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PokerStars, la parola ai delusi: le opinioni di Sconquasso, Cla89XXX e Dalia_C

Come avevamo annunciato qualche giorno fa, abbiamo cercato di approfondire ulteriormente la questione legata al cambio epocale lanciato da PokerStars con il suo nuovo Vip System rivoluzionato, in vigore dal 1 gennaio 2016.

Lo abbiamo fatto andando a sentire l’unica categoria davvero colpita da questa rivoluzione, ovvero quella dei mass-grinder. Una serie di domande per capire che aria tira fra quelli che hanno fatto del grinding massivo una fonte di reddito, forti di un vip system che fino ad oggi ha permesso ottimi guadagni anche senza profitto ai tavoli, grazie alla rakeback accumulata con grandi volumi di gioco.

I protagonisti della nostra inchiesta sono Dalia “Dalia_C” Calvaruso (ex team pro online di PokerStars e grinder con lo status di Supernova) e i Supernova Elite Valerio “Sconquasso” Gianni e Claudio “Cla89XXX” Tomasi.

IL FASTIDIO MAGGIORE

La prima domanda che ho posto loro è “Il fatto in sè, la tempistica, le opinioni di chi dice che quello che fate è “facile”: cosa vi ha dato più fastidio in questa situazione?”

Cla89XXX sgombra subito il campo: “Più che il fatto in sé (legittimo trattandosi di un’azienda che punta al profitto e ai proprio interessi) mi hanno chiaramente infastidito le tempistiche e le ragioni per cui hanno agito.”

In questo senso, Dalia è la più diretta, dicendosi infastidita “dal fatto che vogliano lasciare intendere che lo fanno per tutelare un ecosistema e che i cambiamenti toccano solo pochi privilegiati è un insulto all’intelligenza dei loro clienti. Avrei apprezzato che dicessero la verità e cioè che lo fanno per tutelare i loro interessi economici.

“Sconquasso” crede che invece la tempistica non sia stato un problema: “Per me due mesi di preavviso sono sufficienti. In due mesi si possono fare tutte le pianificazioni alternative del caso.” Piuttosto, il suo obiettivo è un altro: “Il fastidio maggiore è stato senza dubbio quello di sentire persone, molto in vista, che non hanno mai aperto un software dare opinioni su ciò che non conoscono”

Dalia Calvaruso
Dalia Calvaruso

DICONO DI VOI

La mia seconda domanda ai miei tre interlocutori era “Una delle cose che più si dicono di voi è che cliccare su 20 tavoli come dei bot, guadagnando praticamente solo dalla back, non è poker. Cosa ribattete?”
Claudio: “Credo invece che ogni attività richieda un certo livello di competenza e il poker secondo me richiede molto studio, attenzione sia focalizzata che sostenuta, capacità di gestione dello stress e dell’alienazione.  Una professione tremendamente stimolante come molte altre. Riguardo al fatto che alcuni di noi abbiano compiuto scelte professionali di investire nella cosiddetta massa, a discapito del profitto ai tavoli, è stato tutto spinto da PS attraverso tutta una serie di promozioni e uomini immagine (Vito Barone e Actaru5, giustamente premiati per costanza e volumi nel corso degli anni). Non vedo nulla di male nel compiere una scelta promossa dalla poker room stessa nell’arco degli anni, 2015 compreso.”

Dalia: “Bisogna rispettare tutti, soprattutto la gente che studia e fatica passando tante ore ai tavoli. Gente che ammira Ivey o Antonius e li usa come esempio di giocatore di poker vero è legata ad un’immagine troppo romantica del gioco che non rispecchia la realtà. Con tutto il rispetto per il loro talento, chiunque non si aggiorni non può competere con il field attuale. La conoscenza del giocatore medio è superiore rispetto al passato, non basta togliere un hud per tornare all’origine, semplicemente quello è un passato che non tornerà più. Un giocatore capace non vince grazie all’hud ma alle sue capacità logiche, alla conoscenza del gioco”.

Valerio fa invece un discorso differente, e su questo la vede diversamente dai colleghi:  “Io sono d’accordo sul fatto che PS disincentivi la gente a fare elite tenendo -2bb/100. Parliamoci chiaro: ogni anno ci sono almeno 10-20 nuovi ragazzi che decidono di farlo, e questa invasione ha portato danni a tutti.”

VOI COSA AVRESTE FATTO?

