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Asta riparazione fantacalcio

Asta di riparazione Fantacalcio 2020: meglio a gennaio o a febbraio?

Gennaio, si sa, fa rima con calciomercato e per i fantallenatori anche con asta di riparazione Fantacalcio. I club hanno tempo fino al 31 gennaio 2020 per sistemare le proprie rose, in linea con gli obiettivi prefissati – per chi ha programmato bene – o nel tentativo di correggere una stagione fin qui deludente.

Un concetto che vale anche per gli appassionati del Fantacalcio, alle prese con l’ultimo crocevia fondamentale, l’asta di riparazione per l’appunto. Ma prima di passare ai consigli, cerchiamo di capire se valga la pena fare l’asta subito o attendere la fine del mercato.

 

 

Asta di riparazione Fantacalcio gennaio 2020: perché sì e perché no

Fare l’asta di riparazione Fantacalcio 2020 a mercato può sembrare controintuitivo, e per certi versi sicuramente lo è, ma non è un’opzione da scartare a priori. Vediamo dunque perché può valere la pena (o meno) anticipare i tempi.

Perché sì

Da un punto di vista prettamente della sfida, anticipare il mercato di riparazione del Fantacalcio può essere stuzzicante per quei fantallenatori che amano puntare su nomi esotici o poco conosciuti, che inevitabilmente inonderanno le rose soprattutto delle squadre medio-piccole, desiderose di rafforzarsi per cementare la propria posizione in classifica o togliersi dal pantano della zona retrocessione.

Anticipando l’asta, il fantallenatore con doti da scout (o da indovino) potrà puntare sui propri giocatori preferiti spendendo pochi crediti.

Inoltre, qualcuno potrebbe sfruttare una sorta di trick, cioè acquistare un giocatore in odore di partenza per campionati esteri, così da riservarsi uno slot da riempire a liste chiuse, quando nessun altro potrà rialzare il prezzo dei giocatori rimasti svincolati.

Perché no

Chiaramente il lato negativo principale di un’asta di riparazione Fantacalcio effettuata a mercato ancora in corso è quello di non poter contare sulla completa definizione delle rose delle squadre di Serie A. Anche perché, si sa, spesso le trattative vengono portate a compimento negli ultimi giorni – per non dire ore – del mercato invernale.

Inoltre, fare l’asta troppo presto espone al rischio infortuni, storicamente più alto nei mesi invernali (quando le temperature più rigide mettono a dura prova i muscoli dei calciatori), con la conseguenza di poter perdere qualche giocatore senza avere la possibilità di sostituirlo.

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Asta riparazione Fantacalcio febbraio 2020: perché sì e perché no

La stragrande maggioranza delle leghe fantacalcistiche tra amici sceglie di rimettersi al tavolo delle trattative soltanto a bocce ferme. Siccome il calciomercato chiude a mezzanotte del 31 gennaio 2020, questo significa fare l’asta di riparazione Fantacalcio nel mese di febbraio.

Perché sì

Il motivo più logico è quello di avere a disposizione il quadro completo delle rose di Serie A. Soprattutto quest’anno, con tante squadre che hanno cambiato allenatore nella prima parte di stagione (se non è un record di panchine saltate ci siamo quasi) e che dunque con ogni probabilità verranno rimodellate secondo i dettami dei nuovi tecnici.

Inoltre, fare l’asta a febbraio mette i fantallenatori al riparo da sorprese sgradite, come la cessione magari di un big all’ultimo minuto. Aspettando la fine del mercato, si avrebbe la possibilità di rivedere la strategia senza doversi accontentare di quel che è rimasto – solitamente giocatori non propriamente appetibili.

Perché no

Riprendendo uno dei motivi per i quali può avere senso fare l’asta di riparazione Fantacalcio a gennaio, a febbraio sarà difficile accaparrarsi qualche giocatore sconosciuto/sottovalutato a pochi crediti, perché verosimilmente avrà già avuto modo di mettersi in mostra per qualche partita.