E’ arrivato il grande giorno che molti pokeristi italiani ed europei aspettavano. Come vi avevamo anticipato in questi mesi, il progetto della liquidità condivisa europea era ad un passo dalla svolta. Vi avevamo preannunciato che entro metà estate sarebbe stato formalizzato l’accordo tra ADM (Monopoli), Arjel francese, DGOJ spagnolo e l’ente regolatore portoghese: così è stato. Il primo step riguarderà il poker, poi betting exchange, casinò (jackpot slot) ed altri giochi.
In questo Articolo:
L’accordo formale
Oggi è arrivato l’annuncio ufficiale da parte dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) che ha anticipato (in maniera contestuale con gli altri partner europei) a Roma la sottoscrizione formale dell’accordo per l’apertura dei tavoli di poker online internazionali. Nella capitale si incontreranno i delegati di Francia, Portogallo, Spagna e di ADM per sottoscrivere il documento formale che darà il via alla liquidità condivisa.
Successo “politico”
Un successo importante da parte dell’Arjel francese che aveva ottenuto il consenso (con la promulgazione della legge) dell’Assemblea Nazionale a settembre ma è anche un importante risultato ottenuto dai Monopoli italiani che (con la nuova dirigente responsabile Daria Petralia) ha saputo dare i giusti impulsi all’accordo con gli altri Governi coinvolti.
Lo start
La partenza effettiva è prevista per gennaio 2018 anche se l’Italia deve ancora sistemare alcuni importanti aspetti burocratici (aggiornamento dei protocolli etc) ed accelerare per quanto concerne alcune operazioni. Secondo previsioni più realistiche, lo start potrebbe essere posticipato in primavera ma c’è anche chi ipotizza una partenza a scaglioni e graduale.
I precedenti
Non è la prima volta che vengono uniti i pool tra diversi stati europei nel gaming. Succede da anni nelle lotterie con la formazione di jackpot internazionali ed un’esperienza simile è già stata sperimentata nell’ippica. Nel poker, Finlandia e Austria hanno battuto tutti sul tempo. Chissà che questi due paesi in futuro non si uniscano al banchetto delle 4 consorelle (Italia, Francia, Spagna e Portogallo).
Come sarà la tassazione del nuovo mercato condiviso europeo – Leggi qui