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Michael Duek, Espen Jorstad e Adrian Attenborough

WSOP 2022 Main Event: Jorstad spacca, è lui il favoritissimo a 3 left

Il day 8 del WSOP 2022 Main Event conferma una volta di più come questo, più che un semplice torneo di poker, sia una sorta di lungo film. E se fosse un genere sarebbe sicuramente giallo o comunque thriller, poiché i colpi di scena sono davvero sempre dietro l’angolo. Si partiva con Su e Jorstad chipleader in coabitazione del final table ufficioso a 10, si arriva ai 3 che si giocheranno il braccialetto. Al comando – e piuttosto nettamente – c’è il norvegese Espen Jorstad.

WSOP 2022 Main Event, il film del day 8

Alla mano numero di giornata 7 abbiamo già la prima eliminazione, dopo che lo short Souki si è guadagnato la sopravvivenza facendo foldare Farnes in uno spot in cui entrambi avevano AJ off.

Coniff, avvio shock: poker in faccia e drawing dead al flop

Così è il sogno di Asher Coniff il primo ad andare in frantumi. Coniff, che partiva con il secondo stack più corto di giornata, manda tutto con coppia di 10 da early position, per trovare infine il call dell’argentino Duek con AK a cuori. Il coinflip prende subito una strada senza uscita per Coniff, che deve già arrendersi dopo aver visto il flop con KKK e quads per il suo avversario…

WSOP 2022 Main Event: inizia l’official, Dobric parte forte

Abbiamo così un tavolo finale ufficiale a 9, ma anche il giocatore che prende il toro per le corna. Si tratta del croato Dobric, che per primo si mostra più disinvolto di altri e senza paura, guadagnandosi la chiplead grazie a un flush over flush contro Attenborough, ma più in generale con un atteggiamento “pokeristicamente” intimidatorio che, tuttavia, non riuscirà a mantenere a lungo.

Eames can wait

Tra i protagonisti scritti c’era anche John Eames, inglese molto esperto ad alti livelli nonostante i soli 33 anni. Eames, che a un certo punto folda senza fare una piega AQoff da utg+1 dopo l’apertura di Su da utg, vede la sua disciplina premiata, quando 3-betta a 8,5 milioni con KK sull’apertura di Duek, trovando poi l’allin dello stesso argentino con 99 e il relativo snap call. L’argentino non lo sa, ma uno dei due 9 residui era in mano a Farnes, quindi può realmente contare soltanto su un out e una serie di remote possibilità di colore a picche o combinazioni di scale. Combinazioni che non si presentano sul board, consegnando il raddoppio a John Eames che – di fatto – può iniziare un altro torneo.

Souki, doppio raddoppio

Raddoppia anche Souki QQ vs AQ di Dobric, ma la dopo poco più di un’orbita il secondo inglese del tavolo finale rischia ancora l’eliminazione. Souki manda per circa 13bb con a j a fiori, ma trova subito dopo di lui l’isolamento di Attenborough per poco più di 32bb con q q . Dobric ha coppia di 10 e circa 117 milioni, ci pensa ma alla fine opta correttamente per il fold. Il flop è a j 9 e Souki passa in vantaggio, 4 turn e 7 river completano il raddoppio fortunato per il britannico.

Attenborough, “l’australiana fenice”

Anche Attenbourough non sta a guardare, anzi si rende autore di un percorso da araba fenice. Il suo torneo ha un primo scossone con il flush over flush perso con Dobric, ma poi la sua discesa sembra senza fine. Alla fine l’australiano rimane con appena 4bb (12 milioni), quando accetta lo showdown contro Jorstad che, da bottone, manda tutto avendo sui bui i più short del tavolo, Souki e appunto Attenborough. L’aussie se la gioca con KJ vs AQ e trova un K al turn per respirare un po’. Poi il suo torneo prende una nuova svolta positiva, quando sembra spacciato in allin preflop, 99 vs QQ del povero Su, che però si deve inchinare a un 9 subito sul flop che fa cambiare proprietario al piatto.

Su va giù

Sempre Matthew Su dimostra ancora una volta che non è proprio la sua giornata, quando perde il coinflip che fa raddoppiare il canadese Duczak. Poi è egli stesso a raddoppiare contro Eames ma è solo un fuoco di paglia, poiché alla mano numero 102 abbiamo finalmente il primo eliminato dall’official final table: Matthew Su non riesce a rovesciare le sorti dei suoi 88 vs i KK di Souki. Per il sempre sorridente Su un 9° posto da 856mila dollari.

Dobric perde colpi

Si diceva di Dobric e di una certa incapacità a mantenere il comando del tavolo, nonostante uno stack molto grande. Intendiamoci, la tensione e la stanchezza hanno un peso innegabile sulle performance dei giocatori, soprattutto dopo quell’interminabile day 7 da 17 ore al tavolo ma più in generale, dopo una maratona come il Main Event che richiede enormi energie psicofisiche. Tuttavia è innegabile che Dobric abbia perso la magia dei primi livelli del day 8, e la conferma la si ha nei timing errati con cui aggredisce gli avversari. Così è proprio lui a far raddoppiare Farnes, non esattamente il giocatore più aggressivo del tavolo finale, anzi il più attendista insieme al canadese.