Quindi, non ho saputo resistere alla tentazione di chiedere ai tre grinder due cose fondamentali: se realisticamente si aspettassero che grindare i sit a roi -2%, o massare cash tenendo -2bb/100 al proprio livello, potesse avere un outlook sostenibile nel medio-lungo periodo, e soprattutto cosa avrebbero fatto, al posto di PokerStars, per risollevare il mercato.

Ripartiamo da Valerio Gianni, che aveva introdotto l’argomento: “Era solo questione di tempo, perchè la situazione presto sarebbe stata insostenibile. Sono pienamente consapevole del fatto che ci sono software troppo spinti, e in questo senso il passaggio da HM1 a HM2 è stato mostruoso. Ad esempio, in questi giorni è uscito su PokerStars l’avviso di un aggiornamento obbligatorio all’ultima versione di Holdem Manager 2, che blocca alcune funzioni di Notecaddy. Si tratta di un badge, una sorta di disegnino sull’hud, con una spia che si accende in presenza di un preciso leak di un dato avversario. Se sai leggere la spia e ti accorgi dello spot, prendi i dovuti accorgimenti.
Sia chiaro, io son d’accordissimo a bannare i badge, ma fino ad oggi non sono stati illegali. E fino a che sono legali, e gli altri lo usano, perchè mai non dovrei usarlo io? Stesso discorso per gli script. Sono d’accordissimo con il ban, ma fino a che un programma è legale non vedo perchè dovrei venire regolarmente anticipato come capitava fino a qualche tempo fa.

Mi sta bene che PS banni tutti questi software, ma la mia domanda è “siamo sicuri che sia in grado di garantire che non ci saranno software illegali?” Io ho più di qualche dubbio. E poi lancio una provocazione: nel momento in cui venissero bannati tutti gli script, quanto durerebbe in più un occasionale prima che il tavolo si riempia? Un minuto, forse, anche perchè sul client c’è l’opzione “easy seat” che ti aiuta in questo senso.

Collegare il discorso di Hold’em Manager alla fuga degli occasionali è una cazzata gigante: lo studio statistico su un dato è possibile su un campione di mani di una certa rilevanza. E tu che campione potrai mai avere con un amatore? Sì e no avrai 50 mani in cui 3-betta, quindi contro di loro HM non serve assolutamente a nulla.”

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Dal punto di vista pratico, c’è una cosa che Valerio Gianni avrebbe fatto: “Promuovere maggiormante lo Zoom Poker, rendendolo obbligatorio in alcuni livelli. Il problema è che il NL200 non sarebbe grindabile, per la nota limitazione dei 1000 euro.”

Claudio "Cla89XXX" Tomasi
Claudio “Cla89XXX” Tomasi

Sul discorso dei rakeback pro, Claudio Tomasi la vede diversamente: Ritengo che se i player grindano a -2bb/100 abbiano le loro motivazioni economiche e personali: quale lavoro ti permette di guadagnare senza anni di esperienza e/o corsi di laurea 55000-60000$ annui? Sono stati loro a pomuovere il grinding massivo, e non sono io ad essere pagato per fare proiezioni mid-long…Certo il SNE in riconferma genera un profitto negativo alla poker room, ma questo non significa che dall’oggi al domani la soluzione vincente sia troncare le gambe ai reg.
Inoltre,  noi top clients ci siamo sempre dimostrati sensibili all’ecosistema poker e alla salvaguardia di quest’ultimo, promuovendo una serie di proposte cercando di venire incontro alle criticità palesi

Cosa avrei fatto io al posto di PS? Non so, non ho la soluzione al problema poker, tuttavia sono convinto che sarebbe stato quantomeno opportuno informarci e consultarci per avere dei pareri in merito. Sia chiaro, io non lavoro per Stars.it, anzi sono un cliente che trae beneficio dall’offerta che quest’impresa offre. Non capisco come questi cambiamenti salvaguarderanno il poker online nel futuro, ma se per un anno intero proponi un’offerta volta a premiare la massa offrendo in cambio dei benefits per il 2016, non puoi cambiare le carte in tavola all’ultimo”.

