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Poker USA: l’Isola di Man con PokerStars. Rilasciati tre indagati

preet-bhararaImportanti aggiornamenti nelle ultime ore nell’inchiesta sul poker online negli Stati Uniti condotta dal Dipartimento di Giustizia del distretto meridionale di New York. Novità sia sotto il profilo giudiziario che sulle non trascurabili prese di posizione da parte delle Gambling Commission che hanno rilasciato le licenze internazionali. Ed emergono anche fatti curiosi.

Dopo la dichiarazione di non colpevolezza di Franzen Bradley, Ciad Elie e John Campos, arrestati nella giornata di venerdì, hanno scelto la medesima linea difensiva. Ma c’è un fatto insolito per quanto riguarda Elie, accusato di essere l’intermediario nei pagamenti tra le banche e le poker rooms. Il manager è stato fermato dalla polizia federale a Las Vegas, il giorno prima del suo matrimonio. Le autorità gli hanno permesso di poter celebrare le nozze, sabato 16 aprile, ma è stato rilasciato su cauzione solo martedì. La moglie ha prestato parte dei 250.000$ a garanzia. Il suo avvocato William Cowden ha promesso battaglia: “Il mio cliente si è dichiarato non colpevole ed intende difendersi in modo aggressivo”.

La sua posizione e quella di John Campos sono cruciali per la pubblica accusa, al fine di provare il reato più grave contestato alle rooms: il presunto coinvolgimento  illecito nell’operazione della banca di St. George nello Utah. Lo stesso Campos, vice-presidente e socio della SunFirst Bank, si è dichiarato “non colpevole” ed è stato rilasciato lunedì, con pagamento della relativa cauzione ed il ritiro del passaporto. L’avvocato ha fatto sapere che il processo avverrà nelle prossime settimane. Nessuno sta cedendo dinanzi alle pressioni del Dipartimento di Giustizia.

Nel frattempo nello Stato del Nevada, è emerso che diversi membri dell’assemblea erano stati finanziati nell’ultima campagna elettorale (negli USA avviene tutto nella massima trasparenza) dalle poker rooms. I membri democratici hanno deciso di restituire i contributi elettorali alla luce dell’inchiesta condotta dal dipartimento di New York.

Absolute e UB.com sembrano intenzionate ad allinearsi alla politica di PokerStars.eu e Full Tilt Poker, nel non accettare più gioco dai players americani. E nella giornata di ieri, sono da registrare le importanti prese di posizione da parte degli enti che hanno rilasciato le licenze internazionali alle società coinvolte.

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phil-galfondLa Gambling Commission dell’Isola di Man che ha rilasciato la licenza originaria a PokerStars, ha reso noto un comunicato ufficiale: “Siamo entrati in possesso della documentazione rilasciata dalle autorità statunitensi. Stiamo discutendo in modo appropriato ed approfondito la questione con PokerStars ed alcuni suoi rappresentanti e seguiremo gli sviluppi della vicenda. Siamo in grado di confermare che lo stato di licenza di PokerStars nell’Isola di Man rimane invariato ed in regola”.

“Siamo consapevoli – prosegue il comunicato – che PokerStars ha sospeso la disponibilità per i players USA di poter prendere parte ai giochi for money e stiamo cercando di assicurare che qualsiasi giocatore possa prelevare denaro dal proprio conto se desidera farlo”.

PokerStars, come noto, possiede anche una concessione italiana rilasciata da AAMS ed una francese. Ed è bene non fare confusione con la piattaforma internazionale .eu, essendo realtà giuridiche ben distinte e differenti.

Sulla stessa linea, la posizione della Kahnawake Gaming Commission (KGC), ente di controllo di Mohawk di Kahnawake, una piccola giurisdizione sovrana, fuori Montreal (Quebec, Canada) che opera nell’online dal 1999. “Stiamo riesaminando le incriminazioni emesse il 15 aprile  dal Southern District di New York contro le  compagnie di poker online, uno dei quali, Absolute Poker, ha la sua licenza di gioco in Kahnawake. La preoccupazione principale del KGC è che i giocatori non vengano pregiudicati dalle azioni intraprese dalle autorità statunitensi. Siamo impegnati nel discutere sullo status dei players e rilasceremo al momento opportuno una dichiarazione ulteriore”.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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