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Libratus lascia i tavoli da poker: lavorerà per il Pentagono in un nuovo war game da $10 milioni

L’anno scorso chiesero a Dominik Nitsche chi fosse il miglior giocatore del mondo ed il tedesco non ci ha pensato due volte a rispondere: “Libratus”.

La sua non era una provocazione… Oggi Libratus però sta salutando il mondo del poker: è stato chiamato ad un altro tipo di competizione: la guerra. Libratus sarà arruolato nell’esercito degli Stati Uniti per 10 milioni di dollari.

E’ quanto percepirà uno dei suoi papà, il programmatore Tuomas Sandholm (lo ha sviluppato insieme a Noam Brown).

Sandholm ha firmato un accordo biennale con il Pentagono. D’altronde il poker è una sorta di guerra e Libratus forse il migliore soldato, almeno secondo Nitsche.

Libratus non è altro che un robot, un’intelligenza artificiale progettata e programmata da Sondholm e Brown ed è stato creato nelle stanze della Carnegie Mellon University.

In molti parlano di intelligenza artificiale ma non ne conoscono il suo effettivo significato. Cos’è l’Intelligenza Artificiale? In maniera semplice possiamo definire l’intelligenza artificiale come l’abilità di un sistema tecnologico di risolvere problemi o svolgere compiti e attività tipici della mente e dell’abilità umane.

L’ I.A. di Libratus, applicando in maniera quasi perfetta la “teoria dei giochi” ha battuto nettamente Jimmy Chou, Daniel McAulay, Dong Kim e Jason Les per 1.766.250 $ in chips in circa 120.000 mani in Heads-up NLHE, in 3 settimane. E’ stato un risultato storico che ha dimostrato come l’intelligenza artificiale possa battere un essere umano in un gioco con informazioni incomplete. L’esito della sfida non è passato inosservato al Pentagono.

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La particolarità di Libratus è una: “Invece di cercare semplicemente una sequenza ottimale di azioni, un’intelligenza artificiale – in un gioco di informazioni incomplete – deve determinare come bilanciare le azioni stesse, così che l’avversario non raccolga mai troppe informazioni relative a ciò che l’AI conosce”.

Pur essendo un robot, riesce a risultare imprevedibile agli occhi umani. E al Ministero della Difesa USA hanno apprezzato queste caratteristiche. La guerra si preannuncia, in questo campo, particolarmente dura.

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D’altronde, il rivale di sempre, Vladimir Putin ripete spesso che la potenza che riuscirà per primeggiare in questo campo, dominerà il mondo: “L’intelligenza artificiale è il futuro non solo della Russia, ma di tutta l’umanità. Sarebbe molto indesiderabile se qualcuno assumesse una posizione di monopolio perché ci troveremmo davanti a opportunità e minacce colossali difficili da predire oggi. Per questo, come con il nucleare, se la Russia dovesse diventare leader nel campo dell’intelligenza artificiale, condividerà queste tecnologie e le competenze che svilupperà con il resto del mondo”.

Sandholm, con il suo Libratus, sta provando ad aiutare il Pentagono a vincere questa guerra tra umani.

Secondo quanto scrive Wired, Sahdholm (ed il suo fedele robot) ha firmato un accordo con l’Esercito dello Zio Sam per aiutarlo negli sviluppi di un possibile wargame, con un contratto biennale.

Il programmatore fornirà, con il suo staff di 6 persone, assistenza al Ministero della Difesa degli Stati Uniti ed in particolare con un’ agenzia del Pentagono: The Defense Innovation Unit.


Ma non sono stati svelati i particolari del progetto per ragioni di Stato. Il progetto rimane quindi top secret.

In estate, il Pentagono ha creato il Joint Artificial Intelligence Center (JAIC) per supervisionare circa 600 diversi progetti di IA al costo di $ 1,7 miliardi, e in autunno l’Agenzia per la Ricerca Avanzata della Difesa (Darpa) ha annunciato piani per investire ulteriori due miliardi nella ricerca di armi AI nei prossimi cinque anni.

“Penso che l’IA renderà il mondo un posto molto più sicuro”, ha detto Sandholm a Wire. Speriamo abbia ragione, nel poker tutte le sue previsioni si sono rivelate giuste.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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