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Christian Nuvola: “obiettivo casa-famiglia-grinding, se hai gli stimoli giusti devi dare tutto te stesso”

Poco meno di una settimana fa, in occasione della campagna che ci vede promotori della raccolta di firme per la petizione a favore della Liquidità Condivisa, ci siamo fatti una chiacchierata con Christian “ninetto1989” Nuvola, il grinder veneto che ci ha fatto sapere il suo punto di vista sulla questione. 

Christian “ninetto1989” Nuvola

In quella occasione avevamo raccolto anche alcune informazioni su come, un più maturo “Ninetto” stia affrontando questo particolare scorcio della sua vita che lo vede alla prese con alcuni cambiamenti davvero importanti. 

L’intervista a Ninetto

Ciao Christian, e ben tornato. 

Intanto qualcosa che suona di già sentito. Mi piacerebbe molto sapere qualcosa su di te. Età, dove sei nato, dove vivi, quali sono le tue passioni oltre al poker, la tua vita privata se la vuoi svelare ovviamente… La maggior parte di queste cose dovremmo saperle già, ma preferisco averne conferma da te, magari è cambiata qualcosa di recente… Dove abiti. Con chi. Una tua giornata tipo. 

“Ben trovati a tutti gli amici di Assopoker, intanto. 

Sei stato fortunato perché ho delle novità”. 

Nuova vita in Romagna

“Dal primo aprile mi sono trasferito a Rimini con la mia ragazza e la prospettiva di comprare casa entro uno o due anni. I suoi genitori sono di Rimini, a me piace il mare ed ecco confezionato il definitivo trasferimento in Romagna. 

In realtà mi sono pure sposato a Las Vegas, ma prima di convalidare quello (che è stato un pochino goliardico), vorrei sposarmi in Italia. 

La vita non assomiglia più a quella di alcuni anni fa quando mi alzavo all’ora di pranzo, mangiavo e mi sedevo a fare massa e rake. A parte il .it che non permette più un certo volume, il fatto di avere una ragazza ti cambia il ritmo circadiano da così a così. 

Mi alzo verso le 10,00, vado in palestra almeno due/tre volte a settimana, oppure faccio qualche lezione, o mi guardo qualche history, o semplicemente mi riposo”. 

Giornata tipo

“In linea di massima cerco di stare il meno possibile a casa quando non gioco, quindi vado a fare la spesa, servizi per casa, insomma tutto ciò che serve per andare avanti tra le 4 mura.

Per quanto riguarda i miei inizi, beh, intanto ho conosciuto il poker grazie ad un mio amico delle superiori che si presentò a scuola con un telefonino di prima generazione che mi raccontò di averlo vinto grazie ai Sit & Go da €20 e €30, ai tempi di  Antonio “HoldemDBoss” Tarantino, Vito “w1llys” Barone e tutti i più forti dell’epoca. 

Mi piacerebbe subito dire che son partito da zero, ma non dai Sit & Go, subito dagli MTT, caricando 10€ e facendo un torneo da 2€ che partiva, mi ricordo ancora, alle 14,00.

Mi piacevano molto i Sit & Go allargati a 27, da 3 e 5 euro e sapete tutti che all’epoca era sufficiente fare 1+1 per avere un buon profit, a differenza di adesso che se non studi non puoi vincere in nessuna disciplina.  

Più avanti, dopo qualche mese, ho immesso nel palinsesto qualche torneo nuovo, mi ricordo un 5€ che partiva verso le 15,00 e che ho cominciato a giocare poco prima della fine del 2010, quando raggiunsi l’invidiabile Bankroll di €100″.

Il gruppo storico

Quali amici ti ha fatto incontrare il poker? Il gruppo veneto lo conosciamo in tanti, è ancora ben saldo come all’inizio, o le vostre strade si sono divise? Se dovessi dare un aggettivo a tre/quattro di loro, magari quelli con cui hai più confidenza, quali e che aggettivo sceglieresti? 

La cricca veneta l’ho un po’ persa per strada; il primo trasferimento per stare vicino alla mia ragazza che studiava Giurisprudenza, fu a Bologna circa 3 anni fa, e da quel momento ci siamo frequentati sempre meno. 

Per gli aggettivi: 

  • Cap” (Nick Cappellesso): maniacale o puntiglioso, decidete voi. Fa le cose fatte bene se si mette a farle. È una persona estrosa e ha uno spirito di adattamento davvero fuori dal comune
  • Mattia Nicchetto:  “Top Level Ever”. Avrebbe il coraggio di “levelare” chiunque. 
  • Italo Modena: uno zingaro, nel senso che non sta mai a casa, grinda tutti i Casinò del mondo perché predilige il Live
  • Steva: è rimasto un grinder “classico”, un po’ come me a massare, massare, massare.

