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Pikyplay, parla mr Sunday Special: “Poker pro? Troppe pressioni, gioco meglio quando mi diverto”

Quante volte vi è capitato di iscrivervi a un torneo per “stiltare” da un altro e poi vincerlo? A Gianfranco Picone alias “pikyplay” è successo e non proprio con un MTT qualunque, ma con uno dei più popolari e ricchi domenicali italiani: il Sunday Special, anche se in modalità “Half Price”.

Picone è un 49enne originario di Reggio Calabria, che per vivere fa l’imprenditore nella ristorazione e che per lavoro ha spesso e volentieri lasciato la sua Calabria, da Milano alla Costa Azzurra. Da qualche tempo è tornato a Reggio in pianta stabile e con un nuovo locale lanciato da poco, ma nel frattempo la passione per il poker non si è mai sopita.

L’anno “da pro” e i due big shot live

Quello di Gianfranco Picone non è un nome nuovo per il poker, e nemmeno il suo alias “pikyplay”, avendo già vinto qualche torneo online importante negli anni del boom del .it, ma soprattutto live. I suoi score più importanti sono entrambi del 2019, quando in marzo vinse una tappa del V-Poker Challenge al Perla di Nova Gorica per 50.000€, e qualche mese più tardi fece un secondo da 150.000€ all’Euro Poker Million, sempre a Nova Gorica. “E la vuoi sapere una cosa curiosa?”, mi racconta: “A inizio 2019 avevo deciso che mi sarei preso un anno sabbatico dal lavoro, per provare a concentrarmi seriamente sul poker.”

Due big shot di quel livello non sono certo un brutto inizio, anzi è qualcosa che ognuno di noi sognerebbe. Ciononostante il tentativo non andò a buon fine, e non certo per un cattivo risultato economico, come potete immaginare. “Mi resi conto che fare del poker il tuo lavoro porta un carico di pressione enorme, e ciò faceva venire meno un elemento che per me è imprescindibile: divertirmi al tavolo.”

Gianfranco Picone dopo la tappa del V-Poker Challenge vinta (si ringrazia Poker Maps)

Pikyplay: “Mai avuto un coach, ma mi confronto e mi adatto”

Così il poker è tornato ad essere un hobby a cui dedicare un bel po’ di tempo e tanta passione, ma senza superare quei confini. “Non mi sono mai fatto coachare e non lo dico per vantarmi, perché so di avere dei limiti. Però fin dall’inizio mi sono confrontato con tutti, compresi i migliori. Negli anni mi sono ritrovato al tavolo con tanti giocatori forti, tra cui anche Musta e Sammartino. Si parla, ci si confronta e questo ti consente di incamerare informazioni. Poi quelle info le uso per adattarle su di me e sul mio gioco.”

Il Sunday Special nato “per caso”

Si arriva così a domenica sera, un giorno in cui l’idea di giocare online non era proprio contemplata da Gianfranco Picone. Stava infatti giocando un torneo in una sala locale: “Era il day 2 di un torneo in cui partivamo da 20 left, ma esco 12° ed esco male, full contro quads. Così me ne torno a casa, mangio una pizza e poi decido di aprire PokerStars vedendo che c’era l’Half Price Sunday Special in registrazione tardiva”.

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Qui inizia una cavalcata di cui ovviamente nemmeno lo stesso “pikyplay” poteva immaginare l’epilogo. “Chiudo il day 1 più o meno in average, ma a un certo punto del day 2 si crea una situazione che avevo visto altre volte, ovvero arrivare 20-30 left in un grosso torneo e poi non vincere più un colpo. Infatti a 26 left ero 26° con circa 200mila, mentre dugao era in testa a 3 milioni.

Ma il colpo che cambia tutto arriva di lì a poco. “Riesco a fare triple up con AK contro 88 e 77, prendendo K al river. L’adrenalina inizia a salire e io scherzo con un mio amico, dicendogli “se arrivo a 10 left vinco il torneo…”

Al final table Gianfranco arriva con il sesto-settimo stack, con avversari comunque temibili. Dugao era nettamente il più forte, ma anche MrMarlboro94 era duro da affrontare.” Per la cronaca i due escono rispettivamente sesto e quarto, mentre pikyplay si ritrova in heads up contro CibabadiboO. Qui Gianfranco Picone si concede un pizzico di scaramanzia: “Io non sono mai stato uno da deal, anzi li ho spesso rifiutati, però mi ha sempre intrigato l’idea che chi lo rifiuta poi finisce per perdere. Così ho chiesto al mio avversario se volesse deallare, ma lui ha rifiutato…”

Regalo di natale

Diciottomila euro sono una cifra molto importante, non di quelle che svoltano una carriera ma moltissimi pokeristi non li vedono nemmeno col binocolo. Tempo di togliersi qualche sfizio? Farò sicuramente un regalo alla mia compagna e porterò gli amici fuori a cena, per il resto non credo che farò nulla di particolare”. Magari nel 2022 live? “Sì, Covid permettendo qualche torneo lo giocherò. Non so ancora dove ma ho una particolare predilezione per il Perla di Nova Gorica. Lì mi sento a mio agio e questo è molto importante per come vivo io il poker live”. Sarà per questo che ci ha vinto due volte?

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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