così lunga, ho bisogno di tutto ciò che serve per alleviare possibili dolori e prevenire è molto meglio che curare…
Infine un pò di fortuna, da un po’ di mesi a questa parte è mancata. Se tornasse a Vegas, la perdonerei per questa assenza 🙂

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A proposito delle tue opinabili tutine, ma non lo sai che con i condizionatori del Rio potresti trovarti un po’ a disagio?
Sì ricordo bene i condizionatori del Rio, o comunque la temperatura di quel luogo: 50 gradi fuori, 10 dentro… una roba pazzesca! Ma come dicevamo prima l’esperienza aiuta, niente bermuda per giocare o t-shirt a mezze maniche. Felpe, tutine…e il cappuccio per evitare la cervicale.

Con un’agenda così fitta pensi di trovare tempo e voglia di goderti un po’ la nightlife?
Non sono un gran “serataro”, son pure fidanzato, facciamo fare sogni tranquilli alla mia povera donna che deve pure dare le ultime materie mentre son li. Certo qualche serata andrà fatta, ma il mio obiettivo è far bene da un punto di vista professionale, quindi vita sana e avanti con il grinding live!

Come si coniuga il tuo stomachino cagionevole con l’alimentazione americana? Pensi di seguire una dieta precisa?
E’ uno dei maggiori problemi. A Vegas puoi mangiare bene, se vuoi. In quel caso, l’unico a soffrire è il portafoglio, ma chiuderemo un occhio: meno McDonald e BurgerKing e più Ferraro’s Botero etc…

Lo scorso anno ti pesasti prima della partenza e dopo il tuo ritorno?
No, ma credo di esser stato uno dei pochi ad aver perso almeno 3 kg

Esclusi mare, famiglia e fidanzata, cosa ti mancherà più di Palermo a Vegas?
Il mio cagnolone, il cibo italiano – e genuino – e il mio letto… Stare in hotel non dispiace, ma casa è sempre casa!

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"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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