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EPT Pagano Tomba Minieri

La storia dell’EPT: Alacqua, Minieri, Pagano… l’Italia s’è desta! (quarta puntata)

La quarta puntata della storia dell’EPT coincide naturalmente con la Season 4. Una stagione sempre più grande, sempre più ricca: aumentano le tappe, aumentano i giocatori e in alcune tappe aumenta persino il buy-in, toccando quota 8.000 euro.

È l’anno di numerose prime volte: entrano in calendario l’EPT Praga (che ci regalerà grosse soddisfazioni, anche negli anni a venire) e l’EPT Sanremo, a testimonianza di come il Texas Hold’em sia ormai un fenomeno di costume anche in Italia. Ma soprattutto, nella 4° stagione fa il suo esordio la tappa più esotica di tutte, il PokerStars Caribbean Adventure.

 

 

Un inizio scoppiettante

Pronti-via e la quarta stagione dell’EPT parte come sempre da Barcellona, prima tappa ad alzare il buy-in a 8.000 euro, il 60% in più rispetto al solito. Ma i numeri non calano, anzi: con 543 presenze, il torneo del 2007 diventa il più partecipato di sempre nello European Poker Tour. La vittoria va a Sander Lylloff, che in heads-up batte l’amico Mark Telscher e incassa poco più di 1,1 milioni di euro. Per l’Italia, buon 16° posto per Alessio Isaia.

A Londra, un mese dopo – siamo a settembre – vince Joseph Mouawad. Il torneo è pieno di stelle del presente e del futuro, da Chris Moneymaker a Daniel Negreanu, passando per la campionessa in carica Vicky Coren e per un giovanotto dall’aria allegra che risponde al nome di Yevgeniy ‘JovialGent’ Timoshenko.

Ottobre è invece il mese dell’EPT Baden, tappa da 282 giocatori in cui Dario Minieri si prende le luci della ribalta nel Day 1, dopo uno dei suoi consueti inizi a mille a cui però non fa seguito una prestazione degna di nota (ma sarà solo questione di tempo). Per la cronaca, l’evento lo conquista Julian Thew.

Il fenomeno Annette_15

L’EPT Dublino non sarebbe stato un evento memorabile, se una ragazzina badass non fosse andata vicinissima alla conquista della picca. Dopo aver vinto il WSOP Europe Main Event, diventando la più giovane giocatrice di sempre a conquistare un braccialetto WSOP, Annette Obrestad sfiora il successo anche allo European Poker Tour.

Di ‘Annette_15’ si parlava ormai da mesi, grazie ai suoi risultati impressionanti nel poker online. Ma vederla dal vivo e all’opera, contro i giganti del poker internazionale, fu scioccante persino per i giornalisti e i blogger che seguirono l’evento.

“Questa settimana hai impressionato tanta gente”, le disse uno dei reporter.

“Eppure non sono contenta”, fu la risposta di Annette, dopo essersi intascata quasi 300.000 euro.

A proposito di giovani di belle speranze. Al PCA 2008 e all’EPT Dortmund vinceranno due ragazzi che faranno parlare molto di sé negli anni a venire, rispettivamente Bertrand ‘ElkY’ Grospellier e Mike ‘Timex’ McDonald.

Italiani alla ribalta

Il 24° posto di Luca Pagano nel torneo che consacra Annette Obrestad a livello mondiale non fa quasi più notizia, tanto all’epoca si erano tutti abituati alla costanza di risultati del giocatore trevigiano del Team Pro di PokerStars.

Ma l’Italia comincia a non essere più soltanto paganocentrica o miniericentrica – con poche eccezioni. Nel primo EPT Praga della storia dell’EPT, ‘El Diablo’ Gino Alacqua contende la picca al francese Arnaud Mattern, ma nonostante un netto vantaggio a inizio heads-up (4 milioni di chip per l’italiano, 1,5 per il transalpino) l’azzurro cede la vittoria al rivale.

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Alacqua arriverà poi 19° anche all’EPT Copenaghen (mentre il solito Pagano uscirà al 27° posto), ma gli italiani attendono ormai solo il primo European Poker Tour battente bandiera tricolore. L’EPT Sanremo si gioca dal 1 al 5 aprile 2008.

 

EPT Season 4

 

L’EPT Sanremo 2008 e la sliding door di Luca Pagano

All’Italia manca ancora un successo allo European Poker Tour. I vari Pagano, Minieri e Alacqua sono già arrivati al tavolo finale, ma anche Cristiano Blanco, Dario Alioto e Andrea Benelli hanno avuto modo di dimostrare che la scuola italiana, per quanto giovane nel Texas Hold’em, possa dire la sua.

L’EPT Sanremo 2008 è un successo: 701 giocatori, un montepremi di quasi 3,2 milioni di euro e soprattutto 20 italiani a premio, con due di loro al tavolo finale: Gregory Genovese e quel fenomeno di Dario Minieri.

Genovese esce al 5° posto (per 188.500 euro), eliminato dal futuro vincitore Jason Mercier, che purtroppo si prende cura anche di ‘Caterpillar’, spezzandone i sogni di gloria al 3° posto: Q-Q per Dario, A-4 di quadri per Mercier che trova il colore proprio al river.

Un paio di settimane dopo si gioca l’EPT Grand Final, dove Luca Pagano centra il suo terzo final table in carriera nella storia dell’EPT. Il trevigiano parte a mille e sembra proprio essere il suo torneo: gioca senza sbavature, vince piatti, elimina gli avversari e fa sognare l’Italia.

Ma nel Texas Hold’em, si sa, un singolo pot può cambiare le sorti di chiunque. Per Luca, quel piatto è un all-in giocato contro Max Villemure, il più classico dei coin flip: J-J per Pagano, A-K per il canadese. Al flop scende proprio un asso che consegna un pot da 3,4 milioni a Villemure, piatto che avrebbe permesso all’italiano di ottenere uno stack di proporzioni gargantuesche.

Luca uscirà al 6° posto poco dopo la pausa cena del final table, quando il suo A-J non troverà aiuto contro la pocket pair di donne di Denes Kalo.

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