Gli occhi di tutto il mondo sono puntati sui giochi invernali di Sochi e Daniel Negreanu, da buon canadese, si fa conquistare dallo spirito olimpico e sogna un nuovo format per i tornei di poker sportivo. Una sfida tra le nazioni più forti nel texas hold’em.
La sua proposta sembra interessante, anche se è bene sottolineare, che in passato questo tipo di manifestazioni non ha mai riscosso un grande successo tra i professionisti mentre sono molto in voga tra le varie associazioni amatoriali.
D’altronde il poker è soprattutto una sfida individuale ma il carisma di Negreanu (numero uno nel ranking GPI) e la sua popolarità potrebbero avere un’influenza positiva sul progetto.
Sei players per team, buy-in di 50.000$ (300.000$ per squadra) e montepremi pari a 1,8 milioni di dollari. Forse, l’aspetto meno interessante è proprio questo: sognare una competizione tra professionisti, oltretutto con quote d’iscrizione così proibitive.
L’evento – in quattro giorni – prevede una fase preliminare, con 36 pro al via, con stack pari a 100.000 chips. I giocatori conserveranno il loro stack per la fase finale quando la competizione entrerà nel vivo con un confronto tra le varie nazioni.
Il final table prevede sei manche ed ogni player giocherà un livello. Negreanu ipotizza sei formazioni di assoluto livello:
USA — Smith, Mercier, Selbst, Seidel, Raghavan, Volpe, Kenney
Canada — Negreanu, McDonald, Mizzi, Duhamel, Watson
Germany — Shemion, Rettenmaier, Gruissem
UK — Chidwick — Vamplew, Lewis, Silver, Ziyard, Kamel
Russia — Bilokur, Puchkov, Gulyy, Lahkov, Kurganov, Vitkind
France — Hairabedian, Grospellier, Pecheux, Ktorza, Lacay, Pollack