E’sicuramente uno degli High Stakes Pro che più fa parlare di sé anche al di fuori dei tavoli da gioco: così come molti altri, Ilari ‘Ziigmund’ Sahamies non ha mai fatto nulla per non diventare un personaggio. La sua abilità nel poker non è in discussione, se è vero che il finlandese le ha date e le ha prese, ha perso cifre imbarazzanti per poi rifarsi vincendo piatti clamorosi, come egli stesso raccontava solo poco tempo fa parlando delle sue esperienze al Bellagio.
Quello che lo contraddistingue tuttavia è una grande passione per le sfide, con una forte posta in palio a rendere il tutto più interessante. Che siano spunti folli o geniali, lo abbiamo visto reinventare uno stile a proposito di come farsi una tequila, sale e limone, giocarsi heads up di Omaha con ‘durrrr’ a limiti 3.000$/9.000$ o partecipare alla Finnish Fear Factor – un reality del suo paese – dove si sottopone alle prove più incredibili.
Tutto questo potrebbe spingerci a porci una domanda: un High Stakes Pro, ed in particolare uno come Ziigmund, è ancora in grado di distinguere il reale valore dei soldi, o è portato piuttosto a non rendersi conto delle cifre che in un modo o nell’altro entrano ed escono dalle sue tasche? Questa domanda gli è stata rivolta da una emittente finlandese che ha brevemente intervistato Ilari mentre prendeva parte ad un torneo di street hockey ad Helsinki, riservato ad alcune celebrità. La risposta non si è fatta attendere, ed è stata più decisa che mai: ‘E’vero, non ricordo qual è stato l’ acquisto più costoso che ho fatto con le mie vincite, ho comprato ogni genere di roba – concede – ma di certo conosco ancora il valore dei soldi, so quanto valgono mille dollari’.
Nessuna febbre da gambling, quindi, almeno stando a queste dichiarazioni, nonostante la giovane età ed una professione che in una certa misura porta senz’altro a vivere una vita che sfiora l’irreale. Ziigmund è appena rientrato a casa dopo cinque settimane di gioco a Las Vegas ma, contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare, non vorrebbe mai trasferirsi a Sin City: ‘No, non vivrei mai laggiù, in quel posto tutto è semplicemente troppo’. E detto da uno come lui, c’è senz’altro da credergli.