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Tommy Chen nei guai per colpa dell’HUD: rischia multa da 10.000$ e 6 mesi di carcere

HUD sì o HUD no? Ultimamente questa domanda ha fatto discutere tantissimo nel mondo del poker, come abbiamo avuto modo di osservare anche su Assopoker grazie ai contributi di professionisti favorevoli all’utilizzo dei software di supporto (come Nicola “quattroganci” Valentini) e quelli contrari (Dario Alioto, ad esempio).

Nonostante l’esistenza degli HUD sia nota da anni, la questione sulla legittimità del loro utilizzo è sorta soltanto recentemente, in concomitanza con il calo fisiologico del poker online in seguito al boom di qualche anno fa. Molti sostengono che gli HUD rappresentino un aiuto illecito e abbiano allontanato i giocatori occasionali dai tavoli, altri (i pro specialmente) sostengono che non abbiano alcun effetto sul traffico e non servano ad altro che a multitablare intensamente, senza in realtà fornire alcun aiuto nel battere gli avversari.

Tommy Chen

I recenti cambiamenti introdotti da Pokerstars sembrano coinvolgere anche la questione HUD, con Daniel Negranu che ha già anticipato il divieto di questi software. Nel frattempo, però, sulla poker room delle WSOP sta succedendo l’impensabile: dopo essere stato scoperto a utilizzare l’HUD, il professionista americano Tommy Chen è stato escluso dal gioco e ora rischia una multa salatissima oppure la detenzione in carcere per sei mesi.

Può sembrare incredibile eppure è la realtà. Su WSOP.com, infatti, si può giocare soltanto da Las Vegas e dintorni e la poker room deve quindi rispettare il regolamento del Nevada in materia di gambling, all’interno del quale si trova quanto segue:

È illegale l’utilizzo di qualsiasi strumento in grado di:

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  • prevedere l’esito di un evento legato al gioco;
  • tenere traccia delle mani giocate;
  • analizzare le probabilità di riuscita di evento;
  • analizzare la strategia di gioco o delle puntate, a meno che non sia permesso dalla commissione

Come se questo non bastasse, WSOP.com ha anche inserito nel suo regolamento il divieto esplicito di utilizzo dell’HUD:

7.3 Software di supporto: l’utilizzo di strumenti in grado di fornire assistenza nell’effettuare le puntate, scaricare le hand history degli avversari e trovare il posto al tavolo in maniera automatica sono severamente vietati.

Chi viene scovato a usufruire dell’HUD infrange quindi sia il regolamento della poker room, sia quella dello Stato del Nevada. Se nel primo caso si rischia il ban, nel secondo c’è lo spettro di una multa fino a 10.000$ oppure sei mesi di carcere. Secondo le leggi del Nevada, utilizzare l’HUD equivale a barare.

A conti fatti, dunque, Tommy Chen rischia parecchio, anche perché non si può proprio dire che utilizzasse l’HUD senza sapere che fosse vietato: PokerTracker e Holde’m Manager non offrono supporto per WSOP.com proprio per evitare che i loro utenti violino il regolamento. A quanto pare il professionista statunitense aveva studiato una soluzione ben precisa per aggirare il divieto ma si è condannato con le sue stesse mani per colpa di una sessione su Twitch con l’HUD bene in vista.

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