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Storm Sanders Hunter

La Grande “Scommessa” di Storm Sanders Hunter: “ero rimasta con $1.000 sul conto”, nel 2023 ha vinto $1,1 milioni

Ci sono tanti modi di scommettere, non solo quelli tradizionali. Un conto è puntare su una partita nella quale non abbiamo il potere di deciderne l’andamento, possiamo solo analizzarla nel miglior modo possibile ma durante i 90 minuti possiamo fare ben poco, al limite dedicarci al trading sportivo online (punta e banca).

Ma il rischio è andare fuori tema: il betting è uno skill game o va trattato come gioco d’azzardo? La linea è molto sottile. Oggi non è una questione che voglio affrontare, lo faremo prossimamente.

“Uno su mille ce la fa… ma quanto è dura la salita”

Anche nello sport ci sono vari modi di scommettere (non in senso stretto e tradizionale) con una posta molto, molto più alta. In questo caso però gli atleti hanno (quasi) il pieno controllo delle loro azioni e il risultato di una partita o di un torneo dipende dalle loro capacità, nel bene o nel male.

Lo sport è ricco di scommesse in senso lato. Ci sono i giovani campioni che investono (o “sprecano”) la loro adolescenza per sfondare nel calcio o in altri sport, non tutti però sono fortunati, alla fine riescono a guadagnare e fare carriera lo 0,1%. Per questa ragione lo studio deve fare sempre un percorso parallelo con l’attività sportiva competitiva, ma quello di realizzarsi in una disciplina partendo dal basso, è un modo per scommettere e cercare di coronare un sogno.

Ci sono però casi ancor più difficili da valutare. Pensiamo ad atleti professionisti che non riescono a sfondare nell’Olimpo degli Dei e rischiano la bancarotta, rimanendo in una terra di mezzo anche nel ricco mondo del calcio (in Serie C ho conosciuto tanti calciatori di talento cresciuti in vivai di squadre di Serie A importanti che saggiamente lasciavano il calcio professionistico per continuare gli studi universitari).

Tennis: il tema caldo della sostenibilità economica delle carriere

Nel tennis, la sostenibilità del professionismo è uno dei temi caldi, anche perché un certo Nole Djokovic ha denunciato più volte come il sistema ATP sia eccessivamente piramidale nella redistribuzione dei premi. Fuori dall’elité non è facile riuscire a rimanere a galla. Idem per il WTA.

Per farvi comprendere le difficoltà di molte professioniste e professionisti, oggi voglio raccontarvi la storia di una Grande Scommessa, vi voglio parlare di una storia che mi ha colpito, una storia di coraggio e di passione, una storia di tennis. Il tennis, lo sapete, è uno sport duro, che richiede sacrifici, talento e fortuna.

Non basta essere bravi, bisogna anche avere le opportunità giuste, e soprattutto i soldi per poter viaggiare e partecipare ai tornei ma soprattutto godere di buona salute per tenere gli infortuni alla larga (ne sa qualcosa un talento come il nostro Berrettini che da un anno non trova pace). Il sistema ATP, che gestisce il circuito professionistico, è spietato: solo i primi 100 al mondo riescono a guadagnare abbastanza per vivere bene di questo sport, gli altri devono arrangiarsi come possono, tra sponsor, wild card e qualificazioni. E se poi arriva un infortunio, allora è la fine.

Sliding doors: la storia della tennista Storm Sanders “Hunter”

Questa è la storia di Storm Sanders, una tennista australiana di 29 anni, che oggi meglio conosciuta come Storm Hunter (un nome emblematico) dopo il matrimonio.

Storm ha sempre sognato di diventare una campionessa, ma la sua carriera è stata segnata da una serie di sfortunati eventi. Nel 2018, dopo aver giocato lo Slam di casa e altri tre tornei, ha dovuto fermarsi per due anni a causa di un dolore alla spalla che non le dava tregua. Nel frattempo, il suo conto in banca si è prosciugato, e lei si è ritrovata senza un soldo.

Ha raccontato a News Corp Australia che aveva solo “meno di mille dollari sul conto bancario” quando ha deciso di fare la Grande Scommessa e affrontare lo Sliding doors della sua vita e carriera: comprare un biglietto di sola andata per l’Europa e tentare un’ultima volta di rilanciare la sua carriera. Se non ci fosse riuscita, avrebbe dovuto dire addio al tennis e ai suoi sogni e chiedere a qualcuno i soldi per essere rimpatriata.

Numero 1 nel ranking WTA del doppio

Per fortuna, la scommessa di Storm ha pagato. La sua spalla si è rimessa in sesto, e lei ha ricominciato a giocare bene, soprattutto in doppio, la sua specialità. Nel 2021 ha raggiunto i quarti a Parigi e la semifinale a Wimbledon, in coppia con l’americana Caroline Dolehide. Nel 2022 ha vinto lo US Open in misto con il connazionale John Peers, e nel 2023 ha trionfato a Roma e sfiorato il bis a Londra con la belga Elise Mertens. In un anno ha guadagnato 1,1 milioni di dollari, e il 6 novembre è diventata la numero uno del mondo nel ranking di doppio, la prima australiana da vent’anni a questa parte. E’ sempre in pole position davanti alla Mertens e la giovanissima Guff (quarta nel ranking doppio WTA).

