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Peter Eastgate campione d’umilta’

E’ il piu’ giovane giocatore nella storia ad aver vinto un Main Event delle World Series Of Poker, scalzando in questa speciale classifica un mito come Phil Hellmuth. Dopo un titolo del genere, con oltre 9 milioni di dollari vinti e l’enorme celebrita’ derivante dal trionfo, molte persone faticherebbero a tenere i piedi per terra. Il rischio di sentirsi onnipotenti o arrivati c’è, e non è cosa da poco. Ma Peter (nella foto) si dimostra ogni volta di più un ragazzo giudizioso ed equilibrato, al punto di fare una confessione che – chi scrive ne è assolutamente convinto – pochissimi sarebbero in grado di fare.

Dopo aver ritirato i due Scandinavian Poker Awards che gli sono stati assegnati (ne parliamo qui, ndr), il neo-campione WSOP ha ammesso, davanti ai taccuini dei colleghi di "pokerlistings.com", di aver provato a cimentarsi nell’high stakes cash game online, ma di aver preso coscienza di non essere al livello da poter competere con i migliori. Secondo Eastgate, comunque, accade spesso che chi fa un grosso exploit in un torneo perda somme rilevanti ad altri giochi.

Nel dettaglio, Peter dice di aver iniziato – dopo la sua storica vittoria alle WSOP – a giocare online al cash game 100$/200$ e 200$/400$, ma di essersi reso conto di non poter attualmente competere con i players che ci giocano abitualmente. "I tried to play the highest stakes there is online, but unfortunately I couldn’t beat those guys" ("ho provato a giocare ai limiti più alti online, ma purtroppo non sono stato in grado di battere quei ragazzi", sono le sue parole).

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Peter rivela inoltre di non aver perso moltissimi buy-in, "ma non mi sento preparato a perdere due, tre o nove milioni di dollari per vedere se riesco a battere quei ragazzi, non ci troverei molto senso", confessa il 22enne danese, che aggiunge "perciò non ho difficoltà ad ammettere che quelli lì (i regulars del 100$/200$ e 200$/400$, ndr) sono migliori di me. Penso che farò level down, per trovare il miglior livello che io sia in grado di battere".
Ricordiamo che a parlare è il campione in carica del Main Event WSOP. Chapeau, Peter!

 

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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