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Strategie di base: il floating

La tecnica del floating è utilizzata comunemente a tutti gli stakes per via della sua efficacia e facilità di utilizzo. Floatare è infatti uno dei modi più semplici per rubare un piatto a qualcuno che ha rilanciato pre-flop. L’azione si basa sul callare una bet al flop col solo intento di stealare al turn.

Ad esempio: diciamo che avete ricevuto a k e che abbiate open-raisato pre-flop. Un avversario che ha posizione su di voi chiama il rilancio con qualcosa tipo 6 7 . Il flop è j 4 9 ed entrambi non beccate nulla. Tuttavia, poiché avete rilanciato pre-flop, procedete con una standard continuation bet cercando di prendervi il piatto. Invece di foldare, l’altro decide di chiamare pur non avendo chiuso alcun tipo di punteggio o draw. Il turn è un j e voi checkate. L’opponent (ancora senza nulla in mano) punta e si prende il piatto.

Anche se questa mossa non è tra le più sofisticate, va sicuramente inclusa nel repertorio di tutti i giocatori. Funziona al meglio contro gli avversari tight e prevedibili perché li mette in una situazione scomoda. Essi non amano infatti ricevere azione con mani weak da OOP.

Il floating va comunque utilizzato in maniera adeguata. Innanzitutto, sarà più efficace sui board dry. Ad esempio, non vorrete agire in tal modo su flop con possibilità di flush perché sarà più probabile che l’oppo vi metta su un draw o un bluff. Guardate la cosa dal punto di vista dell’altro: se il board ha un ovvio draw, fareste semplicemente call con una mano forte?

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Occorrono sicuramente abilità nell’hand-reading per individuare il giusto momento per un floating. Vorrete naturalmente evitare di farlo contro gente che può avere un punto forte, per cui abbandonate l’idea se qualcuno che non gioca una mano da secoli piazza il suo bel rilancio. Scegliete invece, come obiettivo, i TAG mediocri che sanno raisare e c-bettare flop ma che non hanno troppo idea di come si giochi sulle street successive.

Infine, se avete floatato un oppo già una paio di volte, alla prossima occasione fatelo con una mano vera.  Non c’è niente di meglio che procedere allo stesso modo di come avete fatto in precedenza ma stavolta con un bel set.

Difendersi contro il floating
Per difendervi da tale azione, potrete agire in questo modo:

  • Diminuite la frequenza di raise pre-flop: ciò indicherà agli altri che è maggiormente probabile che siate entrati in azione con una mano forte, e quindi floatarvi sarà meno profittevole.
  • Diminuite la frequenza di continuation bet: se vi trovate di fronte a qualcuno che floata abitualmente, non c-bettate con air così spesso come fate di solito.
  • Check-raisate il turn: un check-raise occasionale mette molta pressione al floater. State però attenti a farlo con mani decenti perché l’altro potrebbe interpretarlo come un bluff per frustrazione. Se riuscite a check-raisare con successo in più di un’occasione, l’altro ci penserà due volte prima di riprovarci ancora.
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