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Raymond butta via il full e si salva al final table PCA [VIDEO]

Il fold è una mossa particolare, nel poker. Anzi, potremmo spingerci ad affermare che ne costituisce la quintessenza. Si tratta infatti di una decisione “passiva”, che in termini militari potremmo accomunare a una ritirata. Eppure, ogni professionista di poker che si rispetti vi dirà che i soldi, nel giochino, si fanno soprattutto foldando.

Esistono fold semplici, altri difficili e altri ancora quasi impossibili. Quello di cui stiamo per parlare è un fold che diventa degno di nota, oltre che per la valutazione tecnica del giocatore, anche per il contesto in cui è maturato: il tavolo finale del PCA Main Event, concluso da qualche giorno con la vittoria di Michael Dattani. Il protagonista è in questo caso il giocatore terminato poi al quarto posto, il canadese Alexandre Raymond.

Raymond trova il fold con full di Q al final table PCA: la mano

Siamo al termine del livello numero 26, essendo già stato annunciato il successivo che però sarà effettivo dopo la presente mano, ovvero la numero 88. Si gioca dunque ancora su blinds 25.000/50.000 con bb ante 50.000. Il primo a fare azione degli 8 giocatori rimasti è Pedro Neves, che rilancia a 100.000 da early position con k k e una dotazione globale di 4 milioni. Sul big blind siede Alexandre Raymond, qualificato online, che gioca con 5,68 milioni e si limita a difendere con a q .

Il flop è divertente: q 5 q , Raymond ovviamente checka e poi sceglie di rilanciare a 200.000 sulla c-bet 70.000 di Neves.

Il turn è un 5 , che dà il full a Raymond. Entrambi i giocatori checkano, ignari di ciò che sta per accadere.

Sul river scende infatti un k , che consegna a Neves il full superiore! C’è grande curiosità su ciò che potrebbe succedere, e per scoprirlo non dobbiamo attendere molto. Su un piatto da 675.000, Raymond punta 325.000. Neves si prende circa un minuto e mezzo prima di decidere la sua mossa, che si rivela essere un raise fino a 1.800.000.

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La parola torna a Raymond, che però impiega appena una trentina di secondi per decidere di buttare le sue carte nel mucchio!!!

Il video completo della mano

Perché è un fold da “circoletto rosso”

Si tratta di uno di quei casi in cui il fold è probabilmente più spettacolare che difficile. Chiamando, Raymond si troverebbe realisticamente di fronte a scenari nefasti: qualche mano superiore (le combo di KK, KQ e 55 sono in totale 7), diversi split pot, molto raramente bluff. Foldando, invece, ha mantenuto la chip lead momentanea a 5,15 milioni.

La cosa strabiliante qui è la risolutezza e il brevissimo tempo impiegato dal canadese per prendere la decisione del fold, senza nemmeno usare una carta time bank. Raymond è un giocatore molto esperto di MTT online, ma live non lo si era mai visto arrivare a questi livelli. E, dunque, prendere decisioni con un tale peso economico. Per queste ragioni, il fold di Alexandre Raymond si può definire da “circoletto rosso”, alla Rino Tommasi maniera.

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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