Poker onlineCome può un giocatore di poker sopportare una perdita da 5 milioni di dollari, tanto dal punto di vista finanziario quanto da quello psicologico? È quello che stanno chiedendo in moltissimi a Daniel Cates sul suo profilo Twitter in seguito a un tweet del professionista americano che ha lasciato tutti a bocca aperta: “A Manila non è andata bene, ho perso solo 38 milioni di HKD (5 milioni di dollari)…“
Vi avevamo raccontato che proprio nella capitale filippina si stava svolgendo una delle partite di cash game high stakes più alte di sempre, sicuramente la più alta nella storia di questo paese. Tra i partecipanti diversi businessman asiatici e tre big del poker mondiale: Phil Ivey, Tom Dwan e lo stesso Daniel Cates.
I limiti a quel tavolo nosebleed erano addirittura fissati in 2.500$/5.000$ con straddle obbligatorio a 10.000$ e facendo due calcoli ci eravamo resi conto che per sedersi era necessario uno stack di almeno un milione di dollari. Numeri pazzeschi, che inevitabilmente avrebbero portato qualcuno a vincere tantissimo e altri a perdere cifre clamorose. Contro ogni pronostico, “Jungleman12” è rientrato in quest’ultima categoria.
Non si sa di preciso se questi cinque milioni persi siano finiti nelle tasche di Ivey e Dwan oppure nel bankroll infinito dei businessman: Cates non ha voluto rispondere alle domande dei portali specializzati statunitensi e dopo il tweet di ieri ha scelto di non parlarne più, almeno per ora. Proprio in quel messaggio postato su Twitter, il giocatore americano ha anche annunciato un probabile level down, dicendo che dopo questo risultato disastroso si metterà a giocare il 5$/10$ online, per poi provare un secondo tentativo a Manila.
Sooo manila didn’t go well, only lost about 38m hkd(5m usd)… Gonna play some 5/10 online and take another shot
— Daniel Cates (@junglemandan) 13 Agosto 2015
Sarà questo il motivo per cui Davide Suriano si è ritrovato seduto contro “Jungleman12” al NL 1.000$ di Pokerstars.com negli scorsi giorni? Probabilmente non vedremo Cates agli High Stakes Online per qualche tempo, almeno finché non avrà recuperato parte di quelle perdite e soprattutto ricostruito la fiducia necessaria per competere a quei livelli.
