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Omaha poker: le regole del gioco

Generalmente, l’Omaha poker è considerato il fratello minore del Texas Hold’em, ed in un certo senso lo è davvero. Non è solo una questione di età – essendo nato appena 30 anni fa negli USA – ma è anche la sua non alta diffusione che lo relega allo status di gioco di nicchia. Il fatto che sia meno praticato rispetto al Texas Hold’em, però, non lo rende certo meno apprezzato tra i player.

Questa variante del poker deve il suo nome alla città americana di Omaha, capitale del Nebraska, ma è lo storico Golden Nugget Casino di Las Vegas ad ufficializzarne le regole e lanciare il gioco così come lo conosciamo oggi.

L’Omaha poker ha in comune molte regole col Texas Hold’em: poche ma sostanziali sono le differenze. Rientra anch’esso nella categoria dei “community card poker games” con 5 carte sul board a disposizione di tutti i player, ma le hole card sono 4 invece di 2. Lo scopo del gioco è quello di avere la mano migliore che è costituita da 5 carte: per ottenerla il giocatore deve obbligatoriamente usare solo 2 delle 4 ricevute dal dealer e 3 delle community card. Per il resto, le giocate si svolgono come nel Texas Hold’em:

  • small blind e Big Blind mettono la somma prestabilita preflop
  • il dealer distribuisce le 4 carte a testa
  • giro di puntate (ogni player può rilanciare o foldare)
  • scende il flop, river e turn: per ogni fase c’è il giro di puntate libere
  • showdown: si confrontano le carte e vince il player con la combinazione più alta

Ecco un esempio pratico: se le nostre sono a 2 5 a e il board è 10 9 3 2 q , non abbiamo chiuso colore. Come già specificato, dobbiamo usare necessariamente 2 delle carte cha abbiamo in mano per costruire il nostro punteggio finale.

Vediamo, dunque, che si possono ottenere molteplici combinazioni in una stessa mano: un progetto di scala e un full-house per esempio. Spetta alle skill del player giocare la mano nel modo vincente; l’Omaha richiede una grande velocità di pensiero e capacità di calcolo delle percentuali. E se nel Texas Hold’em la posizione è importante, nell’Omaha si rivela addirittura fondamentale! Insomma, sicuramente è una variante più complicata rispetto al suo “fratello maggiore”.

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Generalmente l’Omaha si gioca Pot Limit, cioè la puntata non può essere superiore alla cifra già presente nel piatto. Esiste anche la variante High/Low dove il pot viene diviso in due parti premiando lal contempo a mano più alta e quella più bassa.

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