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Pot Limit Omaha: i consigli per giocare cash game live

Le partite di cash game dal vivo, si sa, vivono di regole proprie: spesso molto diverse dagli stessi livelli che si trovano online, volendo massimizzare le proprie vincite occorre adottare una strategia specifica.

Nell’immaginare uno scenario tipico per quanto riguarda il Pot Limit Omaha, ipotizziamo di sederci ad un tavolo di PL1000 assieme ad altri sette giocatori. Come spesso accade, ci saranno stack piuttosto profondi, ma molti dei nostri avversari adotteranno un gioco loose passive: straddle spesso e volentieri, molti limp, frequenti piatti multiway e in generale una scarsa fold equity preflop.

Questi sono i consigli di un regular della variante, “jonna102” su PokerStars: pur giocando principalmente online, le sue indicazioni appaiono preziose per i player meno avvezzi a questo tipo di situazioni.

“Dal momento che ti troverai a giocare piatti multiway e che il gioco sarà sostanzialmente passivo, il valore di mani cosiddette one-way aumenta, rispetto a quanto non ne abbiano di solito online”. Ma cosa intende “jonna102” quando parla di mani “one-way”?

In sostanza, di mani che abbiano possibilità di formare il punto nuts, ma che al contempo non siano ben coordinate fra loro. Di solito infatti, nel Pot Limit Omaha si raccomanda di giocare mani composte da carte ben connesse fra loro, in modo da poter incontrare i favori del board più spesso e in vari modi.

Mani come k k 2 7 , o del tipo a 5 9 **q* si dicono “one-way” in quanto la loro potenzialità postflop va in una sola direzione, negli esempi riportati nella possibilità di centrare il topset e il colore nuts, rispettivamente: hitteranno quindi il board in modo importante più raramente, ma quando lo faranno avranno buone opportunità di vincere il piatto.

Seguendo la stessa logica, ovvero a causa dei frequenti piatti multiway, alcune mani perdono efficacia, come ad esempio mani che contengano una doppia coppia bassa come 7 7 5 5 (ci espongono al rischio di overset), oppure mani double suited sconnesse, che invece temono gli overflush.

“Anche la posizione, sia in senso relativo che assoluto, è importante – prosegue jonna102 – potrai da un lato estrarre thin value dalle tue mani marginali, dall’altro passare quando l’azione postflop si fa importante ed i tuoi draw o le tue made hand risultano deboli”.

Altre indicazioni riguardano la moderazione nelle 3-bet preflop (visto che in bluff non avrebbero molta efficacia) ed un’adeguata strategia di limping, soprattutto da early position: “Non dimenticare di fare a tua volta straddle, nel caso sia un’abitudine del tavolo – conclude – i fish vanno fatti divertire…”.