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L’ultimo saluto a Matteo Mutti, il ragazzo che aveva un sorriso per chiunque

Matteo Mutti

L’ultimo saluto a Matteo Mutti

Una tragica notizia è arrivata dai social network degli amici più cari nelle prime ore dell’alba di oggi, 30 giugno. 

Matteo Mutti, uno dei giocatori più conosciuti nel nostro piccolo grande mondo, ci ha lasciati nella giornata di ieri. 

Educazione e gentilezza

Il ricordo di chi lo conosceva bene è sempre lo stesso: un ragazzo cristallino, una persona speciale che non andava mai fuori dalle righe, gentile, riservato, educatissimo e rispettoso. 

Chi vi scrive lo ricorda vincitore di un Main Event all’Italian Poker Tour di Nova Gorica nel 2015 e Matteo era esattamente così anche in quella circostanza, molto riservato anche in un momento così felice della sua purtroppo brevissima carriera pokeristica.

Lo vedevi anche nella postura al tavolo, sempre composto, anche nei momenti in cui aveva qualche richiesta da fare all’organizzazione del torneo, mai una pretesa da one man show, mai una protesta. 

Matteo Mutti (courtesy of Manuel Kovsca – PokerStars)

Matteo giocatore

Matteo era un giocatore fortissimo sia online che live, giocava da remoto da tutte le parti del mondo, Londra in particolare, ma l’Italia e i tornei live dello stivale, erano quelli che preferiva. 

Gli amici di mille trasferte sono tutti lì, immortalati nelle foto postate su Facebook, social in cui non era nemmeno troppo attivo, tuttaltro, a sottolinearne il carattere schivo e riservato, ma sempre pronto a regalare un sorriso a tutti. 

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La sua vincita maggiore ad un torneo live è stato il primo posto al WSOP Circuit di Campione, nel 2016, quando Matteo eliminò in heads up Daniel Novak.

Un altro acuto importante della carriera live di Matteo è stato forse propio quell’IPT sloveno, nel quale Mutti mise dietro un field di 264 avversari chiudendo primo in un tavolo finale formato, tra gli altri, da Parmiggiani, Saia, Scepi e, allora secondo, Christian Favale. 

Un addio arrivato fin troppo presto

Si sa ben poco della scomparsa di Matteo e non è il momento di andare a curiosare dentro una tragedia di questa portata, d’altronde era un ragazzo di 30 anni, ma alcuni amici su Facebook parlano di un male contro il quale combatteva da tempo e che lo ha strappato all’affetto di parenti e amici, anche in questo caso, l’ennesimo, condiviso con riservatezza da una persona che ricorderemo tutti con tanto affetto. 

La redazione di Assopoker e, ne siamo sicuri, tutti i nostri lettori, si uniscono al dolore dei suoi cari. 

Che la Terra ti sia lieve, Matteo. 

"C'è chi pensa che sia impossibile prendere parte a tutti i tavoli finali dei tornei a cui si partecipa. Questo è vero per tutti. Tranne per chi li racconta".
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