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Jonathan Little

3 consigli di Jonathan Little per vincere giocando a poker live

Da un anno a questa parte, il poker live è ridotto ai minimi termini. La speranza è che la fine del tunnel sia vicina, ma mentre aspettiamo di poterci rivedere tra i tavoli dei casinò, perché non sfruttare le conoscenze di poker coach come Jonathan Little?

Il professional poker player e autore americano ha pubblicato, sulle pagine del sito di Cardplayer, tre semplici consigli per aiutare i giocatori, soprattutto i principianti, ad aumentare le probabilità di successo.

 

 

Sfruttare gli errori degli avversari

Jonathan Little parte da un presupposto molto semplice ma altrettanto vero. Quando viene organizzato un evento importante, come può essere una tappa dello European Poker Tour, il casinò locale viene preso d’assalto da tanti giocatori amatoriali, che normalmente non hanno la chance di partecipare ad eventi del genere.

Questo significa che le partite diventano più soft del normale, perché in proporzione la percentuale di player amatoriali aumenta. Da qui il primo consiglio: approfittare degli errori degli avversari, adattandovisi, significa guadagnare di più.

“Per esempio, supponiamo che rilanciate con A J da middle position e un giocatore loose passive calling station chiama da big blind”, spiega Little. “Il flop è J 9 6 , oppo fa check, voi puntate e lui chiama. Il turn è il 2 e l’action è la stessa. Al river, una Q , l’avversario fa check.

Vero, la donna non è un buon river per voi, ma dovreste fare un’altra piccola value bet, aspettandovi che la calling station chiami con jack peggiori, 9 e magari anche qualche mano completata peggiore. Se rilancia, foldate a meno che non lo riteniate capace di un check-raise in bluff al river”.

Accettate la varianza

Quando giochiamo contro molti giocatori alle prime armi, vediamo un sacco di mosse molto strane. A volte queste mosse vengono premiate dalla Dea bendata, ma secondo Jonathan Little arrabbiarsi è inutile. Al contrario, dobbiamo capire che ogni volta che oppo fa un errore, la sua equity finisce nelle nostre tasche.

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L’autore fa un altro esempio. Stavolta rilanciamo da middle position con A A e il grande buio chiama. Il flop è A 7 6 : oppo fa check, noi puntiamo, lui chiama. Il turn è un **q2: di nuovo check, bet e raise all-in dell’avversario. Chiamiamo con il nuts e oppo gira 9 8 .

Il suo progetto di scala bilaterale non ci mette al riparo dalla sconfitta, ma per Jonathan Little poco importa, perché ciò che conta è che “l’avversario ha semplicemente cercato di regalarci il suo stack”.

Le volte in cui perderemo, dovremo semplicemente accettare l’idea che se il giocatore più scarso non vincesse mai, smetterebbe ben presto di giocare, rendendo qualsiasi partita non profittevole!

Jonathan Little: “Divertitevi!”

L’ultimo consiglio di Jonathan Little ha poco a che fare con tecnica o strategia applicata al poker. È più un monito a godersi il gioco per quello che è: divertimento.

“Il poker è un gioco e i giochi devono essere divertenti. Capisco la tensione, ma l’obiettivo deve essere divertirsi. Mi stupisce sempre come parecchi giorni dopo aver perso, molte persone sembrano ancora devastate. Invece di essere tristi e depressi per colpa della varianza, ricordate la straordinaria opportunità di poter giocare ad un gioco fantastico come il poker.

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