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E’ da un bel po’ di tempo che Tom Dwan ed Antonio Esfandiari siedono come avversari ai tavoli da poker, eppure “the magician” non è mai riuscito a vincere un piatto contro “durrrrr”, ma c’è sempre una prima volta.
Siamo alla PCA, e naturalmente entrambi sono sotto gli occhi curiosi delle telecamere, fino a quando Tom Dwan decide di aprire il gioco dall’ hi-jack con k j a 16.000 e con uno stack di 315.000 fiches, venendo chiamato da Antonio Esfandiari che sul cut off ha 8 8 e lo copre grazie alle sue 755.000 fiches.
“Non ti ho mai vinto un piatto in tutta la mia vita – gli dice Antonio – speriamo che questo possa essere il primo”. Il flop è 2 7 10, e inaspettatamente Dwan si limita a check/callare la puntata di Esfandiari pari a 23.000 fiches, senza smettere peraltro di parlare: “Cos’è che si prova ad essere troppo forti – scherza – è una bella sensazione?“.
Come suo solito Tom non dice una parola, e checka anche quando al turn si presenta il 9 , ma “the magician” prosegue nel suo trash talking: “Tu non molli mai vero – continua mentre riflette sul da farsi – sei uno di quei ragazzini che non folda“, dice prima di mettere nel piatto altre 37.000 fiches.
Dwan continua a fissarlo di traverso e chiama ancora una volta, ma neppure al river – quando spunta il 3 – decide di puntare, forse stordito dalle chiacchiere del suo connazionale: “Sai che foldare è concesso, voglio dire, fa parte dei tuoi diritti”.
Quando tocca a lui Antonio conclude il suo show dicendo: “Di solito a questo punto arriva la parte in cui lui valuebetta, e invece io checko, come una donnicciola”. Allo showdown “durrrr” esclama: “Se avesse valuebettato non avrei foldato, quindi comunque non sarei riuscito a vincere…“. Ogni tanto è giusto che anche un po’ di fiches vadano verso il “povero” Antonio…