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Phil Hellmuth sbatte contro il poker di Bill Klein: il colpo era imparabile?

[imagebanner gruppo=”pokerstars”]Tra le tantissime leggende e storie che circolano su Phil Hellmuth c’è quella secondo la quale sarebbe il migliore al mondo quando si tratta di affrontare giocatori amatoriali. Secondo questa teoria, il 14-volte campione WSOP non sarebbe certamente il più forte in un contesto nel quale pullulano i regular, mentre la sua arma segreta sarebbe proprio quella di saper dominare gli avversari meno esperti, di saper sfruttare ogni singola debolezza per trarne il massimo vantaggio.

Secondo alcuni, si spiegherebbe in questo modo il fatto che Phil Hellmuth sia il giocatore più titolato nella storia delle World Series e al tempo stesso anche uno dei più perdenti nelle trasmissioni sul cash game high stakes. In questo senso, è curioso rivedere una mano che “Poker Brat” ha giocato al final table del One Drop da 111.111$ di poche settimane fa nella quale non riesce a foldare di fronte a uno dei giocatori amatoriali più famosi ai tavoli nosebleed di Las Vegas.

Parliamo di Bill Klein, imprenditore in pensione che negli ultimi anni ha deciso di fare del poker il suo nuovo hobby. Il gioco è aperto proprio da quest’ultimo, che dal bottone rilancia a 500.000 su blind 80.000/160.000 con k 6 . Sul grande buio c’è Phil Hellmuth, che difende con 8 6 .

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Il flop è estremamente favorevole a Klein, che pesca il trips grazie a 7 k k . “Poker Brat” non fa check come ci si sarebbe aspettato, ma esce in donk bet per 350.000. Questa mossa fa pensare che fin dal call preflop, la sua idea fosse quella di spingere in questo spot indipendentemente dal board. Klein non rilancia ma invece si appoggia solo.

Il turn è un 8 che permette a Hellmuth di centrare la doppia coppia con i due Re sul board. Ancora una volta punta per primo molto velocemente, mettendo in mezzo 475.000, meno di 1/4 del piatto. Klein, consapevole della forza della sua mano, sceglie nuovamente di chiamare senza rilanciare, quasi come se si fossero ribaltati i ruoli e fosse lui, il presunto fish, a voler intrappolare il professionista. Come vedremo tra poco, la scelta di slowplayare la sua mano si rivela estremamente vincente.

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Sul river casca il terzo K e questo permette a Klein di avere il nuts. Allo stesso tempo, Hellmuth si ritrova in una situazione difficilissima, perchè a quel punto solo un improbabile poker di Re o una pocket pair da 9-9 in su lo sconfiggerebbero. Phil sceglie di proseguire con la condotta mantenuta fino a quel momento e mette in mezzo la terza piccola puntata, questa volta da 600.000 su 2.8 milioni di pot.

Bill Klein non può ovviamente fare altro che rilanciare e dopo qualche secondo a pensarci sceglie di aggiungere ben 2 milioni di chips alla bet di Hellmuth. Il campione di Palo Alto è molto stupito, va in the tank e sembra intuire di essere dietro. Tuttavia, dopo aver fatto il count del suo stack ed essersi preso tutto il tempo necessario, sceglie di chiamare. Allo showdown rimane di sasso ma non incomincia a lamentarsi come fa solitamente, sicuramente perchè da persona intelligente quale è, comprende che il rispetto verso i giocatori amatoriali deve esserci sempre. Il buon Bill Klein, intanto, si gode il piattone festeggiando con il pubblico.

Questo il video, la mano incomincia al minuto 20:00:

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