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Viktor Blom

“Isildur1 guadagnava 1,2 milioni all’anno come pro di PokerStars”

Sono trascorsi solo 5 anni ma sembra passato un secolo. Il tempo scorre inesorabile e ci sentiamo vecchi, a tal punto da scomodare sempre storie passate, in realtà sono di poche stagioni fa. Ma nel poker si sa, tutto va ad una velocità supersonica e in due anni il mondo può ribaltarsi.

Vi ricordate quando PokerStars svelò al mondo la reale identità di Isildur1, annunciando la sponsorizzazione con il giocatore più misterioso e discusso degli high stakes online? Bene, il matrimonio durò circa un anno e mezzo poi Viktor Blom fu chiamato al rilancio (mai avvenuto in realtà) di un altro brand famoso del gruppo: Full Tilt.

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Al tempo, Isildur1 era al massimo della fama, le sue sessioni hot contro Dwan e soci nel 2009 contribuirono a costruire un mito poi la lontananza forzata dai tavoli che contano per circa due anni.

La sponsorizzazione con PokerStars gli ridiede slancio e Viktor riuscì, grazie a quel deal, ad uscire dal tunnel dell’anonimato e confrontarsi – di nuovo – contro i migliori al mondo. Nell’ambiente si vociferava che l’entità del ingaggio come poker pro fosse degna di un calciatore di medio-alto livello di serie A.

La notizia forse è passata sotto traccia ma una conferma autorevole è arrivata ad ottobre da uno dei suoi principali rivali: Ben Tollerene.

Nell’intervista dai noi pubblicata, il regular high stakes affermava: “credo che guadagnasse circa 100.000$ al mese grazie allo sponsor”. Non male 1,2 milioni di dollari in un anno, tra buy-in per tornei live e fondi messi a disposizione sull’account.

Certo, per lui si trattava in realtà di briciole, visto che alla fine 100.000$ se li ballava in un giorno, quando era stanco… Nel caso contrario con lui gli swing quotidiani possono arrivare anche al triplo.

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Per la cronaca, alle Bahamas, nel gennaio 2012, vinse anche un Super High Roller 100.000$ da 1,2 milioni, sempre da sponsorizzato.

Il mercato del poker è cambiato, in particolare il cash game è in questo momento finito nel cono d’ombra nelle politiche marketing: non vi è più la tendenza del passato di voler mettere sotto contratto grinder.

Isildur1 dopo l’esperienza con PokerStars e Full Tilt è riuscito a farsi pagare qualche gettone da Unibet, ma il suo rapporto con gli sponsor non è mai stato idilliaco, sempre al limite. D’altronde non ama le luci della ribalta e preferisce tenere il suo ciuffo biondo dietro ad un monitor. Il ragazzo ha poco tempo da perdere con i live.

Accettò l’offerta di Stars, molto probabilmente, perché in quel momento era privo di un budget necessario per grindare in modo sereno gli high stakes. Lo pensa anche Ben Tollerene nell’intervista citata: “Credo che la sua strategia fosse quella di costruirsi il bankroll lì per poi salire al PLO high stakes“.

E pensare che se ieri si contendevano Isildur1 a suon di milioni, oggi le poker rooms puntano su personaggi extra poker. Football leaks ha svelato che Neymar percepisce da Amaya Gaming 2 milioni di euro l’anno, dei quali 400.000 finiscono nelle casse della Doylen Sports, la società che gestisce i suoi diritti d’immagine. Da Isildur1 a Neymar, il poker è cambiato, così come le strategie per attirare nuovi giocatori e appassionati.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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