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WSOP 2012: importanti modifiche al regolamento

In un incontro con la stampa tenutosi ieri, i responsabili delle World Series Of Poker hanno annunciato alcuni cambiamenti regolamentari per le imminenti WSOP 2012. La novità più importante riguarda la “No Talk Rule“, meglio nota come “Jamie Gold Rule“.

Lo scorso anno Ty Stewart – direttore esecutivo – e il suo staff avevano annunciato l’applicazione stretta di una norma già presente nel regolamento del TDA (la n. 41, ndr), che impedisce ad un giocatore di rivelare il contenuto delle proprie carte (siano esse in gioco o foldate), ma anche di criticare o dar consigli a nessun avversario.

La regola, nata con l’ovvio scopo di evitare situazioni disdicevoli oltre che collusion e soft play, è stata sempre lasciata alla discrezione dei tournament director, ma lo scorso anno si decise per il giro di vite e un’applicazione più intransigente, cui seguì una lunga scia di critiche da parte dei giocatori.

Una siffatta regola applicata alla lettera, infatti, elimina dalle abilità di un giocatore quello di estrarre informazioni all’avversario semplicemente parlandoci o facendolo parlare, nel classico “table talk“.

Nel 2006 però accadde qualcosa che forse molti di voi non conoscono, e che vale la pena di rivedere.
Siamo 22 left al Main Event WSOP, e Jamie Gold (che vincerà il torneo per la cifra record di 12 milioni di dollari) si trova in una mano con Lee Kort, player americano e suo buon amico…

Si capisce subito che non siamo di fronte a un table talk come altri, perchè già appena scende il flop Gold mostra un disappunto molto evidente, dando l’impressione di voler comunicare al suo avversario che ha una mano forte. Kort non coglie e va allin, scatenando la reazione sorpresa di Jamie Gold che dice di avere “top-top” (top pair top kicker), e che quando Kort afferma “anche io” effettua – suo malgrado – il call. La mano sembrerebbe abbastanza standard, se non per il fatto che Gold si scusa ripetutamente come per essere venuto meno a un precedente accordo di non belligeranza.

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Infatti, non più tardi di un anno dopo, Gold ammise di averlo fatto istintivamente perchè non voleva che un suo amico uscisse dal torneo…E’ opinione comune che con una decente applicazione della “no talk rule” (già esistente al tempo) mai Jamie Gold sarebbe arrivato a vincere quel torneo. Ma non lo sapremo mai.

Comunque sia, da quest’anno la “No Talk Rule” verrà fortemente ridimensionata, per favorire spettacolo e pathos con le strategie “dialettiche” da parte dei player. Lo spirito di fondo che sottende a questo dietrofront è stato sintetizzato in un eloquente “una poker room non è una chiesa”.

Analogamente, è stata ridimensionata un’altra regola restrittiva, la “excessive celebration rule“. I giocatori potranno quest’anno lasciarsi un pò più andare in urli liberatori e vistose manifestazioni di gioia per celebrare una vittoria. E’ lasciato alla discrezione dello staff decidere, volta per volta, se un’esultanza è da ritenersi legittima o meritevole di un giro di penalità.

Altre due importanti novità:

  • il 50k$ Poker Players’ Championship tornerà ad avere anche il final table giocato a H.O.R.S.E. come il resto del torneo, per la gioia di tutti i partecipanti. Per esigenze televisive, infatti, la ESPN aveva chiesto (leggi “imposto”) che il tavolo finale venisse giocato tutto in modalità No Limit Hold’em. Ma poichè nel 2012 il “championship” non rientra fra i “televised events” del celebre network via cavo, la retromarcia è stata immediata.
  • Ogni evento con un braccialetto WSOP in palio avrà un live streaming, con un ritardo di 15 minuti sul reale svolgimento del torneo.
"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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