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ChicagoJoey vs KidPoker

ChicagoJoey vs Kid Poker, che sfida nel PLO! Negreanu rivela: “$170 milioni per la mia room”

Che scintille tra ChicagoJoey e Kid Poker, al secolo – rispettivamente – Joe Ingram e Daniel Negreanu. Un frizzante scambio di opinioni sul Pot Limit Omaha, a mezzo Twitter, è sfociato in una vera e propria sfida testa a testa.

Ma non è tutto, almeno per quanto riguarda il professionista canadese. Negreanu, infatti, durante un podcast con CardPlayer ha raccontato alcune curiosità di cui non aveva mai parlato, come ad esempio il fatto che la sua conoscenza con Isai Scheinberg risalga a quando non era ancora maggiorenne, e soprattutto come per ben due volte sia stato vicino a incassare circa 170 milioni di dollari in un colpo solo.

ChicagoJoey chiama, Kid Poker risponde

Tutto nasce dalle dichiarazioni di Ingram rilasciate a PokerTube, sulle qualità da variantista di Daniel Negreanu. Dichiarazioni che hanno spinto il canadese a twittare: “Scommetto di aver vinto più soldi al PLO del 99% dei professionisti del PLO”.

A quel punto, ChicagoJoey replica che “pure i giocatori amatoriali possono vincere tanti soldi nel PLO, ed è questo che rende bello il gioco”. Negranu quindi lancia la sfida: “Mi sa che dobbiamo giocare in heads-up, figliolo: 50% in beneficienza, 250bb, si gioca fino alla morte.

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Lo scambio di tweet tra i due

Ovviamente ChicagoJoey accetta, coinvolgendo nella discussione anche Poker Central, che potrebbe cogliere la palla al balzo e organizzare l’heads-up, da mandare magari in streaming su Twitch.

Staremo a vedere.

Daniel Negreanu e quella montagna di soldi…

Continuiamo a parlare di Daniel Negreanu, perché il canadese ha raccontato parecchie cose interessanti in un recente podcast con CardPlayer. Come accennato, ‘dnegs’ ha specificato di aver conosciuto il fondatore di PokerStars quando aveva 17 anni e che quando Scheinberg ha fondato la compagnia, gli aveva offerto il 3% per diventarne consulente.

Col senno di poi, se Negreanu avesse accettato l’offerta (rispedita al mittente), con la vendita del Rational Group ad Amaya per una cifra di 4,9 miliardi di dollari, il Kid Poker si sarebbe messo in tasca qualcosa come 163 milioni.

Se in quell’occasione il canadese probabilmente commise un errore di valutazione, nel 2006 non fu colpa sua se dovette rinunciare a 170 milioni di dollari. All’epoca, Negreanu aveva creato la sua personale poker room, Full Contact Poker (diventato in seguito il suo sito/blog personale).

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Un’azienda, rivela il Kid Poker, gli aveva offerto quella cifra per acquistare la sua piattaforma, ma tutto andò in fumo quando entrò in vigore il celeberrimo UIGEA (Unlawful Internet Gambling Enforcement Act)

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Vecchie ruggini, nuovi eroi, scommesse milionarie

Tra gli altri argomenti toccati da Negreanu durante il podcast, la solita frecciatina all’acerrimo nemico Mike Matusow (“nessuno ha fatto cose più disgustose e sporche di lui”), ma anche l’encomio di alcuni giocatori, in particolare della prima scuola tedesca post-Chris Moneymaker.

Parlando di Max Altergott, Fabian Quoss, Phillip Gruissem e Tobias Reinkemeier, infatti, Daniel ne ha elogiato “l’altruismo operativo” e la loro capacità di fare davvero la differenza in positivo nel mondo del poker.

Infine, un cenno a quando con Patrik Antonius e un altro paio di amici passarono un weekend di golf da 1 milione di dollari, scommettendo 150.000 bigliettoni a buca. Menzione d’onore per la moglie di un suo fan che per far contento il marito si fece tatuare il nome di Negreanu!

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