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Daniel “jungleman12” Cates

Daniel Cates, classe 1989, è un giocatore di poker statunitense originario di Bowie, nel Maryland: la sua ascesa nel mondo del poker online come “jungleman12” è stata tanto rapida quanto fragorosa.

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Eppure, il suo incontro con il poker Texas Hold’em è piuttosto recente, ed inizialmente perfino travagliato. Incredibile, se pensiamo cosa sia stato in grado di fare questo ragazzo fino ad oggi.

Daniel, come molti altri professionisti, inizia a giocare fra amici al liceo, risultando vincente con una certa costanza. Nell’estate del 2007 decide quindi di alzare il tiro, e frequenta alcune partite di cash game live di NL100 e NL200, ma nell’arco di un mese perde 3.000 dollari, una somma che allora per lui significava molto.

Con i genitori arrabbiati che gli tagliano i fondi, qualche piccolo debito da saldare e soprattutto una passione per il poker da mantenere viva, Cates decide di accettare un lavoro da McDonald’s full time. Una scelta, quest’ultima, che spiegherà con l’urgenza con cui voleva ottenere il denaro.

Così facendo salda il proprio debito ed in agosto si rimette a giocare, questa volta sit&go da 5 e 10 dollari, ma anche qui inizialmente le cose non girano per il verso giusto, e Daniel perde circa 300 dollari. Non si perde d’animo, da sempre convinto della sua intelligenza e di poter eccellere in qualsiasi campo grazie alla sua dedizione.

Come se non bastasse, Full Tilt Poker gli blocca il conto per circa un mese – ha usato la stessa carta di credito per pagare il debito e per depositare sul proprio conto gioco – passato il quale Cates si siede ai tavoli heads-up di NL50, i più bassi che siano disponibili sulla piattaforma. E lì esce fuori il vero “jungleman12“.

Da subito vincente, si rende conto di quanto questa specialità possa essere profittevole, il che lo spingerà ad applicarsi ancora di più di quanto non avesse fatto fino a quel momento. Scalerà tutti i livelli, con una rapidità imbarazzante.

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In un paio di mesi arriva infatti al NL200, grazie anche ad un periodo in cui era particolarmente “hot”, e dopo un altro mese siede già al NL600. Appena altri trenta giorni e siede già al NL1000, ed in due mesi è già al NL2000.

Nella sua scalata, nonostante sia principalmente un giocatore di No Limit Hold’em, non si fa mancare neppure il Pot Limit Omaha, ovviamente con buoni risultati. Al $10/$20 giocherà poco più di 100.000 mani, vincendo 250.000 dollari. Ed anche una volta salito, la musica non cambia.

Nonostante il $25/$50 sia evidentemente un livello molto duro, Daniel Cates pare imbattibile: in 150.000 mani di NLH vince 830.000 dollari, che vanno a sommarsi ai 433.000 $ guadagnati in neppure 50.000 mani dello stesso livello di Pot Limit Omaha.

La sua carriera a questo punto conosce una sola zona d’ombra, quando nel dicembre del 2009 incrocia “Isildur1”: lo svedese gli presenterà un conto salato, sottraendogli in un solo giorno circa 500.000 $, ovvero l’allora un quarto del bankroll dello statunitense. Quando il giorno seguente perde altri 90.000 dollari, Daniel Cates per la prima volta inizia a temere di poter andare rotto. Stacca la spina per alcuni giorni, ritorna e non si ferma più.

Nell’agosto del 2010, Daniel decide di prendere parte al Durrrr Challenge, portando Tom Dwan sul suo terreno, il No Limit Hold’em heads-up, e sottraendogli in 17.000 mani giocate oltre 800.000 dollari. Nonostante la sfida sia tutta da concludere, è indubbio che ormai sia proprio “jungleman12” il favorito per vincerla.

Ad oggi, le sue vincite nel cash game arrivano a sfiorare i 5.500.000 dollari: una cifra che non potrà che crescere, anche grazie ad i tornei live che da adesso in poi Daniel Cates ha deciso di cominciare a frequentare con più costanza. Nella jungla dei tavoli nose bleed, insomma, la legge de “jungleman12” sembra destinata ad essere dettata ancora a lungo…

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