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Michael Mizrachi: “Voglio il podio nel Main Event”

michael-mizrachiIl November Nine Michael Mizrachi esce allo scoperto e a nove giorni dal final table del Main Event dichiara i suoi obiettivi: “voglio arrivare almeno nei primi tre posti”. Dopo essere stato in Europa, è sulla via del ritorno verso casa per fare un breve saluto ai figli, prima di volare a Las Vegas, destinazione Rio Casinò.

In vista dell’appuntamento con la storia, non lascia nulla al caso: “Sto studiando i miei avversari in video: analizzo gli episodi trasmessi da ESPN sul mio computer, ma è difficile capire un giocatore guardando la tv. Un’idea sui miei avversari me la sono fatta quando ho giocato contro di loro a Las Vegas, durante le fasi preliminari. E’ stato molto utile rivedere alcuni errori che ho commesso. Questo tipo di analisi mi permette di migliorare e di correggere il mio gioco: non parto da una posizione di vantaggio e devo trovare un modo efficace per vincere subito molte chips”.

Anche per un campione come lui è difficile riuscire ad arrivare deep nel Main Event. “The Grinder” analizza il suo percorso che lo ha portato al final table: “Quando in un torneo ci sono così tanti iscritti, tutto è molto arduo. Bisogna avere una buona stella. Le mie mani più importanti hanno sempre tenuto; io non mi sono mai assunto rischi eccessivi. Diciamo che non sono stato sfortunato. In quei momenti non ho fatto programmi, ho giocato giorno dopo giorno, senza un obiettivo specifico. Nel day 1 e 2 però ho avuto un vantaggio sui giocatori inesperti ed ho cercato di sfruttarlo al massimo”.

Il player della Florida sembra molto concentrato sull’appuntamento del 6 Novembre, con le idee chiare, dichiara al portale francese Sports i suoi obiettivi: “Voglio prepararmi al meglio per la finale, giocare bene ed arrivare almeno nei primi tre posti. Vincere il braccialetto sarebbe un sogno ma non è  una mia esigenza immediata; ho ancora tanto tempo davanti a me”.

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Michael-MizrachiLa vittoria nel WSOP Player Championship, ed altri due final table (negli eventi 10 e 29) gli hanno permesso di guadagnare in estate più di 1,6 milioni di dollari che hanno risolto i suoi guai finanziari. C’è poi ancora da incassare il premio del Main Event che sarà un altro ricco assegno: nel caso dovesse vincere o arrivare runner-up, diventerebbe il giocatore ad aver incassato più soldi nei torni live della storia: “Nel poker la varianza può giocare brutti scherzi ed alcuni players possono rischiare di andare broke. Per me invece è stato diverso: sono stato finanziariamente in difficoltà per alcuni investimenti immobiliari sbagliati. Questo brutto periodo è però alle spalle. Ho abbastanza soldi per iscrivere i miei figli nelle migliori scuole. Per me questo basta”.

Mizrachi spiega le sue abitudini nel privato: “cerco di godermi la vita ed al tempo stesso comprendo come sia importante migliorarsi sempre. Non sono come certi giocatori che spendono un sacco di soldi e poi perdono la concentrazione per giocare. Io ambisco ad una vita abbastanza normale: per essere felice non ho bisogno di viaggiare in prima classe o di soggiornare in hotel a cinque stelle. Sono a capo di una famiglia ed il poker oggi è un modo per portare soldi a casa”.

In famiglia sono tutti cresciuti a pane e carte: “Il poker è una questione genetica: mia mamma gioca su internet tutti i giorni con il nick “Mamma Grinder”, mentre mio padre è molto impegnato sul lavoro ma non rinuncia a qualche partita. Io e gli altri miei tre fratelli siamo riusciti ad andare tutti a premio al Main Event ed è stata una sensazione fantastica. Con Robert c’è sempre un confronto aperto: discutiamo molto e lui mi insegna un sacco di cose. Ricordo ancora i tempi, quando a 16 anni, con Eric giocavamo durante le feste private con i nostri coetanei. Poi all’Università ho iniziato a grindare online ed ho subito a guadagnato molti soldi; da quel momento è stato impossibile smettere”.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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