 

Qual è il giocatore che rispetti di più sul .it? E perché? 

“Rispetto un po’ tutti, ma il rispetto è diverso dalla stima; diciamo che stimo quella categoria che dimostra ogni anno di sapere il fatto suo e raggiunge i propri obiettivi senza sbandierarlo ai 4 venti. Uno come Andrea Carini fa sicuramente parte di questa categoria”.  

Il poker è da almeno un decennio la tua occupazione fissa. Stai pensando di diversificare e allargare la tua sfera professionale? E soprattutto, avresti il tempo?

“Ho pensato spesso di aprire qualche attività e diversificare le mie fonti di guadagno, ma poi alla fine ci penso, ne parlo ,ma non mi decido mai. 

Mi son sempre visto dentro un baretto con 20/30 posti a sedere, magari una” baracchetta” in spiaggia, qualcosa che non comporti un investimento fuori portata, giusto per partire piano piano”. 

Il sogno della “baracchetta”

“Adesso che sono qui a Rimini devo cominciare a rimboccarmi le maniche, se il poker continua così… la vedo dura”. 

Mi pare di aver capito che gli MTT siano il tuo Main Game da sempre. Hai intenzione, oppure lo già fatto, di misurarti in altre discipline, format, o varianti? 

“Decisamente sì, gli MTT sono il mio Main Game, solo che rispetto ad un tempo spuntano sempre nuovi account che sanno quello che stanno facendo. 

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Magari sono coachati, fanno scuole, studiano, non esiste più il random che non sa le regole. 

Oggi come oggi gioco un po’ di cash game, ma non su PokerStars dove il Field è un po’ troppo “reggoso”, i Sit & Go sono praticamente scomparsi e di quelli ne ho sempre giocato parecchi”. 

Come sei cresciuto professionalmente? Sei partito dal basso conquistando il tuo spazio livello per livello, per farti le ossa, oppure hai iniziato di slancio dai buy-in importanti? E cosa consiglieresti a chi inizia da adesso? Che abi giochi in questo momento?

“Adesso non consiglierei a nessuno di cominciare a giocare a poker non c’è più il margine di una volta, puoi fare forse 30k-40k all’anno ma te li sudi. 

Forse puoi arrivare a 60.000€, ma oggi come oggi si vive di “Shot” e il tuo profitto è spesso troppo dipendente dalla run.

In sessione? Un po’ di tutto

“In questo momento su PokerStars apro un po’ di tutto, dai €10 in su; se entro in sessione li apro tutti. 

In altre room come ad esempio 888, apro dai €55 in su, ma non avendo HUD devo avere mille occhi, l’ABI è un po’ più alto, ma devo stare davvero attento a capire chi sono i Reg che possono impensierirmi”. 

Christian ‘ninetto1989’ Nuvola

Se e quanto sono importanti gli HUD in una specialità come quella degli MTT? Servono a partire da un certo Buy In? Oppure le sensazioni in game sono più importanti? 

“Una volta non serviva l’HUD c’erano davvero troppi giocatori occasionali, ma oggi appena hai 300 mani trackate, devi per forza utilizzarlo per capire con chi hai a che fare”. 

Come vedi “Ninetto”da adulto? 

Ne abbiamo fatto 30, se mi piego faccio fatica a rialzarmi (ride), ma credo di aver trovato il mio equilibrio. 

La famiglia

A parte la casa di cui ti ho già parlato in precedenza, l’idea è quella di avere un bambino a breve, massimo nel giro di due anni, ma prima voglio una stabilità totale.

Probabilmente tra una cosa e l’altra potrei aver tagliato anche il traguardo del milione di Euro, ma questo non significa averli ancora tutti intatti. 

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Ognuno ha i suoi problemi e pure io ho avuto i miei imprevisti personali di cui non mi va di parlare a fondo. 

Non vorrei dare l’impressione di essere “schienato”, anzi, sono piuttosto soddisfatto della mia condizione economica, ma se devo trovare uno stimolo, quello della casa da comprare mi spinge ancora oggi a dare il meglio di me. 

Soprattutto in questo mi ritrovo, formare una famiglia dopo aver raggiunto un equilibrio completo, ma se ti devo parlare del mio lavoro, non sono uno che si è stancato del giochino, anzi, io lo farei per tutta la vita. 

Poter dimostrare di rimanere tra i “Top”, e soprattutto…. “I Love This Game”. 

"C'è chi pensa che sia impossibile prendere parte a tutti i tavoli finali dei tornei a cui si partecipa. Questo è vero per tutti. Tranne per chi li racconta".
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