WSOP 2022 Main Event: niente eliminazioni, la struttura scricchiola

Il lungo tempo trascorso senza eliminazioni incide sulla struttura del torneo, pure sempre sensazionale e senza eguali al mondo. Eppure si arriva a un punto in cui le distanze sono davvero ridotte, con Jorstad chipleader a 33 bigs e il più short Souki con 10. Come dire che ogni singolo colpo può letteralmente rovesciare tutto, e ciò non favorisce l’aggressività nel gioco. I due giocatori tecnicamente più esperti al tavolo, Jorstad ed Eames, non lasciano moltissimo allo spettacolo anche perché sono impegnati a gestire le chips in maniera chirurgica.

Souki esce con gli assi

Dobric perde un po’ il bandolo della matassa per quanto riguarda il comando del tavolo, ma è sempre lui l’autore della terza eliminazione di giornata, la seconda del final table ufficiale e sicuramente la più clamorosa. Il ruolo amaro tocca a Philippe Souki, che manda per circa 20 milioni con a a e trova il call del croato da big blind con j q . Il flop è ammaliante per l’inglese, a 10 8 , ma anche insidioso poiché Dobric centra un progetto di scala, a doppio incastro. Infatti il k gli consegna la scala e, dopo che il 4 sul river non accoppia il board, si rimane in 7.

Duczak, scacco in due mosse

Aaron Duczak è stato sicuramente uno dei giocatori più deludenti del final table, sotto il profilo dello spettacolo. Il canadese è stato davvero molto attendista, venendo poi punito da qualche showdown contrario. Prima fa raddoppiare Eames in uno scontro preflop AK vs AA dell’inglese. Poi è l’argentino Duek a eliminarlo, quando Duczak era rimasto con pochi spicci mandando con 67. Ancora AK sulla sua strada, ma stavolta in mano all’avversario e senza lasciargli scampo.

Farnes saluta 5°

Un altro giocatore che un po’ per stanchezza, un po’ per l’emozione, un po’ per limiti tecnici, non è riuscito a ritagliarsi uno spazio da protagonista, è lo statunitense Jeffrey Farnes. La conclusione del final table più importante della sua vita avviene quando l’americano difende con 2 2 da big blind sull’apertura di Eames da bottone con 9 8 . Sul flop 6 5 6 Farnes esce puntando direttamente allin per circa 26 milioni, ma Eames non può esimersi dal chiamare. Il runout è beffardo per Farnes: turn 3 e river 3 per una doppia sul board che “counterfeita” la sua.

Dobric cede

Segue una fase anche questa abbastanza lunga 5-handed, con 4 giocatori più o meno vicini (Jorstad, Attenborough, Eames e Duek) e il solo Dobric che segue un po’ a distanza. Alla fine l’uscita tocca proprio al croato. Su bui 1.500.000/ 3.000.000 ante 3.000.000 Dobric apre a 6.000.000 con 6 6 , Jorstad lo 3-betta a 21 milioni da small blind con a q e il croato manda tutto per circa 70 milioni totali. Jorstad lancia una chip in mezzo augurando “good luck” al suo rivale. Il flop k q 7 è già una mezza condanna per Dobric, che non trova aiuti dal resto del board ed esce con un comunque sensazionale quarto posto!

Jorstad spicca il volo, per Eames trappola mortale

Jorstad prende il volo, ma non si accontenta. Il norvegese scava un solco enorme con gli altri quando elimina Eames in quarta piazza. Il nordico apre con KK e poi chiama istantaneamente il push di Eames per circa 70 milioni con AJ. Il board 10 j 8 3 6 mette fine al lunghissimo day 8 del WSOP 2022 Main Event. Eames esce così 4° per 3.000.000$ e abbiamo i tre protagonisti che si giocheranno il braccialetto più ambito.

WSOP 2022 Main Event: il chipcount dei last 3

Il norvegese Espen Jorstad è il favoritissimo per la vittoria finale, poiché potrà contare sul 57,4% delle chips totali in gioco! Ecco il dettaglio:

  • Espen Jorstad 298.000.000
  • Adrian Attenborough 149.800.000
  • Michael Duek 72.100.000

Il payout

1° ??? $10,000,000

2° ??? $6,000,000

3° ??? $4,000,000

4° John Eames $3,000,000

5° Matija Dobric $2,250,000

6° Jeffrey Farnes $1,750,000

7° Aaron Duczak $1,350,000

8° Philippe Souki $1,075,000

9° Matthew Su $850,675

10° Asher Coniff $675,000

Immagine di copertina: Michael Duek, Espen Jorstad e Adrian Attenborough, i 3 rimasti al WSOP 2022 Main Event (courtesy PokerNews & Rachel Kay Miller)

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".