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Lex Veldhuis: “Ecco perché Antonio Esfandiari non mi piace”

[imagebanner gruppo=pokerstars] Le dichiarazioni di Lex Veldhuis relative ad Antonio Esfandiari non hanno tardato a far discutere: l’olandese aveva spiegato di non nutrire simpatia per il professionista statunitense, considerandolo in sostanza una persona piena di sé e che in più occasioni ha saputo dimostrarsi sgradevole.

Parole naturalmente pesanti, dette da un giocatore, rispettato ed in vista nei confronti di qualcuno che – complice evidentemente la vittoria della prima edizione del One Drop – negli ultimi anni è sempre stato considerato “intoccabile”, oltre a godere di molta popolarità anche fra diversi altri professionisti.

Veldhuis, che in fondo è anche un pro di PokerStars e quindi deve verosimilmente inserire anche questa variabile nell’equazione, ha così deciso di intervenire nella discussione che si è creata nel frattempo su TwoPlusTwo, chiarendo il proprio punto di vista e al contempo ammettendo di aver gestito la cosa non nel migliore dei modi.

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“Credo che il problema maggiore sia nel fatto che comincio ad essere davvero stanco di quello che circonda il mondo del poker – ha sottolineato – ci sono alcune persone davvero buone, ma molti giocatori si comportano come se il poker fosse la sola cosa che esista, cominciano a riferirsi agli altri chiamandoli dei fish o degli idioti anche quando parlano di tutt’altro, oppure trattano male gli addetti ai lavori”.

Cose che evidentemente non fanno impazzire “RaSZi”: “Capisco che per molti giovani che guadagnano improvvisamente un sacco di soldi sia difficile capire come comportarsi, bisogna impararlo, e trovo che Antonio avendo molta visibilità simbolizzi in qualche modo quel tipo di giocatore, oltre naturalmente alle nostre ruggini passate”.

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Dopo aver letto le sue dichiarazioni, diversi amici in comune dei due lo hanno contattato per assicurargli che ultimamente Antonio Esfandiari sia molto cambiato in questo senso, ed anche se non sembra esserne troppo convinto Lex Veldhuis dà atto che ci sia chi la pensi diversamente da lui.

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“Probabilmente non è ancora il tipo di persona che mi andrebbe di frequentare, ma in fondo questo non è un problema. Sono una persona a cui piace parlare senza filtri, e non ho intenzione di cambiare, ma sarei immaturo come quelli che critico se in questo caso non ammettessi di aver gestito tutto davvero male”.

Lex Veldhuis insomma non ritratta la sostanza di quello che ha detto, ma se non altro indora la pillola, ammesso che Antonio Esfandiari se ne accorga.

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