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“Non potete permettervi un torneo da 100.000 $? Non giocate!”

[imagebanner gruppo=gdpoker] L’esplosione dei Super High Roller, sempre più frequenti anche in assenza di manifestazioni di primissimo piano, malgrado risultino graditi a diversi professionisti di tanto in tanto creano anche situazioni paradossali, come ha sottolineato Doug “WCGRider” Polk al termine di un torneo giocato al Bellagio.

Lo statunitense ha infatti partecipato poco meno di un mese fa al WPT Alpha 8, torneo naturalmente da 100.000 dollari che – visto anche il consueto numero di iscritti ridotto per forza di cose – prevedeva che a premio sarebbero finiti solamente i primi sei classificati, ovvero di fatto il tavolo finale.

Naturalmente, sapendolo fin dall’inizio, Doug Polk al pari di tutti gli altri ha adottato una strategia conseguente, finendo però eliminato al dodicesimo posto e rimanendo pertanto col proverbiale pugno di mosche in mano. Poco male, salati rischi del mestiere, se non fosse che di lì a non molto “WCGRider” ha saputo che i giocatori rimasti nel torneo stavano ridiscutendo il payout, ipotizzando di premiare i primi 8. Ed a quel punto non ci ha visto più.

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“E’ uno scherzo? Se pago 100.000 dollari per partecipare ad un torneo, e vengo eliminato facendo scelte basate sul fatto che verranno pagati 6 giocatori, è inaccettabile che il payout venga modificato in seguito solo perché gli shortstack vogliono andare a premio“.

Come lui stesso ricorda, non è la prima volta che episodi analoghi si verificano, sempre per lo stesso motivo. In queste circostanze l’organizzazione vorrebbe probabilmente essere accondiscendente verso le richieste dei propri clienti, senza tuttavia rendersi conto – almeno in prima battuta – che così facendo commetterebbe un’ingiustizia che ne penalizzerebbe altri.

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 “Pensavo che le esperienze precedenti ci avessero insegnato qualcosa, ma evidentemente non è così – ha proseguito – se non potete permettervi di non andare a premio in un torneo da 100.000 dollari, andatene a giocare uno più piccolo nel quale non dovete arrivare in the money in maniera disonesta“.

Le sue parole su Twitter non devono essere passate inosservate, visto che l’organizzazione del World Poker Tour Bellagio ha poi rassicurato Polk, confermandogli che non avrebbero avallato alcun tipo di cambiamento per quanto riguarda il numero di posizioni premiate.

Tutto è bene quel che finisce bene, insomma, anche quando si lasciano sul tavolo centomila dollari.

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