La vicenda dell’arresto di Paul Phua per scommesse illegali si arricchisce di un particolare decisamente interessante, venuto a galla un paio di giorni fa sul noto forum americano twoplustwo. Nella discussione dedicata, un utente ha postato lo scan di un documento che attesta il pagamento di 1.5 milioni di dollari da parte di Andrew Robl in favore del rilascio di Phua e del figlio. Un gesto nobile, una richiesta da parte dello stesso gambler asiatico oppure, come vi avevamo raccontato per un episodio accaduto a Tom Dwan, un modo per entrare nelle grazie di uno degli uomini più ricchi e potenti di Macao?
Per avere le idee più chiare è necessario analizzare la dichiarazione ufficiale che “good2cu” ha consegnato alla contea di Clark nel Nevada. In questo documento Robl sostiene di essere un giocatore professionista da 9 anni, di risiedere a Las Vegas e di voler versare un milione e mezzo di dollari allo Stato del Nevada per consentire il rilascio di Paul Phua (che definisce “un amico da circa quattro anni”) e del figlio Darren. La cifra versata è una cauzione con la quale Robl garantisce per il milionario malese, un modo per assicurare alle autorità che Phua si presenterà al processo. Se l’imputato non dovesse invece sottoporsi al giudizio, il milione e mezzo di dollari verrebbe trattenuto dallo Stato del Nevada. Un grande atto di fiducia per Robl, dunque, che perderebbe per sempre l’enorme somma di denaro se Phua decidesse di rendersi irreperibile. O forse no.
Robl ha infatti anche dichiarato che i fondi provengono da una vincita ottenuta presso la poker room dell’Aria e che non appartengono all’imputato. Un atto dovuto, quest’ultimo, anche se sembra palese che, non appena in libertà, Phua avrà restituito la cifra, probabilmente pagando gli interessi. Resta dunque da capire se questo gesto sia stato chiesto esplicitamente dal malese a Robl oppure se sia stato l’americano a pensare che comportandosi in questo modo si sarebbe messo in buona luce non solo nei confronti di Phua ma di tutto il mondo dei ricchissimi gambler di Macao.
D’altronde il dubbio è lecito visto che a Las Vegas erano presenti giocatori sicuramente più vicini a Phua, come il suo stakato Tom Dwan. Eppure a muoversi per primo è stato Andrew Robl, uno che alle follie di Macao ha sempre preferito quelle di Sin City. Non è possibile sapere con certezza quale sia la verità ma sicuramente Andrew Robl può contare su un amico in più da qualche giorno. E che amico…