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Partite di poker clandestine: Tobey Maguire sotto accusa

Tobey Maguire, qui alle WSOP di Las VegasIl mondo dorato di Hollywood viene scosso da una brutta storia che si incrocia con il poker, e che vede tra i protagonisti Tobey Maguire insieme ad altri illustri colleghi (e noti appassionati giocatori) come Leo Di Caprio, Matt Damon e Ben Affleck, per via di ingenti somme di denaro guadagnate in partite di poker clandestine, pur se giocate in hotel di gran lusso a Beverly Hills.

Di tutti i nominati comunque, il solo Maguire risulta tra i citati in giudizio, trovandosi comunque in buona compagnia: nella lista di illustri personaggi che dovranno difendersi dalle accuse di gioco clandestino figurano – tra gli altri – anche il regista-attore Nick Cassavetes e il miliardario Alec Gores, 786° nella classifica dei più ricchi uomini al mondo stilata da Forbes.

Come riporta il sito Radaronline.com, il fulcro di tutta questa faccenda è tale Bradley Ruderman, già in carcere in Texas dove rimarrà fino al 2018 per due truffe perpetrate ai danni di centinaia di ignare vittime, a partire proprio dai suoi familiari ed amici.

Il sistema era quello del cosiddetto Schema Ponzi, ovvero quella specie di truffe con strutture piramidali, si forti guadagni vengono promessi agli investitori, a patto di coinvolgerne degli altri – a loro volta inconsapevoli vittime. Tutto ruota intorno alla Ruderman Capital Partners, società che fa capo allo stesso Ruderman il quale ha sottratto – con questo sistema – più di 25 milioni di dollari a centinaia di persone.

Tutto ciò apparentemente non ha nulla a che fare con il poker nè con le stelle di Hollywood, se non per il fatto che Ruderman era solito prendere parte a queste esclusive partite high stakes che si tenevano due volte la settimana in altrettanti hotel superlusso di Beverly Hills, il Four Seasons e il Viper Room. Durante queste serate esclusive (bisognava conoscere una prola d’ordine per avere accesso ai tavoli), frequentate abitualmente da attori vip come Maguire e soci e da gente dal portafogli “pesante”, Ruderman impersonava il “pollo”.

Perdeva un sacco di soldi, Bradley, in queste partite che si sono svolte lungo un arco temporale che va dal 2006 al 2009. E uno dei principali beneficiari delle sue defaillance al tavolo era proprio Tobey Maguire, il quale pare abbia vinto qualche milione di dollari in questo tipo di sessioni: secondo alcune fonti il protagonista di Spiderman avrebbe “alzato” qualcosa come 1 milione di dollari al mese in media per tre anni: in questo senso, i documenti prodotti dall’accusa dicono che una volta Tobey vinse contro Ruderman un piatto da 110mila dollari.

Il problema è che il denaro perso da quest’ultimo non era semplice dead money, o meglio era “dead money altrui“, di cui si era indebitamente appropriato proprio per far fronte alle continue perdite al tavolo. Ad un certo punto, i due Hedge Fund sono diventati la cassa personale di Ruderman per ripianare i debiti contratti a questi tavoli.

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Le tracce dei pagamenti tramite passaggi di denaro dal conto bancario di uno di quei fondi ad uno personale dello stesso Tobey Maguire sono lì, a dimostrare tutto. E’ comunque altrettando evidente che nè Tobey nè nessun altro dei vip citati in giudizio hanno nulla a che vedere con la truffa in sè, nè alcun altro legame con Ruderman.

Sono stati gli avvocati di alcune delle vittime a chiamare in causa Maguire e chiunque abbia vinto al tavolo contro Ruderman una parte di quei soldi che il furfante-gambler aveva sottratto ai suoi ignari clienti, in modo da avere una speranza di riavere almeno una parte dei soldi spariti.
Lo stesso Ruderman ha ammesso di aver perso – in partite di poker clandestine – circa 5,2 milioni di dollari distratti impropriamente dai fondi Ruderman Capital Partners e Ruderman Capital Partners A.

Rimborsi di denaro a parte, per tutti l’accusa pesante è quella di gioco d’azzardo illegale, ma Tobey Maguire non è comunque rimasto con le mani in mano e con i suoi legali ha dichiarato di voler strenuamente difendersi, in quanto secondo lui non si trattava affatto di partite illegali.

Potrebbe essere questo il gossip pokeristico-giudiziario dell’estate, del resto fa sempre una certa impressione vedere star hollywoodiane doversi difendere come un commercialista di Torino o uno studente di Lecce. Da un circolo di provincia italiano a una megavilla di Beverly Hills, lo scenario è beffardamente simile: un torneo da 30€ può sortire conseguenze analoghe ad una partita high stakes tra ricconi e sedicenti tali, permettendo però allo studente di Lecce di sentirsi un pò come Tobey Maguire. Prendiamola sul ridere che è meglio.

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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