Il PRO di PokerStars, Daniel Negreanu, fa un resoconto nel suo blog di come stiano andando queste WSOP 2010. “Ho giocato sei tornei fino ad adesso e devo ancora andare a premio: nel $50,000 8-Game: c’è stata una mano di Pot Limit Omaha che mi ha gettato nel baratro. Ho rilanciato dalle ultime posizioni con a 9 10-7, Noah Boeken ha fatto call e così il grande buio.
Il flop è stato 108 7 e sono uscito puntando, con solo Noah che ha visto in posizione su di me. Il turn è stato j , che mi ha dato il nuts con la mia doppia coppia, così ho messo parecchie chips nel piatto. Su river 7 ho migliorato ancora chiudendo un full house, ma in realtà solo apparentemente. Sapevo che potevo battere solo un bluff se il mio avversario puntava. Ho deciso di fare check e poi call su una piccola bet al river. La mano di Noah era 7-10-J-K. Mi aveva chiamato al turn con la terza coppia e sul river ha chiuso un full di 7 superiore al mio.
$1500 Omaha H/L: un altro caso di uno strano call. Chiamo un raise con 2-2-4-5 double suited in posizione ed anche lo small blind – un giocatore Asiatico di Los Angeles che avevo già visto in precedenza e che presumo fosse un PRO – ha deciso di entrare nel piatto. Il flop è stato a k 6 . Hanno fatto tutti check ed io ho puntato con il nut low draw e flush draw. Beh, l’Asiatico ha chiamato al flop con 8-9-10-J senza flush draw. Solo con un incastro di scala? Allucinante, ma ho perso anche questa volta.
$1500 No Limit Hold’em: con bui 300-600, ante 75, ho rilanciato 1.375 con AK e solo il big blind, un giocatore aggressivo proveniente dall’online, ha fatto call. Il flop è stato 8 8 5 ed il mio avversario ha checkato. Ho puntato 1.600 e mi ha controrilanciato 4.050. Ho avuto la netta sensazione di esser d’avanti, che non avesse nulla o al massimo un progetto e quindi ho fatto call. Sul turn 3 è andato all in. Ho pensato che, anche se ero in vantaggio, c’erano molte carte al river in grado di battermi e avevo ancora uno stack decente per continuare il torneo (circa 20.000), cosi ho passato. Avrei dovuto seguire le mie sensazioni… In realtà le chips sono finite molto presto e se avessi chiamato in quell’occasione e avessi vinto il piatto avrei potuto fare il mio gioco, quindi ho commesso un errore.
$5000 NLH Shootout: Eravamo rimasti in 3, Todd Brunson ha rilanciato dal bottone, io ho fatto call dallo small blind con k 8 , seguito da Chris Moore sul big blind. Il flop è stato 8 8 3 , Todd ha fatto una continuation bet di 4500, io ho rilanciato a 10.000 e Moore è andato all in. Todd ha fatto call ed io ho foldato. Moore aveva K-3, Todd J-8. Sono uscite due carte a picche al turn ed al river ed io avrei chiuso colore eliminandoli entrambi! Invece sono arrivato all’heads up solo leggermente in vantaggio che sono riuscito poi a migliorare un pò, sino alla seguente mano chiave: lui ha rilanciato a 1.300 dal bottone, io ho controrilanciato sino a 5800 circa (non ricordo esattamente) con A-5 off. Al flop è sceso 2-4-5 rainbow e ho puntato 8.000, mi ha rilanciato a 15.000+ ed io sono andato all in. Lui aveva 4-4 e mi ha battuto. Nell’ultima mano ha limpato da bottone ed io ho checkato con 6 7 . Al flop: q 8 3 ho fatto check, lui ha puntato ed io ormai short sono andato all in. Mi ha chiamato con una coppia di donne ed ha vinto. Fine dei giochi.
$2500 2-7 Triple Draw: sono stato eliminato dall’evento di No Limit Holdem giusto in tempo per iscrivermi al Triple Draw che era iniziato solo da un’ora. Siam partiti con 7500 chips e ne ho ammassate 19.600 prima di esser spostato ad un altro tavolo. Poi più niente. Così come ero andato benissimo nel far tutte quelle chips, non sono più riuscito a prenderne una e dopo circa un’ora di gioco ero out.
$1500 No Limit Hold’em: stavo giocando bene quando ho fatto call con 2-2 ad un rilancio. Su flop J-9-2 con due quadri sono andato rotto solo per vedere… i 9-9 del mio avversario. Non mi sono più ripreso da quel colpo.
Ed ora attendiamo il $10.000 7 Card Stud Championship: qui sono arrivato decimo lo scorso anno e questo mi ha spinto a controllare tutti i miei recenti risultati nello Stud. Devo dire che mi sono comportato abbastanza bene, visto che nel 2008 sono arrivato 11° e 5° nel 2007. Non mi sono mai considerato un grande giocatore di stud, ma non penso neanche di essere un pollo. Ricordo quando ci giocavo al Mirage appena ventenne: presi come una sfida con me stesso imparare questa variante cosi popolare. Ero principalmente un giocatore di Fixed Limit Hold’em a limiti 40-80 e 75-100. In genere facevo qualche mano al 15-30 dello stud mentre aspettavo di sedermi al tavolo. Apprendere questa variante mi è servito molto, visti i risultati. È un gioco in cui devi essere particolarmente attento a cosa stanno facendo gli avversari. Ovviamente, ci sono delle differenze tra il cash e i tornei, anche in questo caso. Devo ammettere che la persona che mi ha insegnato di più su questo gioco è stato Phil Ivey. È il più aggressivo che abbia mai visto in questa variante ed osservarlo per parecchie ore mi ha aiutato a capire la logica che sta dietro a questo atteggiamento da maniaco al tavolo.
Se il torneo di stud non dovesse andare bene, mi getterò a capofitto in quello di Limit Hold’em. Non c’è problema, non mi sento affatto scoraggiato da questo inizio, perchè le WSOP sono un’occasione per grindare veramente a lungo, essendoci così tanti tornei e così tante opportunità da cogliere.”