Poker online[imagebanner gruppo=gazzabet] Archiviato il Super High Roller da 100.000 dollari e con il Main Event che si avviava verso il gran finale, alla PokerStars Caribbean Adventure molti dei “V.I.P.” rimasti fuori dai giochi si erano catapultati nel torneo High Roller da 25.000 $.
Dando una rapida occhiata ai giocatori che componevano il field di questo evento, e data anche l’importanza del buy-in, tutto sarebbe venuto da pensare tranne che si trattasse di un torneo facile, ma a quanto pare l’apparenza inganna, o almeno sembravano esserne convinti professionisti del calibro di Jason Koon e Mike McDonald.
Seduti naturalmente nella mischia al pari di molti altri, Koon non aveva lasciato spazio a troppe interpretazioni, scrivendo su Twitter: “Se pensate che il poker sia morto, venite a dare un’occhiata a questo torneo da 25.000 dollari della PCA“.
Non meno chiaro “timex”, che tuttavia come spesso gli succede aveva preferito ricorrere all’ironia, alludendo agli scienziati canadesi che recentemente hanno annunciato di aver risolto il Limit Hold’em heads-up grazie ad un bot chiamato Cepheus: “Fra sei anni – ha scherzato McDonald – quando Cepheus VIII avrà risolto il No Limit Hold’em e Cepheus IX sarà in grado di giocare la perfetta strategia exploitativa, il livello del torneo da 25.000 $ della PCA sarà ancora ridicolo“.
Malgrado c’è chi potrebbe trovare affermazioni come quelle riportate vagamente offensive, in realtà osservazioni simili sembrano largamente condivise fra i professionisti che erano presenti alle Bahamas, e la ragione non sembra risiedere tanto in una scarsa stima fra colleghi.
Infatti, non bisogna dimenticare che la PCA è una manifestazione speciale, che a causa della location e del periodo dell’anno in cui viene giocata attrae numerosi appassionati che non battono ciglio di fronte a cifre anche molto importanti, ma che quando si tratta di competere ad alti livelli non possono naturalmente vantare una preparazione tecnica adeguata alla portata dell’evento.
Naturalmente tutti si guardano bene dal fare nomi, sia perché sarebbe oltremodo fuori luogo sia perché – anche volendo – è verosimile che in molti casi neppure li conoscano…
