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Doug Polk, folle o eroe? Gioca per 19 ore di fila ai micro stakes e chiude in perdita

Doug Polk sa come far parlare di sé. Che si tratti delle sempre apprezzatissime analisi tecniche, delle sfide personali, dei suoi risultati online e live oppure delle polemiche che tira fuori di tanto in tanto, è innegabile che il professionista statunitense sappia come tenere alta l’attenzione sul personaggio che si è costruito. Ultimamente lo sta facendo attraverso la Bankroll Challenge che ha lanciato un paio di settimane fa: da $100 a $10.000 giocando solo micro stakes e freeroll sulla piattaforma online delle WSOP.

Molti si sono chiesti perché un regular dei giochi high stakes perda tempo a grindare il NL $2, ma, come abbiamo già visto, in questo caso i soldi non contano: Doug vuole dimostrare che chiunque può farcela, perché il poker è un gioco di abilità.

Sicuramente per far crescere un bankroll da $100 a $10.000 è necessario avere tanta pazienza e soprattutto mettere insieme un volume di gioco importante, in grado di abbattere la varianza e rendere più veloce la scalata. Fin dall’inizio Polk ha accumulato tantissime mani ma il 10 agosto si è decisamente superato.

La giornata – la quarta della sfida – iniziava con un bankroll di $93. Nei giorni precedenti, infatti, Doug non era riuscito a mantenersi in attivo rispetto al bankroll di partenza. Questo aspetto non lo ha sfiduciato e la sessione su Twitch del 10 agosto è iniziata come tutte la altre: tanto poker e conversazione con i suoi follower che lo seguivano in diretta.

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Tuttavia, c’è stato un fattore che in un certo senso ha mandato in tilt il cervello di WCGRider: mentre grindava tranquillamente il NL $2 è comparso un pop-up sul tavolo che gli ha comunicato l’esistenza di un bonus di $10, sbloccabile dopo una certa soglia di rake prodotta.

Si tratta di una cifra irrisoria per la maggior parte delle persone, ma chi segue Doug su Twitch sa che ha preso questa sfida molto seriamente, come se fosse una questione di vita o di morte. 10 dollari rappresentano il 10% del bankroll iniziale, una cifra troppo elevata per lasciarsela scappare. Il professionista da 5 milioni di dollari e due braccialetti WSOP vinti nei tornei dal vivo ha deciso che avrebbe sbloccato quel bonus, a qualsiasi costo.

Visto che gioca esclusivamente il NL $2, ottenere i $10 significava giocare un’infinità di mani. Così, nella speranza di velocizzare il processo, ha deciso di essere più aggressivo con il bankroll e schierarsi al NL $4. A quel limite, dal suo punto di vista, ha vissuto la peggior run della sua carriera (il che è anche una grande fortuna, sotto un certo punto di vista).

Dopo aver giocato per quasi dieci ore al $0.02/$0.04 si è ritrovato con un bankroll di appena $45.07. Aveva perso $48, 12 stack, al NL $4.

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Un colpo tremendo, soprattutto perché a quel punto aveva investito moltissimo tempo ai micro stakes, senza nemmeno aver sbloccato il bonus da $10. Doug non si è abbattuto e ha continuato a giocare, galvanizzato dal tifo dei suoi follower. Nonostante una evidente stanchezza è tornato al NL $2 aprendo quattro tavoli e aggiungendo anche gli heads-up sit and go da $1.

Ve lo dico, ragazzi: non è bello perdere“, ha dichiarato laconico prima di iniziare la sessione al limite inferiore.

Da lì, però, è riuscito a risollevarsi: dopo altre otto ore ai tavoli e in diretta su Twitch il suo bankroll era tornato a $72. A quel punto mancava poco per sbloccare il bonus di $10 e Doug non aveva intenzione di mollare, anche se era stravolto. Alla fine della diciannovesima ora di gioco è finalmente riuscito a ottenere il tanto agognato bonus di $10.

La sua giornata si è però chiusa in perdita: il suo bankroll al termine del Day 4 era di $85. Otto dollari in meno della giornata precedente.

Ha quindi giocato per 19 ore di fila ai micro stakes chiudendo la sessione in negativo. Molti si chiederanno il senso di questa sfida, e la risposta è solo una: a Doug Polk piace giocare a poker. La sua passione per questo gioco è viscerale, e per lui questa sfida rappresenta qualcosa di molto importante a livello personale, pur essendo quasi insignificante dal punto di vista monetario.

Dopo la disastrosa sessione da 19 ore e -$8, Doug ha continuato a grindare per portare il bankroll alla fatidica cifra di $10.000. Attualmente il suo bankroll sfiora i $150. La strada è ancora lunga, ma per gli appassionati di poker lo spettacolo è assicurato…

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