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IKSecret, il giocatore che non perde (quasi) mai

Tra i professionisti che grazie al poker online guadagnano costantemente cifre davvero importanti c’è anche lui, Artur Kurnajevs, conosciuto sia su PokerStars che su Full Tilt Poker con il nickname di “IKSecret“.

Al pari di altri regular si dedica agli heads-up sit&go hyperturbo, con buy-in da 300 dollari: come dire, non esattamente il terreno più semplice dove ci si possa guadagnare da vivere. Eppure questo 26enne lettone, che ha cominciato a giocare da professionista ormai cinque anni fa, è passato dall’essere un universitario in cerca di un lavoretto part-time ad una vera e propria macchina da grinding.

“Gioco in media sei giorni alla settimana, dalle sei alle nove ore – ha raccontato recentemente ad husng.com – il mio obiettivo mensile è sempre quello di giocare fra i 3.000 ed i 4.000 heads-up, e naturalmente di migliorare visto che essendo un regular nei tornei da 300 dollari ho ancora spazio per crescere”.

Oltre ad essere un appassionato motociclista, “IKSecret” fa kickboxing (photos courtesy husng.com)

Per questo dedica allo studio una decina di ore alla settimana, confrontandosi con alcuni regular lituani e russi, come “n1fan” e “Samar4eg“. Per seguire la sua routine di gioco gestisce le ore di sonno in modo preciso, ed ha anche cominciato a lavorare in modo serio sia sulla sua dieta che sull’allenamento in generale, due aspetti in cui in passato era stato carente.

Quando si tratta di parlare di vincite e periodi perdenti non parla di cifre, ma quello che dice è in fondo ben più eloquente: “Da quando sono un professionista non ho avuto un solo mese perdente in termini di EV. In termini di profit, invece, credo di averne avuto uno lo scorso anno…”. Ma come è possibile, in una disciplina comunque soggetta a swing ed a livelli decisamente competitivi?

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Lui lo spiega così: “Ho un buon ROI in termini di EV, e mantenere anche un volume mensile decente significa fare in modo che gli effetti della varianza si appianino. Inoltre, bisogna considerare che le partite contro i giocatori amatoriali sono comunque maggiori di quelle contro i regular“. Che, a quanto pare, se possono cercano di stargli alla larga.

Nonostante l’indubbio successo che è stato capace di raccogliere negli anni, Artur ha uno stile di vita piuttosto semplice, ed anche nella gestione dei propri soldi non ha mai fatto follie: “Le due cose più costose che ho comprato sono la mia Kawasaki Z1000 ed un Omega Speedmaster Alaska, per il resto non sono una persona che ama spendere molto denaro”. E se lo fa c’è un motivo.

“Per il momento ho deciso di concentrarmi al 100% sul poker, anche se mi è capitato di investire in alcuni business di amici. Credo che gran parte delle mie vincite mi serviranno in futuro per mettere in piedi qualcosa di mio, visto che non penso i guadagni derivanti dal poker online possano essere sostenibili per troppo a lungo. Molti Paesi hanno nazionalizzato i mercati, le tasse diventano più alte, bisogna insomma prepararsi al peggio”.

Che non è affatto detto che arrivi, ma anche se fosse non lo troverà impreparato.

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