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PLO: scale floppate ed il pericolo “freeroll”

Sam Farha, campione nel Pot Limit Omaha...Molti giocatori che affrontano il Pot Limit Omaha, avendo una  formazione basata sul No Limit Hold’em, faticano a capire la reale forza della propria mano e la pericolosità di certe situazioni di gioco: in questo articolo, ci concentreremo su come gestire un punto apparentemente molto forte come una scala floppata, e su come evitare il pericolo di subire un “freeroll“.

Ammettiamo per esempio che vi troviate in un piatto heads-up, abbiate in mano a k 7 8 ed il flop sia q j 10. Potrebbe capitarvi, più spesso di quanto possiate pensare, di trovarvi di fronte un avversario che abbia una mano come a k q q o anche a k j 10. La vostra posizione, in casi come questi, è tutt’altro che invidiabile.

Infatti, avete sì trovato il nuts al flop, ma a differenza del vostro avversario non avete alcun redraw: questo significa che chi vi sta di fronte si sta giocando un freeroll. In pratica, non solo qualora finiste all-in al flop gli sarebbe garantita in ogni caso la metà del piatto, ma avrebbe alcune possibilità di vincerlo tutto, al contrario di voi.

E’ proprio con mani del genere che si vincono piatti importanti nel Pot Limit Omaha, ovvero floppando il nuts ed avendo anche dei redraw che ci consentano di chiudere un punto addirittura migliore.

Se floppare una scala nel No Limit Hold’em significa vincere il piatto nella grande maggioranza dei casi, in un gioco come il Pot Limit Omaha le cose sono molto diverse, ed è per questo che dovreste prendere in seria considerazione l’idea di foldare, nel caso in cui non abbiate la possibilità di migliorare la vostra mano e vi troviate di fronte ad un’azione molto forte.

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Immaginiamo il caso in cui abbiate q j 8 8 ed il flop sia k 10 9 . Il piatto è un raisato, vi trovate in condizioni di deep stack, e dopo che siete usciti puntando il piatto un vostro avversario rilancia, mentre un terzo addirittura 3-betta. A meno che non vi troviate a giocare contro avversari particolarmente scarsi, è piuttosto lampante che siate in una posizione sfavorevole.

Un’azione così lascia pensare che ci possa essere un’altra scala, e su un board del genere con la vostra mano è probabile che nel migliore dei casi possiate splittare contro un punto pari al vostro. In casi peggiori e niente affatto rari, quelli in cui ci siano anche dei flush draw o dei set, il resto del board potrebbe trasformarsi in un incubo per voi. Ecco perché foldare è la scelta migliore, nella maggior parte dei casi.

Riuscire ad acquisire dimestichezza con queste dinamiche inizialmente può non essere semplice, ma è allo stesso tempo essenziale per chi desideri imparare davvero a giocare una variante di poker complessa come il Pot Limit Omaha.

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