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Vanessa Selbst: “Siete pazzi a voler foldare full?”

Vanessa Selbst non folda i full (courtesy Neil Stoddart)Sareste mai capaci di foldare un full al Main Event WSOP? Andres “andresoprano” Pereyra l’ha fatto, ma secondo Vanessa Selbst è stata una follia: ecco come la campionessa statunitense giudica la sua giocata.

Anzitutto, il contesto: siamo nei primi livelli del Main Event alle World Series 2012, con uno stack di circa 45.000 fiches  e bui 150/300 ante 25. Andres, professionista vincente, apre da early position a 750 con una coppia di due, venendo chiamato dai giocatori sui bui.

Il flop è 2 8 9 , e lo small blind esce puntando 1.200 fiches, ma il grande buio per tutta risposta rilancia piuttosto rapidamente a 3.500: su di lui abbiamo alcune informazioni.

Giocatore sui 50 anni, in precedenza ha flattato una 4-bet preflop fuori posizione e openpushato su flop k 4 6 , dichiarando AK ma senza mostrare.

Pereyra, dopo averci riflettuto, decide di 3-bettare ad 8.500: il suo avversario chiama, ma su turn 8 ecco che decide di andare all-in per 25.000 fiches su un piatto di poco più di 20.000. Andres ci pensa per ben cinque minuti, e poi folda: più tardi il nostro sconosciuto cinquantenne dichiarerà 98, ma Vanessa non gli crede e giudica il fold un grave errore.

“Per la mia esperienza – esordisce – quando qualcuno adotta una linea che nessun giocatore capace sceglierebbe è necessario gettare le proprie convinzioni fuori dalla finestra, sapendo di avere a che fare con qualcuno che non ha la più pallida idea di quello che sta facendo“.

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Per la Selbst, infatti, è molto improbabile che l’avversario di Pereyra decida di giocare così una mano praticamente nuts come 98, dopo che “andresoprano” ha mostrato così tanta forza al flop: “Siete pazzi a voler foldare full in questa situazione. Il nostro avversario potrebbe avere un otto, per quanto a mio avviso la mano più probabile che possa avere qui è j 10, o anche una qualsiasi come A5 o QT, per quanto possiamo saperne”.

La pro di PokerStars, forte di molti tornei giocati dal vivo, spiega: “Bisogna ricordare che non c’è per forza bisogno di equity per bluffare, un giocatore può farlo con qualsiasi tipo di carte in ogni situazione. Questo concetto mi ha aiutata molto ad affrontare situazioni di gioco strane nel corso delle WSOP”.

Per Vanessa, la mano accaduta in precedenza non è una ragione sufficiente per passare in questa situazione: “E’ probabile che i set e le doppie coppie vengano rilanciate dal nostro avversario al flop, ma nel momento in cui con queste mani decide di flattare la 3-bet è praticamente impossibile che vada all-in al turn, quindi credo che le combo di 88 e 99 possano essere escluse”.

Per queste ragioni insomma la Selbst crede che sia un call piuttosto evidente, e chissà che lo stesso Pereyra, a posteriori, non sia arrivato alla stessa conclusione.

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