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Poker, dispositivi mobili e sicurezza: occhi aperti!

La sensibilità verso la sicurezza del proprio PC è diventata – oggigiorno – parte integrante della cultura informatica, anche da parte di chi si limita ad usare il computer solo per svago. Specie nel mondo del poker online, i giocatori oramai sono abituati a verificare che il grado di protezione del proprio computer sia adeguato a garantire il livello di sicurezza necessario, dotandosi di opportuni software di protezione.

Considerando che il malware che ogni giorno cerca di intrufolarsi nei nostri computer è sempre un passo avanti rispetto agli antivirus che cercano di difenderli, è chiaro come gli utenti di tutto il mondo non debbano comunque abbassare la guardia, pena devastanti infezioni come quella di Confiker, che nel 2009 ha infettato 9 milioni di computer in tutto il mondo.

Considerando che Gartner stima che nel 2014 ci saranno 2 miliardi di PC, un’infezione di circa l’1% di essi sembrerebbe poca cosa, eppure Confiker ha bloccato la rete per diversi giorni!!! Ad oggi il numero di minacce e vulnerabilità aumenta senza soluzione di continuità, e nonostante le aziende fornitrici di prodotti di sicurezza reagiscano tempestivamente, è l’utente con il suo comportamento “virtuoso” il vero baluardo di difesa.

Mobile, un mercato in crescita vertiginosa
Stranamente, la stessa sicurezza non viene applicata alle proprie mobile devices. Eppure è opportuno sapere che se allo stato attuale si stima una cifra superiore al miliardo di personal computer in circolazione, il numero di apparecchi mobili (oltre 5 miliardi e in costante crescita) eccede quello della popolazione!!! Considerando che tali apparecchi sono perennemente collegati e che, con la forte crescita degli smartphone, offrono molteplici meccanismi di connessione (wifi, bluetooth, GPRS e EDGE), gli esperti di sicurezza stanno guardando con molta attenzione e preoccupazione alla crescente diffusione di device che sono potenziali vittime di attacchi.

Quello che preoccupa più di tutto è il fatto che sia le device ma soprattutto gli utenti prestino pochissima attenzione al fattore sicurezza. Le ragioni di questo comportamento sono molteplici. Ad esempio, si sa che il PC richiede una certa perizia e tiene comunque alta l’attenzione di chi lo compera, mentre chi acquista un telefono o uno smartphone lo considera alla stregua di un telefono evoluto, senza rendersi conto che i suoi sistemi operativi sono sofisticati quanto quelli di un odierno personal computer.
In secondo luogo l’utenza è decisamente poco interessata a cosa abbia in mano ma molto di più a condividere immagini, musica e quant’altro, anche perchè spinta dagli stessi venditori, senza rendersi conto che quanto condividono potrebbe tranquillamente trasportare malware.

Apple ha creato un modello di vendita teso non solo a controllare il mercato, ma anche a fornire quel grado di verifica sulle applicazioni che altri sistemi non offrono. Infatti è già capitato che l’azienda di Cupertino abbia rimosso dallo store o rifiutato di pubblicare applicazioni in quanto sospette di rubare informazioni – o peggio. Questa sicurezza è in parte vanificata dal fatto che è possibile fare un jalbreak della propria device iOS, per aggirare questo controllo, aprendo di fatto le porte al malware.

Il modello Apple invece non è stato adottato da Google (Android), come anche da Symbian, BlackBerry e Microsoft 5, gli altri maggior competitor del settore. Questi ultimi, pur offrendo un marketplace simile a quello di Apple, permettono l’installazione di applicazioni non certificate.

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E’ quindi facile immaginare quanto sia probabile per l’ignaro utente installare un’applicazione magari mandata da un amico, solo per farsi portatore di un malware/spyware. Se se considera che questi software possono tecnicamente utilizzare i canali di comunicazione delle device (telefono, sms/mms, schede SD, contatti, calendari, locazione GPS e accesso internet) è facile comprendere come siano delle mine vaganti nelle tasche di tutti.

Se a questo si aggiunge il fatto che è ora possibile svolgere compiti molto evoluti finora riservati al mondo PC (tra cui anche giocare a poker) la situazione potrebbe diventare esplosiva (vedi sottrazione di password).

Nel solo 2011 si è registrata una crescita del 155% di mobile malware. Android, che detiene il 46.9% del mercato, contro il 28.7% di iOS, ha visto crescere – in sette mesi del 2011 – il numero di minacce da 400 all’incredibile cifra di 13.302!

Fine prima parte

Nella seconda parte di questo articolo (online domani) vi daremo alcuni pratici consigli su come difendersi e difendere i propri dispositivi mobili da possibili attacchi!

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