Questa è la storia di Storm Sanders, una storia che mi ha fatto riflettere su quanto sia importante credere in se stessi e non mollare mai, ma spesso, dietro a queste carriera e storie di successo c’è sempre una Grande Scommessa (non nel modo tradizionale come la intendiamo noi, ma pur sempre una scommessa con una posta importante in palio).

Quanto hanno guadagnato le tenniste nel 2023

Nel circuito WTA, naturalmente nel singolare i montepremi sono molto più alti rispetto al doppio. La numero 1, la polacca Iga Swiatek,ha incassato 9,8 milioni di dollari solo in premi e sarebbe terza in una classifica mista, dopo Djokovic e Alcaraz. E Aryna Sabalenka, la seconda, con i suoi 8,2 milioni sarebbe quinta, dietro a Sinner. Forse il tennis è uno dei pochi sport nei quali c’è giustamente molto equilibrio tra i premi per gli uomini e le donne, mentre nelle altre discipline c’è ancora molto da fare.

I guadagni di Sinner, Djokovic e Nadal nel 2023 e in carriera

Riprendendo il tema precedente, la salute per gli atleti è fondamentale negli sport individuali come il tennis: pensiamo a Nadal (che ha guadagnatonella sua carriera 134 milioni) ma il 2023 è stato molto magro per via degli infortuni.

Lo spagnolo, nella classifica dei guadagni annuali dei premi, lo troviamo solo al 188° posto. Il 2023 è stato il suo anno peggiore (311 mila dollari). Ora spera di riprendersi a Brisbane, dove inizierà il 2024. Nel frattempo, può consolarsi con il suo impero economico: la sua holding “Aspemir” ha fatturato oltre 20 milioni di euro.

Ma attenzione a leggere questa classifica: questi sono solo i premi dei tornei. Bisogna aggiungere gli sponsor, che per i grandi sono una miniera d’oro. Il prize money, però, è il vero metro di giudizio: premia chi vince, senza sconti.

Il re dei re è Novak Djokovic, che nel 2023 ha incassato quasi 16 milioni di dollari. In carriera, ha superato i 180 milioni. Dietro di lui, ci sono i giovani che spingono: Alcaraz (10,7 milioni), Medvedev (9,2 milioni) e il nostro Jannik Sinner. Il ragazzo prodigio, a 22 anni, ha già guadagnato quasi 15 milioni di dollari. Di cui 8,3 solo quest’anno.

Sinner ha fatto il botto nel 2023, raddoppiando i suoi guadagni in una sola stagione. E non è finita qui: c’è anche il premio per la Coppa Davis, che ha vinto con i suoi compagni di squadra.

I premi degli altri italiani

Gli altri azzurri non sono da meno: Lorenzo Musetti è il 20° dell’anno con quasi 2 milioni di dollari, Lorenzo Sonego occupa il 37° posto con 1,3 milioni, Matteo Berrettini il 66° con 1 milione e Matteo Arnaldi il 74° con 955 mila dollari.

E poi c’è Fabio Fognini, che nel 2023 ha incassato 620 mila dollari, ma in carriera ha superato i 18 milioni. E Simone Bolelli, che nel doppio ha portato a casa 243 mila dollari (oltre 6 milioni in totale). Per i vincitori della Davis, ci sono anche i premi Itf: 3,4 milioni per Sinner, Musetti, Arnaldi, Sonego e Bolelli, e 1,7 milioni per la Federtennis. 🎾

I favoriti degli Australian Open: le probabilità

La tempesta è in arrivo in Australia. Storm è pronta per la grande sfida nel suo paese d’origine: vincere il doppio degli Australian Open. Non ci sono ancora le quote per quella competizione ma per il singolare si,

Torniamo quindi a parlare di scommesse tradizionali. E già si scaldano i motori in vista del primo Slam dell’anno in programma a gennaio. I bookies hanno già fatto le loro previsioni con una griglia di partenza che vede Djokovic strafavorito al 50% (quota 2), con Alcaraz al 33% (quota 3) mentre Sinner è staccato al 16,6% di probabilità (quota 6).

Sinner riuscirà a vincere nel 2024 uno Slam? Le previsioni dei book

Uno dei temi del 2024 in Italia è se Sinner riuscirà a vincere (o almeno arrivare vicino alla vittoria) in uno Slam. Per il momento valutiamo probabilità e quote dei mercati e ci accorgiamo che per gli allibratori questo momento è ancora prematuro. Oltre agli Australian Open, a Parigi (su terra rossa non proprio una superficie a lui favorevole) le possibilità di alzare il trofeo (come Adriano Panatta) si affievoliscono all’11% (quota 9) mentre a Wimbledon crescono leggermente al 13% (7,6) ma rimangono sempre basse, a causa della fiducia (giustificata) dei mercati nei confronti di Djokovic e Alcaraz (peraltro già battuti più volte dall’italiano).

Australian Open: la favorita Swiatek

Per quanto riguarda il circuito WTA, in Australia la favorita è sempre la polacca Swiatek (quota 3,5) con il 28,5% di probabilità di vittoria per i bookmakers. Più staccata la Sabalenca al 16% (6,25) ma attenzione alle outsider e, in particolare, la stella nascente del tennis americano Cori Gauff all’11%. Per la Garcia solo il 6%. Prima delle italiane Camila Giorgi (2%)

Scommettere in modo legale in Italia sul tennis

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COMPARAZIONE BONUS DI BENVENUTO
Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.