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Il venerdì nero del poker online USA è su Twitter

David Williams, ex campione del gioco I giocatori di poker USA nelle ultime ore hanno invaso Twitter di commenti riguardanti quello che è già stato ribattezzato come il venerdì nero del poker online, richiamando quanto accadde a Wall Street il 24 ottobre del 1929 con il crollo del mercato azionario.

Allora era un giovedì, ma che per il poker statunitense si tratti di un giorno altrettanto critico non è difficile crederlo. I commenti dei vari poker players sono di vario tenore, che vanno dal preoccupato all’ironico, confermando quella capacità tutta USA di riuscire a sdrammatizzare anche nei momenti più incerti.

C’è infatti già chi pensa ad una nuova carriera, con Gavin Griffin che si propone di diventare un giocatore di softball professionista e David Williams che invece pensa di rispolverare “Magic: The Gathering“, ovviamente senza crederci davvero. Se Justin “BoostedJ” Smith fa sapere che lavorerà per procurarsi vitto e alloggio, Eric Mizrachi fa notare che “è come se fossimo stati tutti licenziati dal lavoro quest’oggi”.

Anche Daniel Negreanu si sforza di sorridere, scrivendo: “Qualcuno sa se all’Aria Casino hanno un buon menù vegetariano? Stranamente, credo che giocherò a poker live la prossima settimana“. Ma c’è anche chi prende le cose più seriamente.

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Michael MizrachiMike Mizrachi starebbe prendendo in considerazione l’idea di trasferirsi in Canada, ed anche Matt Hawrilenko chiosa: “Sono felice di aver sposato una canadese: può darsi che laggiù siano interessati ai dollari delle mie tasse”.

Più seri i commenti di Daniel “jungleman12” Cates ed Alex “AJKHoosier1” Kamberis. Il primo si chiede che faranno le carriere non solo dei giocatori ma anche di tutti i lavoratori che gravitano attorno al mondo del poker, mentre il secondo va oltre ed azzarda un’ipotesi: “Immagino che adesso i casinò più importanti eserciteranno la loro pressione perché il poker diventi legale, in modo che possano entrare nel mercato dell’online ora che tre importanti aziende ne sono fuori”.

Chiude invece in modo caustico Doyle Brunson, dicendo: “Adesso forse vedremo se queste superstars dell’online siano in grado di giocare il vero poker”. Tuttavia, almeno per oggi, non sarà facile trovare qualcuno sotto la bandiera a stelle e strisce disposto a dargli ragione

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