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Tornei turbo

Tornei turbo, come giocarli: i cinque consigli di Dan O’Brien

I tornei turbo sono l’ideale per chi ama il poker, ma non ha troppo tempo da dedicarci: strutture velocissime, tanta action, durata tutto sommato contenuta. Ma guai a pensare che per affrontarli occorra stravolgere il proprio gameplay: parola di Dan O’Brien.

Il professional poker player americano ha condiviso cinque consigli su come giocare i tornei turbo, specificando come nonostante la rapidità che caratterizza questi eventi, in realtà le differenze con i normali tornei multitavolo non siano così marcate.

Ma bando alle ciance ed ecco i consigli di Dan O’Brien!

 

 

Consiglio #1: Migliorate il gioco short stack

I giocatori dei tornei turbo, afferma O’Brien, devono fare i conti con la dimensione dello stack che, all’aumentare dei bui, diventa ridotta molto rapidamente. Questo significa che per essere pronti all’inevitabile, occorre lavorare moltissimo sul proprio gioco short stack.

D’altra parte, uno dei tratti principali dei tornei turbo è proprio il fatto che si svolgano prevalentemente in questa modalità di gioco, fatto salvo i primissimi livelli.

Consiglio #2: Ampliare i range di mani in base allo stack

Giocare i tornei turbo non significa andare allo sbaraglio senza una strategia precisa, semplicemente giocando a mille all’ora sin dalla prima mano ricevuta. In realtà, secondo Dan O’Brien, l’aumento veloce dei bui non dovrebbe influenzare troppo il decision-making. In buona sostanza, bisogna giocare ogni mano per quella che è, senza preoccuparsi dell’aumentare dei bui.

Consiglio #3: Cambiare radicalmente strategia non serve

Tutto cambia perché nulla cambi, diceva Tancredi né Il Gattopardo. Molti, lo abbiamo già accennato, pensano che i tornei turbo richiedano chissà quale aggiustamento strategico, ma Dan O’Brien tranquillizza tutti: “Tutto si muove solo più velocemente rispetto ai normali tornei, ma non serve cambiare radicalmente strategia: fate il vostro gioco”.

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Consiglio #4: Sfruttate chi gioca troppo veloce!

Gli adattamenti strategici, spiega Dan O’Brien, sono invece necessari nei tornei turbo quando si affrontano avversari che commettono proprio l’errore di aumentare in maniera esagerata il proprio livello di aggressività.

Identificare questo genere di player e cercare di avvantaggiarsi delle loro tendenze iperaggressive è un ottimo modo per racimolare chip.

Consiglio #5: Attenzione a tutti gli short stack

L’ultimo consiglio di Dan O’Brien su come giocare i tornei turbo riguarda gli short stack.

“Nelle fasi finali del torneo, tutti saranno molto short. Una mano con cui normalmente potreste andare all-in avendo 10 big blind a volte va foldata, quando ci sono avversari con stack di 4 o 5 grandi bui.

O’Brien conclude spiegando che “nelle fasi avanzate, la consapevolezza non solo del proprio stack, ma anche dello stack altrui, è molto importante. Giocare in modo un po’ più conservativo, aspettando che siano gli altri ad eliminarsi a vicenda, può essere una buona idea.

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