Dalia Calvaruso opera dei distinguo: “Non sono mai stata fra quelli che giocano solo per la back, ma comprendo la scelta di chi lo ha fatto per raggiungere elite. Bisogna sempre guardare quello che offre la room, al tempo dei sit giocare a roi negativo fu una situazione obbligata dalla mancanza di alternative. Io ho avuto la fortuna di essere tra quelli che avevano roi positivo, ma ho dovuto studiare parecchio i miei avversari e rinunciare a fare elite, altri hanno preferito sacrificare il roi e li capisco.
Al posto di PokerStars avrei ritoccato il vip system in maniera meno improvvisa, per non diffondere il panico e perchè credo che non sia necessario eliminare la categoria che più di tutte crea traffico aprendo tavoli. Ho trovato interessanti gli spin&go che, per quanto possano sembrare un gioco lotteria, sono battibili dal giocatore capace, ma attirano tutti perché sono rapidi, divertenti e con un meccanismo e un bel montepremi che cattura anche il giocatore da casinò. Se fossi in loro punterei a variare l’offerta e creare continue novità per fare in modo che il cliente non si annoi.”

TASSE, PIANI B E SCENARI POSSIBILI

Infine, ho chiesto loro quale sia il loro eventuale piano B e che scenari vedono per il prossimo futuro.

Tomasi crede che “il poker sarà sempre, o quantomeno per lungo tempo ancora, conveniente per diversi di noi. Ci sarà bisogno di trovare un nuovo equilibrio, premiando magari la qualità e i profitti ai tavoli a discapito della rake generata. Nel mio ho una laurea in fisioterapia e qualora non dovessi risultare più competitivo ai tavoli potrei differenziare i miei investimenti spostando le energie e le risorse in questo settore che mi è sempre piaciuto ma non era profittevole come il poker online. Credo tuttavia che persone con le nostre qualità non avranno mai difficoltà nella vita, magari dovremmo ricercare un equilibrio anche nella vita reale vagliando le varie opportunità e interessi personali che il mondo offre sempre.”

Calvaruso: Pensi ad un piano B quando hai paura di fallire, se proprio devo pensare a due attività preferisco due piani A. In realtà non mi spaventa smettere di grindare, sono stata in grado di reinventarmi più volte nella vita, se qualcosa non mi offre più stimoli la lascio indietro. Al momento quindi non penso di smettere, mi piacerebbe però affiancare al gioco una nuova attività per mettermi alla prova anche in altri settori.”
Sugli scenari futuri, la Calvaruso vede molto importante la lotta per un mercato comune: Gli inglesi sono riusciti a non staccarsi dal .com pur pagando tasse differenti, secondo me si può studiare un sistema simile anche per noi. Aggiungo che i giocatori amatoriali hanno quittato il gioco perché hanno finito i soldi da dedicare ai divertimenti anche nella vita di ogni giorno, o perché è passata la moda e i loro amici non giocano più, o ancora perché hanno capito di non essere capaci e vorrebbero almeno l’illusione di vincere facile e la trovano in altri giochi come le slot. Al contrario, senza la categoria dei regular molti livelli non partiranno nemmeno: lo zoom 100, per esempio, con i nuovi cambiamenti potrebbe tornare deserto.”

Un sit 9max del 2010, con 8 SNE e un Supernova. Vecchi scenari simili ai futuri?
Un sit 9handed del 2010, con 7 SNE e 2 Supernova. Vecchi scenari simili ai futuri?

A proposito di tasse e scenari possibili, Gianni coglie l’occasione per due ultime stoccate: Da noi era più semplice fare Elite, perchè qui si pagano più tasse. La rakeback era dunque più alta in ragione di ciò. Ora che hanno annunciato il cambio del Vip System lo hanno fatto a tappeto, non adeguando il nuovo sistema al mercato italiano.

Ripeto, io sono d’accordissimo con l’idea di PokerStars. La situazione stava sfuggendo di mano e c’era bisogno di arginare la decrescita del traffico. Mi sta bene un discorso del tipo “guadagnerete tutti di meno, ma vi assicuriamo che potrete farlo per qualche anno in più.” In Italia però sarà un massacro…

Per il .it lo scenario oggi è grosso modo così l: l’80% del field al NL100 è composto di Elite, dal NL200 in su è anche il 90%, perche obbligati dagli obiettivi. Con il nuovo sistema sarà ancora peggio, perché se muore l’obiettivo muore anche l’action. Per quanto mi riguarda, con il 45% giocherò lo stesso, calerò qualcosa in multitabling e farò level down per alzare il win rate.”

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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