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Better Cole South: vita e miracoli di CTS

[imagebanner gruppo=gdpoker] Per chi si sia affacciato nel mondo del poker da appena qualche anno, può non essere così semplice capire quanto un giocatore come Cole South abbia avuto influenza su tutti i professionisti che lo hanno seguito, in particolar modo nel cash game: lo statunitense malgrado non abbia neppure trent’anni fa parte della vecchia guardia, ma a differenza di altri è ancora nel bel mezzo della mischia.

Dai primi video per CardRunners alla stesura di “Let there be range“, passando ovviamente per la sponsorizzazione con Full Tilt Poker e le partite di cash game high stakes, lo statunitense è stato sempre visto come un modello, non solo per i risultati raggiunti ma anche per aver sempre dimostrato una certa “testa sulle spalle”, indispensabile non solo per arrivare a certi livelli ma anche (e soprattutto) per rimanerci.

“Nel dicembre del 2005 mi sono iscritto a TwoPlusTwo, e gioco professionalmente dal 2006, di certo ho avuto la fortuna di trovarmi al posto giusto nel momento migliore – ha esclamato nel podcast di Joe Ingram – ero terribile come tutti gli altri, ma semplicemente un po’ di meno”.

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Inizialmente, al pari di molti altri, comincerà a giocare su PartyPoker il Limit Hold’em, e sarà soltanto quando avrà un bankroll di circa 10.000 dollari che proverà per la prima volta il No Limit Hold’em, non certo con risultati entusiasmanti: “Aprii quattro tavoli di NL200, persi oltre tremila dollari e mi chiesi che diavolo fosse successo – ricorda – da allora cominciai a giocare il NL100, adottando un bankroll management di 30 buy-in, che era piuttosto conservativo per l’epoca. In sei mesi, grazie anche a molta fortuna, ero al NL2000“.

E tuttavia, non si vive di sola buonasorte, specie se anche nel 2015 si continua a giocare e vincere ad un livello come il PL5000 su PokerStars: “E’ più duro che mai, ma al tempo stesso c’è una grossa differenza di skill fra i migliori e tutti gli altri – spiega – per questo non capisco dove sia la convenienza per giocatori come Jens Kyllonen nel fare video di strategia”. E detto da qualcuno che in passato li ha fatti, qualcosa in fondo dovrà significare.

“All’epoca ero un po’ ingenuo, ma non sono il tipo che cambierebbe qualcosa del suo passato neppure potendo – sottolinea – il successo in questo mondo non si costruisce dal giorno alla notte, e commettere errori ti migliora sia come giocatore che come professionista. Conosco molti eccellenti giocatori di poker che sono pessimi professionisti, ed altri che come giocatori non sono nulla di speciale, ma sanno essere professionisti eccezionali“.

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Ed in questo senso, anche lui ha dovuto compiere un proprio percorso: “Ho passato anch’io la fase nella quale mi sembrava indispensabile dormire di fianco al computer, col suono di Full Tilt Poker pronto a svegliarti perché ero convinto che certe partite non sarebbero tornate – ammette – ma in quel periodo non ho giocato al meglio né ho guadagnato più denaro. Da due anni a questa parte ho un bilanciamento molto migliore, e non penso sia un caso che i migliori oggi siano persone più complete a tutto tondo, più in forma e con maggiori interessi, di quanto non accadesse quindici anni fa“.

Ed a proposito della “vecchia storia” che vede lui, Brian Townsend e Brian Hastings coalizzarsi contro Viktor Blom, ha i suoi puntini da mettere su un bel po’ di i: “Non è assolutamente vero che abbiamo messo assieme le nostre hand histories in un solo database – afferma con decisione – io non ho inviato le mie hand histories a nessuno né le ho ricevute. Quello che accadde è che Brian Townsend comprò delle mani da PokerTableRatings, e capitò di discuterne fra noi come accade normalmente fra giocatori, ma nulla più di questo”.

E dovendo chiudere con un consiglio, questo è quello che Cole South si sente di dire ad altri giocatori: “Il problema di molti professionisti è che le loro spese sono praticamente pari a quello che guadagnano, poi succede qualcosa come il Black Friday e cosa fai? Prendere shot aggressivi aveva senso allora come adesso, ma l’errore peggiore che si possa fare è giocare abitualmente il NL1000, trovare una bella partita di NL5000 e perdere abbastanza da ritrovarsi il giorno dopo costretti a sedersi al NL200…”.

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