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WSOP Mixed Max: 8 italiani al day 2 e un chipleader senza nome

Niccolò Caramatti, il migliore tra i 7 azzurri al day 2L’anno scorso fu una delle più interessanti novità da un punto di vista tecnico, alle World Series Of Poker. Così il “Mixed Max” è stato confermato anche per il 2013, e alla fine del day 1 porta in dote ben 8 italiani ancora con speranze di braccialetto.

La formula dell’event 27 è nota quanto intrigante: day 1 disputato su tavoli da 9, day 2 su tavoli da 6 mentre il day 3 porterà a determinare il vincitore tramite tanti match heads up. E’ il No Limit Hold’em Mixed Max, che quest’anno ha avuto un abbassamento del buy-in da 5.000 a 3.000 dollari ma anche una crescita del field da 409 a 593 partecipanti.

ITALIA FORZA 8 – Il migliore dei nostri al momento è Niccolò Caramatti, 56° sui 181 superstiti a poco più di 36mila gettoni. Segue Alex Longobardi, bramoso di dare continuità a quel tavolo finale centrato nell’event 9 e che – ad oggi – rappresenta il miglior risultato in assoluto per un italiano alla 44esima edizione delle WSOP.

C’è un altro italiano sopra average ed è Cristiano Guerra, che imbusta a quota 29.625 anche se oggi avrà un tavolo durissimo con Olivier Busquet e Matt “ADZ124” Marafioti. Non un sorteggio fortunatissimo neanche per Massimo “MaxShark” Mosele, a cui sono toccati avversari come Adam Levy, Michael Benvenuti ed Eric Baldwin.

Se però si vuole arrivare fino in fondo, la strada obbligata è cercare di superare field dalla qualità stratosferica come questi. Così anche Dario Sammartino, Giacomo Fundarò (al tavolo con Caramatti, ndr) e Pasquale Braco non dovranno pensare più del dovuto agli avversari avuti in sorte dal redraw, e così Rocco Palumbo. Il campione WSOP genovese ha concluso da short a poco più di 12mila fiches, sostanzialmente a causa di uno scoppio (AK vs KJ) subìto verso fine giornata: un piatto da circa 30mila chips volato via.

Ecco la situazione ufficiale degli italiani al termine del day 1 di questo torneo:

56° Niccolo Caramatti  36.175
65° Alessandro Longobardi  33.550
78° Cristiano Guerra  29.625
107° Dario Sammartino 22.300
133° Giacomo Fundarò 16.750
141° Massimo Mosele  15.325
154° Rocco Palumbo  12.875
175° Pasquale Braco  6.950

Dario SammartinoWSOP, UN ‘FAIL’ DIETRO L’ALTRO – Per quanto riguarda il chipcount globale, invece, c’è da registrare una nuova defaillance dello staff WSOP, apparso in questa edizione decisamente sotto tono. Già molte le polemiche, dalle code interminabili per le iscrizioni fino agli errori marchiani di dealer e floormen.

Clamoroso quanto capitato a Dario Sammartino nell’evento Stud dell’altro giorno: recatosi al Rio per il day 2, il napoletano ha trovato un altro giocatore seduto a giocare con il suo stack. “sembrava di stare su scherzi a parte”, ci rivela un Dario sempre pronto alla battuta ma visibilmente amareggiato. “Quello che era seduto al mio posto si era già giocato mezzo stack, e sinceramente non so neanche come abbiano fatto a recuperarle per ricostruirmelo. D’altra parte qui molti dealer sono alla prima esperienza di lavoro, ed è allucinante vedere ai campionati del mondo un’organizzazione così scadente!”

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CHIPLEADER SENZA NOME – Le parole di Sammartino fanno dunque eco alle altre lamentele che si sono già sentite e che con ogni probabilià si sentiranno ancora, almeno a vedere le continue ed imbarazzanti defaillance, l’ultima delle quali riguarda proprio il torneo Mixed Max. A memoria di cronista non era mai capitato che il chipleader di giornata non avesse un nome, eppure è così:

  1. Senza nome 122,375
  2. Isaac Hagerling CHICAGO, IL, US 83,975
  3. Calvin Anderson YUKON, OK, US 79,425
  4. Dominik Nitsche MINDEN, , DE 72,900
  5. John Hennigan LAS VEGAS, NV, US 71,600
  6. Ognjen Sekularac BELGRADE, , RS 69,650
  7. Mazin Khoury DURHAM, NC, US 63,575
  8. Darryll Fish CAPE CORAL, FL, US 61,000
  9. Michael Rocco STEVENSON RANCH, CA, US 59,975
  10. Simon Charette TORONTO, CA 59,650

Il “John Doe” del poker è tra l’altro nettamente al comando con 122mila fiches, circa una volta e mezzo lo stack del primo inseguitore, Isaac Hegerling. Terzo è un mostro dei tornei online come Calvin “Cal42688” Anderson, seguito da un altro fenomeno come il tedesco Dominik Nitsche.

L’appuntamento è allora per stasera quando, a partire dalle 23 italiane, seguiremo la corsa degli italiani verso i premi: solo 68 dei 181 rimasti andranno in the money, la speranza è che i nostri 8 vi rientrino tutti. Prima di tutto, però, sarà il caso di dare un nome al chipleader…

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