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Pokermagia MTT: è Max Piazza la nuova ‘beautiful mind’

Max Piazza visto da Lorenzo 'Palo' PasquaSe è vero che il timing nel poker è tutto, che dire di Pokermagia, che oggi presenta un nuovo coach della scuola MTT tirando fuori dal cilindro uno dei regular più hot del momento? Il nuovo alfiere della scuderia è Max Piazza, reduce da una striscia di grandi risultati tra i quali spicca senz’altro il Sunday Master dello scorso primo settembre.

A rendere la cosa quasi incredibile anche il fatto che nell’HU finale “MaxPiazzaPRO” ha sconfitto un’altro Pokermago, quell’Emiliano Conti che assieme a Mustapha Kanit e Filippo Voconi rappresenta il tridente della scuola e che lo stesso Max definisce il proprio maestro. Sentiamo dunque il neo coach a proposito dei suoi recenti trionfi e del suo ingresso in Pokermagia.

AP: Ciao Max, prima di tutto complimenti. Parlando solo di GD, il 2° posto all’High roller dell’altro ieri, il 4° all’Ultima Chance di domenica scorsa e soprattutto il botto del Sunday Master del 1 settembre, il primo major domenicale della tua carriera. Sei bollente!
Max: Ciao a tutti gli amici di Assopoker e grazie dei complimenti. Sì, non male in effetti. Quella del master è stata poi una vittoria speciale anche perché in HU ho battuto Emiliano che, oltre a essere un fuoriclasse, è il mio maestro. E’ a lui che devo praticamente tutto, pokeristicamente parlando.

AP: Facciamo qualche passo indietro. Raccontaci qualcosa di te e della tua carriera.
Max: Ho 22 anni, sono nato a Palermo e vivo a Monreale, sempre in Sicilia. Provengo dal mondo degli scacchi dove a 16 anni giocavo in Seconda Nazionale, ero un discreto talento: è da quell’esperienza che derivano il mio spirito di competizione, le capacità analitiche e l’abitudine alla studio a e alla session review (pochi lo sanno, ma è una pratica fondamentale per ogni scacchista). Nel periodo del boom mediatico mi sono poi innamorato del poker, gioco che mi aveva insegnato mio papà da bambino, nella versione “all’italiana”. Capii subito che, esattamente come nel gioco degli Scacchi, anche a poker per diventare vincenti bisogna studiare e migliorarsi costantemente: diventai un assiduo frequentatore di Assopoker e divorai per mesi e mesi ogni articolo dell’area tecnica e le discussioni più interessanti del forum.

Riguardo al poker giocato invece, iniziai con i sit’n’go scalando rapidamente gli stakes; nel 2009, grazie al mio concittadino, Vito “Invernomuto” Planeta, che vide in me del potenziale, iniziai ad approcciare seriamente gli MTT. Nel 2011 decisi di passare al cash game partendo dal nl100 e arrivando a shottare anche il 1000 con una gestione molto aggressiva del roll. Ho ritenuto infatti che l’inizio del cash .it fosse un momento da sfruttare e che difficilmente avrebbe potuto ripetersi. Riuscii infatti a trasformare un roll di partenza di mille euro in oltre 50mila nell’arco di pochi mesi, giocando Pot Limit Omaha, la variante che prediligo, e tanto Hold’em dal NL200 in su.
Ricordo con piacere che avevo iniziato divorando e imparando praticamente a memoria i primi video di Pokermagia, soprattutto quelli di Somfranz che mi colpiva con i suoi sofisticati thinking process.

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AP: Dunque avevi accantonato gli MTT per un po’, poi il ritorno di fiamma. Come è successo?
Max: Giocandoli saltuariamente mentre mi dedicavo al cash game mi ero accorto di come il field medio si fosse indurito notevolmente e che non riuscissi più a vincere con la facilità degli anni precedenti. Il gioco era totalmente cambiato e il field presentava molti più regular preparati,con i migliori dei quali avvertivo un evidente gap tecnico. Era una cosa inaccettabile per una persona competitiva come me, quindi ho deciso di mettermi nuovamente sotto assieme al mio mentore Emiliano per riacquisire edge. Una volta ripreso il grinding MTT, le emozioni fortissime che si vivono solo nei tornei hanno fatto il resto facendomi innamorare una volta ancora di questo formato.

AP: Pare proprio che questa edge tu l’abbia riacquisita alla svelta…
Max: Dopo qualche adattamento ho ingranato la marcia giusta, iniziando dal giocare ABI 30 il primo mese, su consiglio del mio coach Emiliano Conti, per poi salire di livello raggiunta una sufficiente fiducia. Attualmente gioco tutti i tornei fino ai 100€, tenendo fuori dal mio schedule solo i 200€+ che voglio reinserire quando riterrò di aver raggiunto la giusta preparazione. Dal mio rientro ho vinto oltre 20mila €, togliendomi grosse soddisfazioni come il secondo posto all’ Explosive Sunday di iPoker o la vittoria al Sunday Master di Ongame. Peccato essermi fermato al secondo posto all’High Roller…

AP: Come definiresti il tuo stile di gioco?
Max: Sicuramente estroso, forse anche stravagante. Per me il poker è genio e creatività. Mi piace cercare di pensare fuori dagli schemi, aggredendo molto, senza avere paura di mettere le chips nel mezzo, mai. Per questo motivo i miei risultati hanno poche vie di mezzo: o arrivo in fondo e dominando o esco nel tentativo di farlo. Almeno per adesso, capita più spesso di arrivare in fondo.

AP: Questo estro non sarà facile da passare ai tuoi studenti, come pensi di riuscirci?
Max: Non voglio nemmeno riuscirci. Per citare uno dei miei film preferiti – A beautiful mind – non voglio che le mie lezioni distruggano il “potenziale della creatività vera”. Io insegno i concetti che stanno alla base di ogni strategia di gioco, sarà poi il giocatore ad applicare quei concetti al tavolo secondo le proprie inclinazioni.


Intervista a cura di Massimo Valz Gris

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