Ora c’e’ anche una data, ed e’ il 26 novembre. Il lancio del cash game online legale in Italia si avvicina, e ieri si è vissuta una giornata importante: il direttore generale dei Monopoli di Stato, Raffaele Ferrara, ha presentato alla Commissione Europea lo schema di decreto relativo alla disciplina dei giochi di abilità ‘in forma diversa dal torneo‘, quelli aggiunti nella redazione definitiva della legge "comunitaria 2008".
Il decreto vivrà adesso il suo periodo di "stand still", ossia 90 giorni entro i quali il decreto rimarrà visibile, ed aperto a proposte di modifica da parte della stessa Commissione o di qualcuno tra gli Stati membri. In assenza di richieste di modifica, il decreto diventerebbe esecutivo così com’è. Lo "stand still" terminerà per l’appunto il 26 novembre prossimo, e quindi per quella data ne sapremo certamente molto di più.
Intanto, ecco i due punti fondamentali della proposta:
– posta massima per il gioco cash fissata in 1.000€. Non si potrà oltrepassare tale limite all’interno della stessa sessione, e il livello massimo di stakes previsto è il 5€/10€.
– tetto massimo per tornei e sit&go innalzato fino a 250€. Sulla scorta dell’inserimento del cash, viene coerentemente previsto un adeguamento dei buy-in massimi permessi finora (100€, ndr).
Inoltre, è prevista un’imposta unica del 3% per tornei e sit&go, mentre per il cash game il prelievo automatico dello Stato avverrà sulla base del "venti per-cento delle somme che, in base al regolamento di gioco, non risultano restituite al giocatore". Sempre per il cash game, è prevista la destinazione a montepremi di almeno il 90% della raccolta.
Qualcosa si muove dunque, e ne gioiscono in coro tutti gli operatori del poker online italiano, anche se con toni differenziati. Entusiasta Fabio Angelo Bufalini, country manager di Pokerstars.it, per il quale "Si tratta indubbiamente di un passo importante. L’introduzione del cash game era un nostro auspicio, perché per noi significa un allargamento del giro d’affari rispetto all’attuale". Sempre ad Agiscommesse, Bufalini ha proseguito ponendo l’accento su un aspetto fondamentale: "L’importante è che si continui sulla strada intrapresa dall’Amministrazione, ovvero quella della regolamentazione e della tutela della legalità".
Più caute appaiono le parole di Fabrizio D’Aloia, presidente di Microgame, che ovviamente non nasconde l’entusiasmo per le grandi possibilità che questa nuova tipologia offrirà anche alla sua azienda, ma appare più proiettato sul molto che c’è ancora da fare: "Restano ancora da verificare gli indirizzi più specificatamente tecnici, per il quale occorrerà attendere la pubblicazione da parte di AAMS del protocollo di comunicazione e del capitolato tecnico, per l’elaborazione dei quali ci mettiamo a disposizione dell’Amministrazione per un confronto aperto su questi temi", sono le parole del presidente di Microgame, anche qui raccolte da Agicoscommesse.
E allora attendiamo volentieri. Nelle prossime settimane daremo uno sguardo costante a quanto accade sui banchi della Commissione Europea, per darvi notizia di tutte le variazioni più importanti che verranno apportate al decreto, e per fornirvi maggiori dettagli tecnici e tempistiche, non appena tutto quanto verrà reso noto.