Poker online
Insieme a Daniel Negreanu, continuiamo il viaggio nelle poker room di Las Vegas passando dall’Aria Hotel and Resort al Wynn Resort and Country Club.
“Non sono sicuro del perché ma ho l’impressione che all’Ivey Room ci sia più traffico casuale di persone. Non parlo di chi cerca un tavolo per giocare ma piuttosto di persone che entrano ed escono di continuo e che si fermano a guardare cosa succede.
Lo staff dell’Aria sembra più reclutante ad indicare alla gente di non fermarsi a ridosso dei tavoli; credo che dovrebbero essere un tantino più aggressivi su questo aspetto perché, a prescindere che uno stia giocando l’1$/2$ o il 1500$/3000$, la gente non può piazzarsi direttamente alle spalle dei player: dà fastidio.
In conclusione, l’Aria non mi entusiasma più di tanto, per lo meno non quanto sembra aver conquistato il consenso degli altri regular. Tuttavia, l’action è lì: di giorno e di notte.
Wynn
Quando è stato inaugurato, mi hanno nominato ambasciatore del poker e ho ricoperto questo incarico per circa 6 mesi. In quella veste, avevo sfidato chiunque al mondo a giocare contro di me per un importo variabile fra i 100.000 e 500.000 dollari e in qualunque delle seguenti specialità:
- Hold’em
- Omaha H/L
- Razz
- Stud
- Stud 8 or Better
- No Limit Hold’em
- Pot Limit Omaha
- 2-7 Triple Draw
In totale, ho disputato 9 partite. Dopo un iniziale 1-4, ho vinto i successivi quattro match per chiudere dunque a 5-4 e con un leggero profitto. Mi hanno sfidato David Oppenheim, Joe Cassidy, Mimi Tran, Tony Bloom, Barry Greenstien ed un ragazzo che si faceva chiamare “Persian Sean”.
Il Wynn non ha una stanza privata, ma solo una sezione esclusiva della room dove ci sono 5 tavoli. E’ passato un po’ di tempo dall’ultima volta che ci sono stato, quindi non so più tanto bene cosa offrano in termini di giochi. Tuttavia, se siete alla ricerca di tavoli a livelli più bassi, ho sentito dire che il Wynn propone discreta action.” (continua).
